martedì 11 luglio 2017

Intervista a Fabiana Andreozzi e Marco Canella


Intervista a Fabiana Andreozzi e Marco Canella.

Secondo voi, esiste l'amicizia tra uomo e donna? "Non voglio innamorarmi di te", parlerà anche di questo. Conosciamo meglio i due autori che hanno scritto questo romanzo a quattro mani. 

1) Inizierei da una breve presentazione. Chi è Marco? Chi è Fabiana?

Fabiana: Ecco le mie presentazioni non sono mai brevi, sono la regina della prolissità😃 Intanto grazie per lo spazio che ci hai concesso e poi vediamo se riesco a essere breve e concisa. Le cose che amo fare da sempre sono tre: leggere, scrivere e viaggiare. Dico da sempre perché a differenza di molti che hanno cominciato a leggere e scrivere da grandi, io ho iniziato da quando mi hanno insegnato a scrivere. La lettura e la scrittura fanno parte di me nel bene e nel male. Non sono una di quelle persone che si ostinano a scrivere tutti i giorni né che immaginano di diventare chissà chi in questo mondo… Sono solo una che vive di parole, la scrittura per me è una catarsi, un modo per esorcizzare la tristezza e lo sconforto, o sublimare la gioia. Non scrivo mai se non sono ispirata. I miei personaggi devono letteralmente parlami nella testa per farmi mettere davanti a un pc a scrivere. E quindi non scrivo sempre e di continuo, ma leggo sempre e ovunque.
Mi contraddistingue una grande curiosità per le persone, i luoghi, le culture, le situazioni. Il mondo reale è la fucina da cui attingo le idee perché come dico sempre la realtà sa essere più fantasiosa della fantasia stessa.

Marco: Un grande appassionato di scrittura e letteratura che spera, un giorno, di riuscire a trasformare la passione in lavoro. Ma non solo. Sono una persona a cui piacciono le sfide ed è anche per questo che sto cercando di farmi spazio nell'affascinante mondo romance, fregandomene di chi sostiene che un uomo non ne sia in grado.

2) A chi è venuta l’idea di scrivere un romanzo a quattro mani? Perché vi siete scelti?

Fabiana: La nostra collaborazione è nata grazie alla mia amica Francesca La Spulciatrice, galeotta fu una chat da lei aperta che ha portato a una chiacchierata sui romanzi e sulle case editrici. Ho sempre desiderato scrivere un romanzo a quattro mani con un pov maschile e uno femminile, visto che da anni scrivo a quattro mani con diverse mie amiche, ma non avevo mai provato l’ebbrezza di farlo con qualcuno che per mentalità e sesso è completamente diverso da me. Insomma è un’idea fichissima scrivere un romanzo rosa affidando il pov maschile, non alla solita donna che pur non volendo può distorcerlo, ma direttamente a un uomo. Finalmente possiamo vedere cosa pensano realmente questi uomini!

Marco: Da una chat a tre con Francesca La Spulciatrice, oltre a me e a Fabiana. Si parlava di pubblicazioni con CE e self; ebbene, Fabiana è riuscita a incuriosirmi a tal punto quando parlava di self, che ho voluto provare questa nuova e affascinante avventura, pur trovandomi molto bene con Delos, la mia attuale CE.

3) Ognuno ha pensato al proprio personaggio, oppure è intervenuto nel lavoro dell’altro?

Fabiana: Per scrivere a quattro mani una storia che sia coerente e che fili tocca per forza strutturare una trama, delineare le scene e i personaggi, per cui è stato fatto un lavoro di squadra e una limatura continua. Poi ovviamente io ho scritto i punti di vista di Flavia e Marco quelli di Matteo. Nei capitoli miei in cui era presente Matteo sono stata io a muoverlo tenendo presente l’impostazione di Marco e lo stesso ha fatto lui con Flavia nei suoi capitoli. Poi ognuno ha corretto il tiro qualora ce ne fosse bisogno nel capitolo dell’altro.

Marco: I personaggi sono stati scelti e caratterizzati fin da subito insieme perché il nostro è stato un lavoro di squadra fin dal principio.

4) Quali sono i vostri autori e generi letterari preferiti, quelli che leggete volentieri?

Fabiana: Io sono una lettrice onnivora e fino a qualche anno fa molto ristretta di vedute… lo ammetto senza vergogna, ma gli anni del liceo sono stati gli anni dei classici. Sono cresciuta con gli autori stranieri e italiani di quelle epoche ormai andate convincendomi quasi che oltre il classico non ci fosse null’altro. Io stessa che ho sempre scritto lo facevo solo per me stessa senza alcune velleità di pubblicazioni perché mai e poi mai mi sarei paragonata a un grande della letteratura. Poi ho scoperto gli autori contemporanei. Una delle prime che ho divorato al liceo è stata la Allende. E da quel momento hanno cominciato a esistere la Allende e i classici… e qualche altro autore contemporaneo. C’è da dire che prima non venivano pubblicati tutti questi milioni di libri al mese, quindi avevo anche una scelta ristretta. Quando stavo per finire l’università con l’avvento di internet, l’acquisto del pc che andava sulla rete e l’arrivo di miliardi di pubblicazioni, ho scoperto tutti i libri contemporanei e sono diventata una divoratrice di Urban fantasy, chick lit, Commedie d’amore, romanzi storici, distopici… insomma una marea di romanzi di generi diversi che poi mi hanno portato anche di pari passo a sperimentarmi nella scrittura. Per gli autori amo Jane Austen, Charlotte Bronté, Shakespeare, la Kinsella, la Rowling, la Allende, Amabile Giusti.

