martedì 26 luglio 2016

Demetrio Verbaro: Ora, per sempre e oltre



Autore: Demetrio Verbaro
Titolo: Ora, per sempre e oltre
Editore: Lettere Animate
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 2016
Pagine: 122
Prezzo: 1,49

SINOSSI
Davide e Giulia sono due ragazzi innamorati che si conoscono fin dall’asilo e che si sposano pieni di speranza per un futuro insieme. Il loro amore è semplice, genuino, profondo. Ma non riescono a diventare genitori e dopo che il dottore conferma che per loro sarà impossibile concepire figli, qualcosa si rompe nel loro rapporto. Entrano in un vortice che li travolge: litigi, tradimenti, risentimenti, divorzio. Ma come la mantide guidata dall’istinto si riproduce pur sapendo di morire alla fine dell’accoppiamento, così uno di loro guidato dall’amore si sacrificherà per la salvezza dell’altro. Alla fine infatti si scoprirà che il vortice che ha spazzato via il loro matrimonio era stato creato da uno di loro in un gesto d’altruismo estremo.



Questa di cui sto per parlarvi, è una storia drammatica, dolorosa, piena di sentimento e amore sconfinato.
Giulia e Davide si conoscono tra i giochi dell’asilo e già dal primo sguardo sanno che il loro futuro li vedrà insieme, uno accanto all’altro.
Il romanzo è suddiviso in tre parti. La prima parla di Davide, malato di tumore in fase terminale. L’uomo è ricoverato in una struttura adeguata “Family” nella stanza n. 13. Accanto a lui c’è un’infermiera con cui ha stabilito un ottimo legame d’affetto e rispetto. Lei, Carmela, ha vissuto un’esistenza non proprio delle più rosee e ha a cuore la salute del suo paziente speciale. Un giorno, Davide le chiede se può rileggere le lettere d’amore che si scriveva con la sua Giulia. Ogni lettera si conclude con la frase: Ora, per sempre e oltre.

Nella seconda parte si ritorna indietro negli anni e l’autore ci racconta una parte essenziale della vita coniugale di Davide e Giulia. Non riescono ad avere figli e decidono di adottarne uno, quando le speranze non bastano più. Poi, però, succede una cosa che divide la coppia e ognuno prosegue la sua vita prendendo strade diverse.


La terza parte è la più dolorosa, la più sofferta. Si ritorna al presente e tutti i protagonisti si incontrano nella stanza n. 13.

I due coniugi hanno modo di parlare, chiarirsi, dirsi la verità e raccontare cosa hanno fatto durante la loro separazione.
“Ti dovevo fare più male possibile per salvarti, dovevo ferire il tuo cuore per liberarlo, non potevo lasciarti affondare insieme a me”.
Qual è il più grande gesto d’amore? Lasciare libera di vivere la persona che amiamo, risparmiandole un grande dolore o farle assaporare tutte le nostre pene perché abbiamo bisogno di averla accanto? Eppure anche allontanarla è sofferenza pura. È una ferita che brucia sempre, ogni giorno, difficile da perdonare e porta all’odio.
“In questa stanza c’è la mia vita. Io ti amo ancora anche se non vuoi che lo faccio”.
Giulia e Davide devono perdonarsi tanti errori. Riuscirà il loro amore a dimenticare tutto il dolore passato, per ricostruire un presente difficoltoso e prossimo alla fine eterna?

In questo romanzo si respira odore di disinfettante e amore. L’autore, nel suo stile piuttosto poetico, è capace di raccontare fin nei minimi dettagli ogni atmosfera, sensazione e oggetto presenti nella storia, senza tralasciare nulla. La descrizione dettagliata aiuta a visualizzare la scena senza indugi, lasciando meno spazio ai dialoghi. È scritto con molta cura, attenzione dei particolari e ci parla di un grande amore, uno di quelli che resiste a tutte le tempeste, che sopravvive a tutti i dolori e alle ingiustizie.
I protagonisti sono persone come noi, con le loro debolezze e grandi sentimenti. Provano a coronare il loro sogno genitoriale scegliendo l’amore per i bambini, l’adozione, ma il destino rema contro di loro e dovranno fare i conti con un male che non perdona.
È ambientato a Reggio Calabria, ma anche a Roma, descrive Taormina e altri posti sempre con la cura del dettaglio.

Tutto il romanzo è contornato da questo alone di malattia che lo rende sofferto, lugubre, nefasto. È proprio la presenza della drammaticità che lo rende diverso, acuto, intelligente. L’autore dimostra di essere creativo, pignolo, sentimentale senza cadere nell’ovvio. Di questa storia, ho apprezzato molto le frasi poetiche, le metafore e quel pizzico di tragicità che permea un amore che esiste  Ora, per sempre e oltre.


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