lunedì 16 marzo 2015

MIRIAM SPIZZICHINO: LE "MALATTIE" DEL NOSTRO MONDO; Recensione di EMME X; Scheda tecnica e biografia



VOTO 4,5 su 5

Autrice: MIRIAM SPIZZICHINO
Titolo: LE “MALATTIE” DEL NOSTRO MONDO
Edizioni: YOUCANPRINT
Genere: NARRATIVA
Data di pubblicazione: Dicembre 2013
Pagine: 82
ISBN: 978-8891128386 (Cartaceo); 978-8891132550 (e-Book)
Prezzo: 10,00 euro (Cartaceo); 2,99 (e-Book)
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Sinossi
Otto storie vissute nel silenzio. Otto malattie da cui il mondo ancora non riesce a guarire. Disturbi alimentari, discriminazione razziale, violenza sulle donne, l'incomunicabilità, l'autolesionismo, la solitudine, il bullismo e la lesbofobia. Racconti brevi per riflettere. E noi siamo ancora in tempo per rimediare?

Spiegazione dell’autrice
Il mio libro nasce dalla voglia di raccontare alcuni problemi che continuano ad esistere nella nostra società. Problemi molto spesso ignorati, ma purtroppo esistenti e sentiti dalla maggior parte della popolazione. Problemi che potrebbero riguardare qualsiasi persona accanto a noi: un amico, un parente, un collega. Problemi che portano all'esasperazione e infine, nei casi più rilevanti, al suicidio. Se ne sente parlare spesso al telegiornale o sui quotidiani locali, ma nessuno fa mai qualcosa concretamente. Una volta passata la notizia, scompare anche il velo di indignazione e si ritorna alla vita di prima. Vergognoso! I destinatari del libro sono: Giovani e adulti. I giovani perché sono il nostro futuro e spero che questo libro possa servirgli da “monito”. Noi non siamo quello che la società ci impone di essere. Gli adulti perché, secondo me, anche i più grandi sono ancora in tempo per rimediare. Basterebbe tagliare alla radice il problema. Sarà che vengo da una scuola con indirizzo per i “Servizi Sociali”, ma ho sempre optato per il rispetto reciproco al di là di una qualsiasi diversità. Non mi sono mai presa gioco di un portatore di handicap, non ho mai urlato insulti ad un ragazzo gay. Invece ci sono persone che lo fanno e considerano tutto questo “normalità”. Tra gli adolescenti, un fenomeno molto diffuso è quello del bullismo, piaga che molto spesso sfocia nel suicidio della vittima e nelle lacrime ipocrite del carnefice. Io vorrei porre fine a tutto questo e il mio esordio letterario vuole essere un piccolo contributo per spingere alla riflessione attraverso dei racconti brevi.
La mia recensione
L’autrice Miriam Spizzichino mette a nudo le “malattie” della società, come problema sia pubblico sia individuale. Con il suo romanzo d’esordio, Le “malattie” del nostro mondo, ci parla di disturbi alimentari, razzismo, violenza sulle donne, egocentrismo, autolesionismo, figli che “abbandonano” i genitori anziani, Sindrome di Down, omofobia.
Analizziamo i racconti, singolarmente.
Il primo, La farfalla che spiccò il volo, racconta la storia di Adele, una diciottenne con disturbi alimentari. Pur indossando una taglia 38, si vede grassa. Scritto in prima persona, entriamo nella vita di questa ragazza, la cui fonte di sofferenza appartiene alla madre. L’80% delle volte era sua madre a non volerla far mangiarle e il restante 20% le era passato l’appetito.
“Non c’è niente di più devastante del combattere contro se stessi.”
Sì, perché Adele odia il proprio corpo. Si sente sbagliata. Perché la sua sofferenza deriva dalla madre?
16 ottobre 1943
Una storia di razzismo, una famiglia ebrea sgretolata per sopravvivere ai tedeschi. Riusciranno a riunirsi?
La gioia ritrovata
Violenza sulle donne. Eleonora ha che fare con un uomo violento. Pur provando ad allontanarsi da lui, il suo pentimento,  la promessa di cambiare e la frase “non succederà più”, sono gli elementi comuni a molte donne che hanno vissuto la stessa esperienza.  Riuscirà, Eleonora, a ribellarsi a questa violenza? Riuscirà a essere amata come una donna merita?
Bisogno d’amore
Sabrina condivide la sua vita con Lorenzo, un ragazzo insicuro ed egocentrico.
“Non devi amarmi perché hai bisogno di me”.
Infatti, Lorenzo ha paura di rimanere da solo. Di certo, le basi di una coppia non consistono in questo. Cosa farà Sabrina?
Lui e lei, lei e lui
Emanuele e Giordana si amano.
“Siamo diventati complici, prima che due amici e due persone che si vogliono un bene quasi più profondo dell’amore.”
Capire l’autolesionismo dal di fuori è molto difficile, fa sentire impotenti.
Giordana, solo attraverso quei tagli riesce a sentirsi bene, eliminando ogni dolore e sofferenza. Basterà lasciarsi amare per guarire?
La solitudine dell’abbandono
Daniele e Luca, impegnati con la carriera, non hanno tempo per occuparsi della madre ultra ottantenne. Fosse per loro, la porterebbero in una casa di riposo. Laura ha paura: la solitudine è una brutta malattia. Janet, una ragazza straniera, saprà prendersi cura di lei. Può, un’estranea, dimostrati più bene di un figlio che è sangue del tuo sangue?
Una lettera per te
La toccante lettera di una madre che, dopo diversi tentativi, riesce ad avere una figlia. Pur essendo cinquantenne, è felice e appagata nel prendersi cura di Valentina. Si incontrano delle difficoltà nel crescere una figlia con la Sindrome di Down, ma la preoccupazione più di grande di questa madre è un’altra. Quale?
Paura di amare
Flavia ha vent’anni e quando prende consapevolezza del suo desiderio di amare una donna, si vede discriminata da tutti: dalla famiglia, dagli amici, dai compagni.
“Come si può pensare che un rapporto così vivo e colmo d’amore sia spregevole e contro natura?”
Questi sono i temi trattati in questo libro. Non ci sono condanne esplicite, ma delicatamente vengono affrontati i problemi cui sono soggetti. C’è chi non riuscirà a vincere, chi lotterà e chi avrà un lieto fine.
Del tutto scorrevoli e attuali, questi episodi vengono urlati al mondo tra il silenzio delle pagine. Ogni “diversità”  induce il lettore a riflettere. Io mi sono chiesta:  Se fosse successo a me, come avrei reagito? Avrei avuto la forza di rimanere in piedi o mi sarei lasciata calpestare?
Riuscire a entrare nei meandri della mente umana è complesso. Il cervello è un meccanismo complicato e spesso invalicabile dall’esterno. Deve esserci qualcosa che faccia scattare la molla, per reagire.
Alcune storie, chissà perché, mi hanno toccata di più rispetto ad altre.
È facile giudicare e condannare, più complesso è  capire e accettare. È semplice lasciarsi dominare, più difficile reagire.
Non lasciamo che la società, la paura, l’ignoranza e la cattiveria distruggano noi e la nostra vita.
Questo bel messaggio voglio condividerlo con ognuno di voi, come ha fatto l’autrice.
Buona lettura!