Marco: Gli autori sono Massimo Gramellini, John Fante e Stephen King su tutti, ma tanti altri soprattutto italiani, sia di CE che self (io sono per il made in italy). I generi sono romance, mainstream e thriller.

5) Adesso parliamo del libro che avete scritto: “Non voglio innamorarmi di te”. Qual è il messaggio che volete trasmettere ai lettori?

Fabiana: Tra battute frivole e divertenti, struggimenti e ossessioni, il romanzo tratta molti temi importanti, come quello dell’amicizia tra uomo e donna, la paura dell’abbandono che quasi ci paralizza e non ci permette di vivere intensamente la vita per timore che affezionandoci all’altro si possa ricevere una delusione e una perdita. I personaggi indossano delle maschere che piano piano cadono giù mostrandoli veramente per quello che sono e provano, con le loro fragilità reali e umane. Il collante fondamentale di tutto è questa grande amicizia che va oltre il genere sessuale, oltre i caratteri spigolosi e particolari di entrambi, oltre una marea di anni che sono trascorsi.
È un romanzo che mostra l’ansia delle donne di trovare l’uomo giusto, quello definitivo perché l’orologio biologico corre impazzito e non si arresta. È un romanzo in cui i genitori pesano sulla vita dei figli anche ora che sono grandi e autonomi, perché agli occhi dei genitori non siamo mai troppo grandi e autonomi e continuano a preoccuparsi e ossessionarsi per quello che ne sarà dei figli.
Insomma c’è tanto, tanti piccoli messaggi che si annidano tra le pieghe delle pagine e che un lettore attento saprà assolutamente cogliere senza che ne sveli ancora altri :D

Marco: Il messaggio, dal mio punto di vista, è che non bisogna mai adagiarsi perché la vita spesso si diverte a rimescolare le carte, in particolar modo quando meno ce lo aspettiamo. Fondamentale perciò, a mio avviso, non dare nulla per scontato e cercare di essere flessibili.

6) La protagonista, Flavia, è molto romantica e aspetta il principe azzurro. Ti sei rispecchiata nel suo personaggio?

Fabiana: Diciamo che se qualcuno volesse capire quanto c’è di un autore nel romanzo che scrive, in questo caso la risposta sarebbe molto semplice ed evidente. Per chi mi conosce bene, può rivedere in Flavia proprio Fabiana. Il lavoro è lo stesso, i colleghi e il capo idem. Tanti suoi pensieri e tante sue fisime non sono altro che le mie messe nero su bianco su carta. La storia poi è inventata, ma il modo che ha lei di porsi, di reagire in tanti aspetti ricorda proprio me… Se ve lo state chiedendo però a me un amico figo come Matteo è sempre mancato!

7) Il protagonista è Matteo, un ragazzo scanzonato, playboy e fugge dall’amore. Ti rispecchi in questo ruolo?

Marco: No, assolutamente, anche perché io sono l'esatto opposto. Ma proprio perché amo le sfide ho voluto scrivere di un personaggio del genere. Se il risultato è stato soddisfacente saranno i lettori a dirlo.

8) Secondo voi, esiste l’amicizia tra uomo e donna? Anche questo è un argomento trattato nel romanzo.

Fabiana: L’amicizia uomo donna è rara quanto è raro trovare il grande amore come quello delle fiabe del vissero felice e contenti. Spesso l’amicizia nasconde un interesse di altra natura, perché di fondo tra uomo e donna c’è la spinta dell’attrazione. Detto ciò i casi della vita sono infiniti e molteplici e non è mai detto che non si possa crescere accanto a qualcuno dell’altro sesso uniti solo da un profondo legame di amicizia quasi fraterno scevro da tutt’altro interesse. Fatto è che nel nostro libro Flavio e Matteo hanno deragliato come l’opinione comune pensa che succeda di solito… e come insegna il romanzo rosa di solito, due amici finiscono sempre insieme :D

Marco: Sì, credo proprio che possa esistere, anche se, come sempre, i pregiudizi sono duri a morire, e sono certo che tanti ti risponderebbero di no.

9) Descrivete il romanzo in tre aggettivi (ciascuno).

Fabiana: Spumeggiante, divertente e a tratti riflessivo

Marco: Divertente, frizzante, a tratti profondo.

10) Usate un solo aggettivo per descrivervi come autori.

Fabiana: Umiltà è l’aggettivo che mi rispecchia meglio quando scrivo sia da sola che a quattro mani con qualcun altro.

Marco: Ostinato

11) Cosa volete dire a chi vi leggerà? Deve aspettarsi qualcosa in particolare?

Fabiana: A chi legge voglio solo dire grazie per averci accordato la sua fiducia e aver scelto di leggerci in mezzo a tanti libri che escono. Io sono sempre qui pronta ad accogliere critiche e complimenti senza storcere la bocca o sparare a nessuno. Spero sempre che le critiche siano spunti costruttivi utili per migliorarsi. Purtroppo per un autore il romanzo è come un figlio e spesso non siamo sufficientemente lucidi da scovare i difetti intrinseci che un occhio esterno e lucido può più facilmente individuare.

Marco: Grazie di cuore a chi lo leggerà; ogni lettore ha il sacrosanto diritto di dire il proprio parere, anche se in esso saranno contenute delle critiche. Ma si sa che spesso sono le critiche costruttive che aiutano a crescere perciò ben vengano anche quelle.


Grazie per la vostra disponibilità
Fabiana: Grazie infinite a te per averci concesso questo spazio e averci deliziato con queste domande.
Marco: Grazie mille a te, Ester, per la tua gentilezza e disponibilità.


Emme X 

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