lunedì 26 gennaio 2015

CHIARA TRABALZA: IL VOLO DELLE LANTERNE - Recensione di Emme X; Scheda tecnica e biografia

   VOTO 4.5 su 5
SCHEDA TECNICA:
Autore: CHIARA TRABALZA
Titolo: IL VOLO DELLE LANTERNE
Editore: EDEN EDITORI
Genere: ROMANZO
Data di pubblicazione: 2014
Pagine: 350

SINOSSI
Miriam e Lorenzo sono distanti, non si conoscono, non si sono mai visti, eppure sono anime gemelle e il destino ha deciso di farli incontrare travolgendo le loro vite. Lui è un giornalista in carriera, lei è la classica brava ragazza che non vuole mai dare problemi. Lui viaggia per il mondo, lei invece i viaggi può solo sognarli nella sua fantasia. Le loro vite non potrebbero essere più diverse eppure sembrano nati per stare insieme, come due tessere di uno stesso puzzle che combaciano perfettamente. Miriam viene travolta dalla passione, senza che possa far niente per opporsi ed improvvisa- mente la sua vita così lineare e prevedibile, da sempre costruita su rigidi binari e su rischi ben calcolati, viene sconvolta e tutte le sue certezze vacillano. Nasce così una bellissima storia d’amore e, quando Miriam pensa di aver raggiunto ormai la felicità, di aver finalmente ricevuto dalla vita quell’amore e quella sicurezza che cercava da sempre, un nuovo imprevisto porta Lorenzo lontano da lei, separando nuovamente le loro strade. Toccherà a loro difendere ciò che di più prezioso hanno e riconquistare quell’amore che sembra essere scritto da sempre nel loro destino.
La mia recensione
La storia è narrata in prima persona da Miriam, una ragazza di trent’anni. Il suo carattere è descritto nei minimi dettagli. Di lei sappiamo che da piccola stava spesso con i nonni che adorava e si prendevano cura di lei. È sempre stata una persona che non ha mai voluto creare problemi. Da bambina non faceva capricci. Da ragazzina studiava. Da adolescente non commetteva i colpi di testa tipici dell’età. Da adulta si dimostrava pacata,  tollerante e riservata. Al contrario di sua sorella Giulia che, invece, era vivace, perfetta, vanitosa e molto amata dai genitori.
Le due sorelle si volevano molto bene, ma a causa di questa diversità i genitori facevano preferenze. Essendo Giulia più “rumorosa”, attirava maggiormente l’attenzione a discapito della tranquillità che manifestava Miriam.

“Spesso mi dicevo che semmai avessi avuto due figli nella mia vita avrei di sicuro chiesto a Dio di farmi distribuire il mio amore in egual misura tra i due e di darmi la sapienza, e la saggezza di non fare mai favoritismi nel mio cuore di madre per l’uno o per l’altro poiché questa era sempre stata per me, nella mia vita, una ferita aperta e dolorosa.”

Un’altra differenza tra le due sorella era dettata dal fatto che Giulia, sebbene più giovane di Miriam, fosse già sposata con un uomo adorabile di nome Paolo.
Miriam, invece, è fidanzata da un’eternità con Diego: un eterno Peter Pan che non ha voglia di crescere e di mettere su famiglia. Lui non avverte questa esigenza, preferisce andare a suonare nei vari locali con il suo gruppo di amici, a discapito dei desideri di Miriam che passavano sempre in secondo piano.
Ormai, dopo quasi dieci anni, Miriam vuole certezze e realizzare quel futuro che ha sempre sognato: una bella casa, dei figli,un giardino e un marito da amare e da cui farsi amare. Questa situazione instabile non le sta più bene. Ogni volta che tenta di aprire il discorso, Diego l’abbraccia e la rabbonisce. 
Per mantenersi, anche se abita con la madre, Miriam lavora in un negozio di fiori.

