sabato 3 gennaio 2015

Jon Rance - Non son degno di tre - Recensione di Emme X; scheda tecnica e biografia

 VOTO 3.5 su 5
SCHEDA TECNICA:
Autore: JON RANCE
Titolo: NON SON DEGNO DI TRE
Editore: LONGANESI
Genere: NARRATIVA
Data di pubblicazione: 2014
Pagine: 365

Sinossi
Essere un uomo degno di tre non è facile, soprattutto se stai ancora cercando di imparare a essere degno di due. Ecco a voi Harry Spencer, professore di storia poco più che trentenne, amante del cibo spazzatura e dei cocktail dai nomi (e dagli ingredienti) più astrusi, disordinato cronico e terrorizzato dalla prospettiva di diventare adulto. E quando sua moglie Emily gli annuncia che presto (troppo presto!) arriverà un bambino, Harry non sa come affrontare la notizia. Il ruolo del futuro padre lo imbarazza e lo angoscia. Soprattutto se le tentazioni sono appena dietro l'angolo, e vestono i succinti panni di una conturbante ex fidanzata. Harry ha le spalle al muro, perché deve prendere la decisione più importante della sua esistenza: crescere e prendersi cura di un'altra vita, anzi di due vite, che non siano la sua, oppure soccombere al richiamo delle fantasie adolescenziali.


La mia recensione
Il romanzo è scritto come un diario, con data e ora dell’episodio narrato.
Il diario appartiene a Harry Spencer, un uomo di trentadue anni, poco responsabile. Riesce a cacciarsi spesso nei guai e a combinare disastri uno dietro l’altro. Risultato? Una moglie infuriata.
Emily (la moglie), vorrebbe avere un figlio, ma Harry non si sente pronto. Però, quando viene messo di fronte all’evidenza lui è commosso e felice. Questo entusiasmo gli fa commettere errori che provocheranno ulteriori incomprensioni nella coppia. Pur continuando a vivere la sua vita irresponsabile, inizia a immedesimarsi nella situazione.

“Credo di avere le nausee mattutine per simpatia.”

Il fatto che non si senta pronto a diventare padre, crede che dipenda dal sesso cui appartiene e dall’infanzia: tutto parte da lì.

“Le ragazze vengono incoraggiate fin da piccole a giocare con le bambole, a cucinare, a giocare alla mamma e al papà, mentre i ragazzi si arrampicano sugli alberi e sognano di diventare David Beckham.”

Harry spiega come il punto di vista sull’arrivo di un bambino, sia differente tra un uomo e una donna.

“I bambini fanno sì che le donne pensino al futuro e che gli uomini rimpiangano il passato. Non possiamo farci nulla, né noi né loro. Ma la cosa bella è che, nonostante questo, funziona.”

Emily è sempre stanca e vuole spesso dormire. Harry vorrebbe fare l’amore con la moglie che, gentilmente, rifiuta e dorme. Preso dallo sconforto, Harry contatta il suo primo amore: Jamie. Lei, annoiata nella sua vita di coppia, continua a invitarlo per uscire, invia foto in biancheria intima e lo stuzzica in continuazione. Per lui è una provocazione piuttosto allettante, comunque cerca di essere “responsabile” e rimanda l’incontro a data incerta.
Dopo tante stupidaggini, Harry commette “quasi” l’irreparabile. Adesso Emily è davvero furiosa.

“Come si fa a dimostrare a qualcuno che si è dispiaciuti? Emily vuole che le dimostri che sono cambiato e pentito, ma come posso farlo? Le ho detto che mi dispiace, ma a quanto pare non basta.”

Le disavventure di Harry continuano, fino a quando, finalmente Emily partorisce.

“E così in un attimo io ed Emily siamo diventati genitori e non c’era altra cosa al mondo che avesse importanza.”

Sì, diventare genitori annulla tutto il resto. Finalmente Harry lo ha capito. Nonostante la parte più difficile debba ancora arrivare, adesso sa che ce la può fare.

“Mia moglie e mio figlio. Il mio mondo.”

Una divertente carrellata di guai, un uomo che non è pronto a cresce. La voglia di farcela, ma la difficoltà a impegnarsi è il succo della storia. Harry cerca aiuto e conforto nel nonno, negli amici, tra i colleghi e ognuno gli elargisce i propri consigli. Ultima spiaggia, si rivolge anche a suo padre. La tentazione è a portata di mano, ma lui resiste fisicamente. Con la mente invece, viaggia veloce con la fantasia.
Il punto di vista di un uomo. Come vede e vive lui la gravidanza della moglie. Gli sbalzi di umore, la stanchezza cronica, l’irascibilità, le smagliature, la voglia di comprare milioni di tutine e biberon e tutto ciò che serve: culla, passeggino, bavaglini, scarpette, giochi, tiralatte, pannolini e quant’altro.
Scritto con un piglio ironico, ma decisamente realista, la lettura scorre bene. Uno spaccato di vita dai tratti divertenti, a volte molto fantasioso (quando pensa che il vicino sia un terrorista), situazioni assurde, realtà quotidiane.
Un libro simpatico, piacevole da leggere.
JON RANCE

Biografia 
Southampton, 1975

Laureato in letteratura inglese a Londra, ha viaggiato per il mondo e in Australia ha conosciuto sua moglie. Nel 2014 esce Non son degno di tre, edito da Longanesi.

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