giovedì 6 agosto 2015

Arsenio Siani: Due anime - Recensione di Emme X



 5 su 5

Autore: Arsenio Siani
Titolo: Due anime
Editore: Self-publishing
Data di pubblicazione: 2015
Genere: Romance
Pagine: 34

Sinossi
Caterina e Alessandro, due persone in due mondi diversi ma paralleli, uniti dall’amore, un amore che, ad un certo punto non è riuscito a bastare per proseguire il percorso insieme, ma neanche a tagliarlo. Una coppia scoppiata, nascosta dietro a segreti mai svelati e dolorose bugie nascoste, che portano il peso del passato, un passato lontano che ha lasciato profonde cicatrici ad Alessandro. La storia alterna il presente con il passato e le parole scritte su carta scivolano delicatamente nella mente del lettore, provocando emozioni forti, sensibilizzandolo al suo contenuto , perché forse, dietro la storia di Alessandro, si celano le storie di molte famiglie chiuse in silenzi agghiaccianti, verità nascoste, rintanate nell’oblio di una vergogna non degna di essere vissuta. Ma in fondo, comunque vadano le cose, condividere, riflettere, e respirare profondamente potrebbe essere il principio della soluzione del dolore: “La comprensione del dolore altrui spesso fa male come se lo si vivesse sulla propria pelle, soprattutto se riguarda le persone che ami”.


Tratto da una storia vera.
Una storia scritta con delicatezza e passione. Ogni parola ha un valore inestimabile.
Alessandro e Caterina si incontrano dopo due mesi di separazione. Lei vuole delle risposte: non accetta la fine della loro storia. Vuole sapere “perché”.
Messo alle strette, probabilmente con la voglia di sfogarsi, Alessandro accetta di raccontarle i suoi comportamenti e le sue scelte.
Un salto nel passato, tra una cena e qualcosa da bere, Alessandro si lascia andare ai ricordi, alla sua infanzia, al rapporto conflittuale con i genitori. Due persone imperfette, con le loro debolezze, i loro sbagli e le scelte fallimentari. Tutti ingredienti che hanno influito sulla sua crescita e sul suo carattere.
Lui è una persona schiva, solitaria, poco incline a socializzare. I rapporti umani non sono il suo forte.
Lei è una donna solare, determinata e ama la compagnia.
Due opposti.
Per una volta, Caterina rimane in silenzio. Ascolta con sensibilità e turbamento, il racconto del suo amato.
Spiega come si è avvicinato al Buddismo, tramite un collega.
“Tu non hai niente che ti tormenta?Sei felice? O hai le tue difficoltà e i tuoi tormenti come tutti? Vuoi continuare a imprecare contro il destino, il fato, il caso, le divinità, tutti i cristi e le madonne dell’universo che sarebbero causa delle tue sventure o ti piacerebbe avere una comprensione diversa della realtà?”
Tramite la religione, riesce a riavvicinarsi al padre, ma non è semplice.
Perdonare non è facile, dopo aver lottato per anni e anni contro il male nero che lo opprime.
La ricerca delle parole usate, è perfetta. I termini precisi e incisivi. L’autore non si perdere in fronzoli e allungamenti: segue un percorso preciso. Dritto. E arriva al punto con successo.
Peccato sia così breve, avrei letto ancora per qualche ora, lo splendido susseguirsi delle parole.
Ne sono affascinata.



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