mercoledì 27 luglio 2016

Lina Giudetti: Il mio Matador



**** Questo romanzo è il 2° volume di una DUOLOGIA rosa. E' il SEQUEL de' "IL MIO ANGELO" ****


Autore: Lina Giudetti
Titolo: Il mio Matador
Editore: Self-publishing
Genere: Romanzo rosa
Anno di pubblicazione: 2016
Pagine: 377

Sinossi
Dopo aver ritrovato l'affetto del padre, Aura comincia a diventare una ragazza più forte e soprattutto riesce a sconfiggere la bulimia. Sente tuttavia il bisogno di diventare anche indipendente e un giorno decide di trasferirsi in Spagna, a Valencia, dove viene assunta a lavorare come receptionist in un albergo. A causa della delusione d'amore ricevuta dal suo "Angelo" è ancora diffidente nei confronti degli uomini e pensa che rimanere single sia la cosa migliore finché il suo percorso di vita non incrocia quello di Ricardo de la Vega, un famoso matador che inizialmente le sembra tutto l'opposto di quello che le piace in un uomo poiché lo ritiene rozzo e sboccato per quanto irrimediabilmente sexy, bellissimo e perfino divertente oltre che una continua scoperta e sorpresa… vengono entrambi coinvolti in una girandola di emozioni finché Angelo non si ripresenta nella vita di lei… 

Un romanzo che sullo sfondo di antiche tradizioni spagnole e del fascino dell'arena, mescola dramma e tenerezza, malinconia e comicità, parlando di amore e di speranza. 



In questo sequel, ritroviamo Aura. L’avevamo lasciata delusa dalla relazione amorosa con Angelo e con il suo ristabilito rapporto con il padre.
Aura si trasferisce a Parigi nella villa di suo padre, abitata dalla nuova famiglia di quest’ultimo. Diversamente da quanto pensava, Veronique è una brava donna, un’ottima moglie e madre di due fantastici bambini, Daniel e Mia. Subito Aura si trova bene, respira amore e si sente parte della famiglia. Riesce a laurearsi e curare i suoi problemi di bulimia, riacquistando un equilibrio che aveva perso da molto tempo. Eppure la voglia di rendersi indipendente e il richiamo della Spagna, hanno il sopravvento su di lei e grazie a un colloquio di lavoro, viene assunta come receptionist in un albergo a quattro stelle aperto da poco “El Magnifico”. Una volta in Spagna, Aura viene affiancata da Carmen, una ragazza di origini italiane, infatuata del bellissimo matador Ricardo de la Vega. Per quanto Ricardo fosse abile e acclamato, l’idea che uccida dei poveri tori, turba Aura.
Ignara, la ragazza si reca in un ristorante italiano e, sebbene a prima vista non lo avesse riconosciuto, il proprietario è proprio il sexy Ricardo. Quest’uomo le fa provare mille sentimenti contrastanti, tra loro inizia una tenera amicizia, per la gioia di Carmen. Infatti, non avendo Aura pretese sentimentali verso quell’uomo, invita spesso la sua collega nelle occasioni di svago organizzate da Ricardo, sperando di aiutarla a farsi notare da lui.
Ricardo è un uomo dalle mille sfaccettature. Ha modi cortesi verso i più deboli, fa beneficenza in maniera attiva e concreta negli ospedali, ha a cuore il sorriso dei bimbi malati, ma quando  (per caso) lo vede fare sesso occasionale come un animale, nel suo ristorante, Aura inizia a nutrire qualche dubbio.
Chi è realmente Ricardo de la Vega?
Lui è l’antitesi del suo tipo ideale e poi, diciamolo chiaramente, Aura è ancora scottata dalla relazione con Angelo e non vuole più soffrire per un uomo. Li cataloga tutti alla stessa maniera: bugiardi, approfittatori, falsi e traditori. Per questo è sempre sulle difensive, aspra nei commenti e disillusa. Sono molte le occasioni in cui tratta male Ricardo che, invece, è mosso da buoni propositi e vuole capire cosa ha reso quella bella ragazza così ostile e diffidente.

Pur essendo a volte sfacciatamente ambiguo, grezzo nei modi, Ricardo ha tante buone qualità.


Il personaggio di Ricardo è affascinante, un po’ per il controsenso del suo essere, animalesco e gentile in base alle situazioni. Con il suo accento spagnolo, il fisico scolpito come un agile matador deve essere e i lineamenti latini, ispira carica erotica non indifferente. Anche lui ha i suoi fantasmi del passato, come Aura, con la differenza che Ricardo va avanti e si prodiga per migliorare la vita di chi è meno fortunato di lui e fare del bene lo aiuta a stare meglio.
Al contrario Aura si crogiola nel suo dolore, nella sua infelicità, bandendo chiunque dalla sua vita. Lei è paranoica fino allo sfinimento. Non perde occasione per fare paragoni tra Angelo e Ricardo, anche nei momenti di intimità. Pensa solo a lei e al suo dolore, facendo la vittima in ogni occasione. Questo comportamento persistente, a un certo punto, me l’ha resa odiosa ed egoista.
E poi ritorna Angelo…
La cosa più bella di questo capitolo finale, è proprio Ricardo. Tutto il suo essere è accattivante, eppure mostra intelligenza, capisce le persone, è altruista ed empatico, sa aiutare con disinvoltura, è generoso, bello, sexy e concede il suo cuore solo alla donna giusta, quella che lo ama perché è semplicemente Ricardo e non per il suo status di Matador ricco e affascinante.
L’ho amato fin da subito e, per quanto abbia compatito Aura nel primo volume, la presenza di Ricardo ha ribaltato le carte in tavola. Però anche il comportamento esasperante della ragazza ha un senso, visto la batosta che ha preso in amore e i problemi famigliari, fisici e psichici. È normale che abbia difficoltà a fidarsi, quindi non posso biasimarla al cento per cento.

Una bellissima storia, sfacciata e romantica, con tante sfumature. Questo romanzo mi ha fatto provare tanti stati d’animo, positivi e negativi, da sentirmi viva. Non è meraviglioso che un romanzo faccia scaturire tutto questo? Quindi, che cosa aspettate a comprarlo?
 


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