lunedì 22 giugno 2015

ANGELA CASTIELLO: LE TUE MANI MI PARLANO D'AMORE - Recensione di EMME X, Scheda tecnica e biografia

4.5 su 5
Autore: ANGELA CASTIELLO
Titolo: LE TUE MANI MI PARLANO D’AMORE
Editore: BUTTERFLY EDIZIONI
Genere: ROMANCE
Data di pubblicazione: 2015
Pagine: 136


SINOSSI
William è un ragazzo attraente, circondato da amici e persone che lo amano, sempre attento alla felicità di chi vive al suo fianco. Lavora nell’agenzia pubblicitaria di un amico ma sa già che non è quello il suo posto nel mondo. Come nel lavoro, anche nella vita sentimentale non riesce a trovare un punto fermo e vaga di donna in donna, di letto in letto, senza destinazione. La verità di ogni sua incertezza riposa in un atroce dolore che ha segnato la sua infanzia: l’abbandono da parte del padre quando sua madre stava lottando per la vita. Soltanto l’incontro con Tina, dolce ragazza sorda, che gli fa scoprire l’affascinante lingua dei segni, riuscirà a sciogliere il ghiaccio che ha nel cuore e a consegnargli la chiave del perdono.

La mia recensione
William è il classico dongiovanni, ma è solo un’immagine che si è costruito per sfuggire alla sua vera vita. È una difesa, un’armatura contro il dolore. Ha un conto aperto con il padre che lo aveva abbandonato da piccolo per rifarsi una nuova vita con la sua amante. Il momento in cui il padre fa quella scelta è molto delicato e William deve crescere in fretta per stare vicino a sua madre che, in quel periodo, era ammalata.
Il rancore e l’odio profondo che William nutre, crescono insieme a lui.
Quando incontra Tina, capisce che lei è una novità: con un sorriso riesce a procurargli emozioni sconosciute. Il suo approccio nell’avvicinarla è impacciato, al contrario di come si è sempre comportato con le altre donne. Ma Tina è “diversa”, non perché è sorda, ma perché è una benedizione e solo da lei si sente compreso. Tina è la sua salvezza perché sente che può dargli un pezzo del suo dolore e sollevarsi.
“Finalmente ero riuscito a condividere quella sofferenza.”

Il romanzo è ambientato a Roma.
Il desiderio dell’autrice è quello di lanciare un messaggio diretto: Il LIS, la lingua dei segni, è una lingua a tutti gli effetti. Impararla, è come imparare l’inglese o il tedesco. La lingua è comunicazione, indipendentemente dal fatto che sia “parlata” o “segnata”. Spiega che si può dialogare tra sordi e udenti, basta abbattere il muro dell’ignoranza.

Credo sia un messaggio bellissimo, di cui si parla raramente e con scarsa informazione.
Detto questo, il mio pensiero è rivolto a William. Lui ha in mano la scena del romanzo.

William è un ragazzo molto sensibile. In diverse scene lo troviamo in lacrime. Ha sempre affrontato l’abbandono del padre da solo. Ha un rapporto splendido con la madre e la nonna: due donne che capiscono i suoi stati d’animo a colpo d’occhio. Mi ha fatto sorridere quando lui racconta a sua madre del primo bacio che ha dato a Tina. Chi è che, da adulto, racconta queste cose alla propria mamma? Questo fa capire la grande intesa e il profondo legame che c’è tra madre e figlio.
Un altro lato dolce di William si chiama Daniel. È il figlio di uno dei suoi amici, che è spesso via per lavoro. Il rapporto che ha William con questo bambino è commovente. Lui rivede se stesso in Daniel e Daniel vede in William un secondo padre.
Daniel è un bambino sveglio e intelligente, non ha limiti né barriere. Quando William lo porta alla ludoteca di Tina, lì incontra altri bambini: alcuni sordi, altri udenti. Daniel non ha nessun problema di comunicazione. Si butta nella mischia e non vede differenze, si diverte e impara tante cose.
Daniel ha una grande impronta nel racconto. È parte della storia. La sua presenza fa bene a William. Il loro rapporto è commovente e profondo.




William ha la sensibilità di non far sentire Tina inferiore rispetto alle altre donne. L’intesa che si è creata tra loro deriva dal cuore.
“Mi hai abbracciato il cuore con un sorriso.”




Tutta la storia segue una logica chiara e ben narrata. Anche il rapporto tra William e il padre ha un suo significato, anche psicologico se vogliamo. Ognuno reagisce al dolore in modo diverso.
La scrittura è scorrevole, fresca, a volte emozionante. I personaggi sono ben descritti sia fisicamente, sia nei rapporti umani e caratteriali. È forte il senso di amicizia che regna in questa storia. Amicizia vera. Genuina. Autentica. Rara.
Tina riempie la vita William e viceversa. Entrambi vogliono le stesse cose, raggiungere gli stessi obiettivi … e le avranno.
Vi lascio con questa breve frase.
“Forse, quello di cui aveva bisogno era qualcuno che entrasse nella sua vita in maniera inaspettata e silenziosa conquistando, senza fare alcun rumore, un posto nel suo cuore.”
Poi – ma che lo dico a fare? – la cover e il titolo sono perfetti.
Consiglio certamente la lettura di questo romanzo d’esordio. È originale, delicato, romantico e pieno di messaggi che possono arricchire la nostra vita.


BIOGRAFIA.
Angela Castiello è nata a Praia a Mare (CS) l’1 giugno 1981. Attratta dalla lettura fin dalle scuole elementari, non ha mai smesso di alimentare la sua passione che negli anni si è evoluta e ha toccato tematiche diverse tra loro: dai racconti per bambini, ai romanzi rosa fino ad arrivare alle storie incentrate sulla condizione della donna nei paesi arabi. Infatti ha completato questo interesse studiando la lingua araba e laureandosi, all’università Orientale di Napoli, in Lingue Culture e Istituzioni dei Paesi del Mediterraneo. Durante il percorso universitario, per caso, si avvicina alla Lingua dei Segni Italiana frequentando i primi tre anni di corso all’università stessa e prendendo il diploma all’Ente Nazionale Sordi di Napoli appassionandosi così al mondo dei sordi e al loro modo di comunicare. Contemporaneamente inizia a lavorare come operatrice in un progetto ludico in una scuola elementare. Lo stretto contatto con i bambini della prima classe, la porta a capire come la lingua dei Segni possa essere anche per i bambini udenti un mezzo per approcciarsi, sin da piccoli, a un nuovo modo di comunicare ogni tipo di sensazione. Scrive il suo primissimo romanzo “Le tue mani mi parlano d’amore” per dare, attraverso il racconto di un’intensa storia d’amore, il suo piccolo contributo alla diffusione della conoscenza di un campo che per molti, oggi, resta ancora inesplorato.

Nessun commento:

Posta un commento

E' vietata la pubblicazione e la distribuzione dei contenuti non autorizzata dall'autore.
copyright © 2014 by Emme X.