giovedì 7 maggio 2015

GIUSEPPE BONAN: IL DIARIO DI ZENDA - Recensione di Emme X; Scheda tecnica e biografia

   Voto 4 su 5

Autore: GIUSEPPE BONAN
Titolo: IL DIARIO DI ZENDA
Editore: IL TORCHIO
Genere: THRILLER NOIR
Data di pubblicazione: 2015
Pagine: 108

SINOSSI
In un giardino nei pressi della scuola che frequenta, Eugenie trova il cadavere della sua amica Zenda, addetta alle pulizie della biblioteca. Nei giorni successivi i compagni di Eugenie iniziano ad alimentare sospetti e avanzare supposizioni in merito al tragico evento. Il clima di tensione e mistero che aleggia all’interno della scuola sembra provare il livello di sopportazione della ragazza, mentre ci si chiede se riuscirà a dare risposte alle incognite subentrate,
La mia recensione
Tutta la storia ruota intorno all’omicidio di Zenda, una giovane ragazza esile e taciturna, addetta alle pulizie della biblioteca scolastica.
A trovare il cadavere è la giovane Eugenie, seguita dal suo professore d’italiano.
Tutti consideravano Zenda una ragazza strana, come se li stesse guardando da un altro mondo.
I sospetti ricadono sul custode Roberto, ma non ci sono prove né movente.
Eugenie era l’unica studentessa che aveva cercato di scambiare qualche parola con Zenda, considerandola una ragazza saggia e serena, nonostante la sua difficoltà a esprimersi.
Eugenie stessa ha i suoi problemi adolescenziali, si chiede se sono gli altri o lei a non andare bene, a non funzionare.
Gli studenti iniziano a fare le loro supposizioni sull’accaduto. C'è chi crede in un suicidio, altri accusano il custode, altri ancora non sanno proprio perché sia successo.
Dove sta il mistero? Nella scuola? Nel diario? 

Pian piano, la trama e i personaggi prendono forma e sostanza. 
La vicenda narrata mette subito in allerta il lettore, cercando di capire chi sia l’assassino e il movente che spinga l’essere umano a compiere un gesto così cruento.
In una linea sottile, vengono trattati i temi giovanili: disagio adolescenziale e bullismo.
La scrittura è piacevole, scorre veloce senza intoppi. I personaggi di contorno sono descritti sommariamente, mentre Eugenie e Zenda hanno un approfondimento emotivo e psicologico.
In un attimo ci si trova catapultati in un ambiente giovane e ostile, che prende di mira i deboli e li abbatte.
Se amate i thriller con qualche risvolto psicologico, questo è consigliato per voi.

BIOGRAFIA
Giuseppe Bonan è nato l’11 luglio 1978 a Nove (VI). A quattordici anni si iscrive all’I.P.S.S.A.R. di Possagno (TV), diplomandosi come Tecnico dei Servizi Turistici nel 1998, anno in cui esce la sua prima raccolta di Racconti, “Dal bar al binario 7”. Continua a scrivere racconti che pubblica su riviste cartacee e on-line. Frequenta abitualmente corsi di scrittura creativa. Non ha un modello narrativo specifico cui ispirarsi, ma la sua curiosità spazia tra letture di vario tipo, da James Ellroy a Lucarelli, da Stephen King a Dostoevskij (e altri). “Il diario di Zenda” è il suo primo romanzo.


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