Un giorno, per caso, Miriam commenta delle foto su internet. Le immagini ritraevano luoghi lontani e stupendi che avrebbe tanto voluto visitare. Un altro sogno irrealizzato per non far preoccupare la sua famiglia ormai sgretolata.
Le foto in questione erano state scattate da Lorenzo, un giornalista che viaggia molto per lavoro. Lui ringrazia per i commenti ricevuti e da quel momento iniziano a scriversi ogni sera, fino a quando Lorenzo decide di darle il suo numero di telefono.
Man mano che le conversazioni si ripetono con puntualità, il loro legame si consolida sempre più. Lorenzo sembra capirla, apprezzarla e riesce a farla sorridere anche nei momenti più difficili.
Miriam comincia a sopportare sempre meno Diego e apprezzare Lorenzo, soprattutto dopo essersi incontrati.
Col passar del tempo Miriam deve prendere una decisione: continuare a stare con Diego o lasciarlo definitivamente? Così, valutando e soppesando, arriva la consapevolezza che lei per Diego era solo un’abitudine.  Lorenzo è stato la spinta che le ha permesso di aprire gli occhi mentre lei, fino a quel momento non aveva avuto il coraggio di ammetterlo a se stessa.
Miriam ha anche una grande amica, cui confida tutti suoi sentimenti: Silvia. Quest’ultima le fa notare che, per la prima volta ha messo da parte il suo senso di responsabilità e giudizio, lasciandosi trasportare dalla passione, dalla leggerezza, dall’irrazionalità.
A questo punto non può filare tutto liscio. E accadono alcune cose che faranno soffrire sia Miriam sia Lorenzo. Non vi dico nulla per lasciarvi il piacere di leggerlo.
Posso comunque dire che non ho apprezzato le reazioni di Miriam. Proprio lei che era sempre stata accondiscendente, adesso si stava rivelando una persona egoista, aggressiva e intollerante. Proprio nei confronti di Lorenzo poi che, poverino, non si aspettava una reazione simile.
Per fortuna anche Silvia le ha detto le stesse cose che avrei detto io per farla ragionare. Capisco che l’esperienza con Diego l’abbia indurita, ma adesso non aveva a che fare con l’immaturo eterno fidanzato, ma con una persona che l’amava al di sopra di ogni altra cosa al mondo e glielo aveva dimostrato in mille modi.
La storia è ambientata a Roma principalmente, anche se si accenna a Venezia e alla Toscana. Come ho detto all’inizio, i personaggi sono descritti soprattutto nel carattere. L’autrice non nasconde nessun pensiero di Miriam né di Diego (che ha poco da pensare), né di Lorenzo.
Difficilmente leggo volentieri romanzi in cui i dialoghi sono pressoché inesistenti. I dettagli mi annoiano. Le descrizioni prolisse mi fanno sbadigliare. Invece, in questo caso, le parole accorate, i sentimenti contrastanti e le decisioni da prendere mi hanno resa partecipe di ogni palpito, di ogni scelta, di ogni pensiero che i protagonisti fanno. È vero, i dialoghi sono rari ma le emozioni sono molte. 
L’autrice ha dimostrato grande sensibilità entrando nell’animo umano, dimostrandone le debolezze e le contraddizioni.
Miriam ama Lorenzo, lui la ricambia, eppure lei vuole rinunciare a lui. Se non è contraddizione questa!!!
Miriam è un personaggio che si fa amare da subito anche se, a un certo punto, vorresti strozzarla. Vorresti dirle: ma si può sapere cosa stai combinando? Proprio questo fervore che esce durante la lettura fa capire che il romanzo ha colpito. Non sei indifferente, ti stai arrabbiando, stai partecipando.
Chiara, con la sua scrittura pulita e delicata, ha fatto centro. È impossibile non capire i personaggi, non potrebbero essere raccontati meglio di così.
Cosa ci insegna questo libro? Che a volte perdiamo tempo dietro a persone che non ci meritano. Che quando troviamo la persona giusta abbiamo paura, talmente paura che sarebbe meglio lasciarla andare. E ci insegna che nella vita sbagliamo, che siamo stupidi e accomodanti con chi non ci apprezza e diventiamo vili ed esigenti con chi dona il suo amore. Ci insegna che dobbiamo mettere da parte l’orgoglio e che non possiamo decidere noi per gli altri. Che in alcune circostanze non possiamo fare tutto da soli, ma accettare la mano che ci viene donata e anche il cuore.
A questo punto, vi chiederete: Ma che senso hanno le lanterne? Leggetelo e lo saprete.


Citazione
“Adoravo le lanterne volanti, così leggere e romantiche, così delicate, eppure, sebbene fragili, potevano volare lontanissime, portando con sé messaggi d’amore.”









 
 BIOGRAFIA
Chiara Trabalza vive a Roma, è laureata in Psicologia, sposata e mamma a tempo pieno di due bambine.
Appassionata di libri non potrebbe mai fare a meno del piacere della lettura.
Da sempre scrivere è stata la sua grande passione, coltivata fin da quando era ragazza, un bisogno fondamentale per poter esprimere i suoi sentimenti e i suoi sogni ad occhi aperti.
“Il volo delle lanterne” è il suo romanzo d’ esordio.


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