Biografia

Sono nata il 15 Dicembre del 1993 nella città eterna, la città dei sette colli: Roma. Ho sempre avuto una forte sensibilità per tutte quelle persone che, per la loro “diversità” o “fragilità”, vengono emarginate dal mondo sociale. Decido, quindi, di intraprendere un percorso scolastico, ricco di soddisfazioni, che mi ha portato a prendere la qualifica di ”Operatore dei Servizi Sociali” e il diploma come “Tecnico dei Servizi Sociali”, conseguite presso l’Istituto “V. Gioberti” di Roma. La passione per la scrittura è sempre stata presente nella mia vita, ma non pensavo che potesse diventare un lavoro. Durante gli ultimi anni di liceo, ho avuto modo, grazie alla mia professoressa di Italiano e Storia, di rendere concreti dei miei progetti come gli eventi per la giornata della memoria e degli articoli inerenti per il blog dell’istituto. Queste esperienze mi avevano lasciato la voglia di raccontare il mondo che vedevo e come lo vedevo. Nasce così la mia aspirazione a diventare scrittrice e a buttar giù le prime pagine del libro “Le malattie del nostro mondo”. Attualmente sono iscritta al terzo anno di “Scienze della Comunicazione” presso l’Università di RomaTre e, nel frattempo, ho pubblicato un e-book gratuito, “Racconti di me”, e a fine aprile uscirà il saggio “Diversamente Uguali” in e-book. Tanti i progetti futuri e la voglia di fare che, a quanto pare, non mi manca mai… Sono un vulcano di idee!

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