lunedì 25 luglio 2016

Antonella Maggio: Regalami un sorriso (Butterfly Edizioni)


Autore: Antonella Maggio
Titolo: Regalami un sorriso
Editore: Butterfly Edizioni
Genere: Romance
Anno di pubblicazione: 2016
Pagine: 237

SINOSSI
Spesso ci si nasconde dietro a una maschera oppure a un sorriso… 

Virginia Collins ha ventisette anni, non crede nei sogni che si avverano ma ogni giorno indossa il naso rosso di spugna e si fa chiamare (S)Miley perché ama i bambini e vive per loro, regalando sorrisi e attimi di spensieratezza grazie alla Clownterapia che esercita in un ospedale pediatrico di Londra. 
Nick Lloyd è un ragazzo padre, vive unicamente per suo figlio Nathan e per lui ha rinunciato a tutto, anche al suo sogno: il teatro. Le donne sono solo un passatempo, da tenere distanti, le colleziona e David, il suo migliore amico e socio in affari, sembra portare il conto e istigarlo a darsi da fare. 
Nathan, ribelle e scontroso, viene costretto a rapportarsi con i bambini meno fortunati di lui che soggiornano in ospedale. Il cambiamento improvviso di suo figlio non passa inosservato a Nick, che è curioso di conoscere la ragazza che è riuscita a ridargli il sorriso... 

I sorrisi sono contagiosi e causano felicità, predispongono all’amore e l’amore è sempre il protagonista indiscusso delle nostre vite, anche quando crediamo di esserne allergici. 

Un'autrice da oltre 20.000 copie 

Toccante, sensuale e profondo. 
Notting Hill Books 



Non sapremo mai quanto bene può fare un semplice sorriso
(Madre Teresa di Calcutta)

Con voce alternata e in prima persona, conosciamo i protagonisti di questa emozionante storia: Nick e Virginia, detta Genny.
Ogni capitolo ha una frase d’autore che lo introduce.
Nick è un padre di trentadue anni, single e sessualmente attivo. Suo figlio Nathan, di sei anni, ha la priorità su tutto ma le sue attenzioni e la sua costante presenza sembrano non bastare. Quindi chiede aiuto a sua sorella Summer, dirigente ospedaliero del Great Ormond Street Hospital, vegana e salutista, di tenerlo con lei nel pomeriggio.
In ospedale Nathan conosce (S)miley, per gli amici Miley, un “operatore del sorriso” che lavora proprio nell’ospedale diretto da Summer. Miley e Genny sono la stessa persona ma questo lo sa solo Summer.
Genny ha un passato doloroso da dimenticare e Summer l’ha sempre sostenuta a lottare, non abbattersi e ricominciare, pur non essendo sempre d’accordo su tutto, le due donne sono grandi amiche.
Trovarsi di fronte alla sofferenza dei più piccoli, Genny riesce a dare un senso alla sua vita, anche se tutto quell’odore di malattie la rende quasi impotente.
“Non ero un medico, non lo ero anche se lavoravo nelle corsie dell’ospedale e indossavo il camice come divisa da lavoro. Io regalavo sorrisi, attimi di spensieratezza e divertimento, una cura blanda per il malumore, per allontanare dalla mente dei piccoli la sgradevole sensazione di trovarsi in un letto d’ospedale puzzolente di antisettico anziché nelle loro camerette profumare di casa e famiglia. Regalavo sorrisi, regalavo speranza ma quella macchia sulla radiografia riuscii a interpretarla anche senza la laurea in medicina”.
Nathan è un bambino impegnativo, ribelle, non abituato all’affetto femminile che si può ricevere da una madre. Infatti Heaven lo ha abbandonato, lasciando a Nick il compito difficile di crescerlo da solo. Nonostante il primo incontro con Miley non fosse dei più floridi, la ragazza riesce a entrare nelle “grazie” e nel cuoricino di Nathan.
“Ride, papà. Miley ride sempre e quando ride, è bella”.
A questo punto è Nick a essere curioso di conoscere questa donna che ride e che, quando lo fa, diventa ancora più bella. Magari anche lei poteva aiutarlo a far sbocciare il suo bambino, sbloccando quei meccanismi di difesa e ribellione che lo rendevano indomabile.




“E io odiai me stesso perché fu proprio in quell’istante che compresi quanto Nathan avesse bisogno di una mamma. Sì, lui aveva bisogno non di una madre ma di una mamma, di una donna che sapesse amarlo e infondergli carezze e sicurezza, che potesse spiegargli come vanno le cose nel mondo o come funziona il cervello di una femmina, che potesse renderlo fiero e amato, senza poi diventare lo zimbello della scuola”.

Intanto Nick riceve la visita di un vecchio amico, Matthew Price con la sua compagnia di attoruncoli e cerca aiuto per mettere in scena Romeo e Giulietta. Nick, visto il suo passato di attore teatrale, non vuole saperne inizialmente; non ha tempo per queste cose, deve occuparsi di suo figlio e non vuole salire nuovamente sul palcoscenico, il luogo in cui ha conosciuto Heaven.
E sul palcoscenico incontra Ginny…



C’è qualcosa in Ginny che la rende diversa da tutte le altre. La differenza? Il suo modo di ridere.



La forza di un sorriso è ampiamente ed egregiamente descritta in questo meraviglioso romanzo. Nick e Ginny sono due persone deluse della vita e dagli esseri umani. Lui cerca di fare del suo meglio, lei regala sorrisi ai meno fortunati. Due anime tormentate, insicure, che cercano l’effimera compagnia di un estraneo/a per colmare quei piccoli vuoti di solitudine. Fanno sesso con chi vogliono, senza per questo riuscire a legarsi a qualcuno. Anche Nick e Ginny fanno tanto sesso, si cercano, si odiano, si amano e non vogliono ammetterlo, si allontanano, si ritrovano tante volte… ma non sanno, realmente, chi hanno davanti, perché non si raccontano mai nulla della propria vita.
Uno dei momenti più commoventi, durante la lettura, è stato quando Ginny parla di April, una dodicenne volata in cielo.

“April con la pelle del viso rosea e le guance paffute che il tempo ha reso scarne. Sono passati i giorni ed è diventata bianca come il petalo di una rosa appena recisa che resta dentro un vaso e l’acqua prima o poi si consuma e si consuma la rosa, si consumano i petali”.

Sono diversi, in realtà i momenti in cui si respira emozione tra le righe. Ho amato ogni singola parola, virgola, dialogo e pensiero di questo romanzo. Tutto fa riflettere e amare la vita.



Questa è una storia stupenda, originale, abilmente narrata dalla penna (o tastiera) sensibile di Antonella Maggio. Una storia che non può passare inosservata. Una storia che deve essere letta, che deve essere fonte di un passaparola mondiale, affinché quel sorriso possa arrivare a tutti. Perché tutti abbiamo bisogno di un sorriso…


Sorridere fa bene all’anima, sia a chi lo da sia a chi lo riceve.

Vi regalo un sorriso J e correte a compare questo stupendo romanzo: non vi deluderà.

1 commento:

  1. Cosa posso dire? Questa recensione è splendida e sono felicissima di essere riuscita a trasmettere sorrisi ed emozioni, gli stessi che ho appena provato io leggendo queste parole! grazie davvero <3

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