mercoledì 17 gennaio 2018

Giulia Ross: Ai tuoi ordini



Autore: Giulia Ross
Titolo: Ai tuoi ordini
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Erotico
Anno di pubblicazione: 2018
Pagine: 270


SINOSSI
Dall'autrice del bestseller Ho scelto te
È un giorno come tanti quando all'improvviso la vita di Alain Bercher, giovane specializzando in Medicina, viene sconvolta. La morte improvvisa di un paziente lo induce a credere di non poter più proseguire con i suoi studi, tradendo così le aspettative della famiglia. Ma proprio quel giorno Alain incontra una donna misteriosa sul ponte del fiume Limmat. Lei è bellissima e fredda come una dea. I due scambiano solo poche parole eppure per Alain quello sarà l'inizio di una lunga discesa che lo porterà a fare i conti con la parte più buia della propria anima. Chi è Isabel? Che cosa nasconde? Fin dove lo porterà il folle amore per lei? 

Cari lettori, da dove posso iniziare, se non dicendo che è stupendo?
Questo libro mi ha catturato dalla prima all’ultima pagina, senza riuscire a prendere fiato.
Il personaggio principale è Alain Bercher, un giovane studente di medicina. Suo padre Victor, è un illustre e stimato oncologo, una tradizione di famiglia che si ripete di generazione in generazione. Il futuro di Alain è già scritto, già stabilito; ma proprio quando stava facendo la specializzazione, la perdita di un paziente a lui caro, lo ha segnato profondamente. Tanto da mettere in discussione il suo futuro…
Per una volta nella vita, Alain vuole decidere da solo cosa fare e cosa è meglio per lui. Rinuncia alla specializzazione per iniziare un dottorato di ricerca, scatenando le ire di suo padre. Un padre autoritario, dispotico, arrogante;  un uomo che incute timore, abituato a comandare e a eccellere nel suo campo. Un uomo severo e dominante che ha reso il figlio insicuro, indeciso, debole, timido, immaturo.
“Ecco a chi dovevo la mia codardia.
Ero la copia di mia madre.
Insieme allo straordinario colore degli occhi,
 avevo ereditato la sua stessa insicurezza,
la tendenza a evitare i problemi invece di affrontarli e, soprattutto,
una paura insopportabile delle reazioni altrui”.
Quando, nella vita di Alain arriva Isabel Shulz, è l’inizio della sua fine.  Lei, pur avendo  vent’anni in più, è la prima donna che riesce a provocargli un effetto devastante. È la prima donna di cui si innamora.
“L’amore è un avido parassita alla continua ricerca di un cuore a cui aggrapparsi”.
Alain si aggrappa totalmente a Isabel, alimentando un amore di dipendenza, malato, ossessivo.  Vuole appartenerle a ogni costo.
“L’amore per Isabel non era pura felicità,
ma una pistola puntata dritto contro il petto”.
Il loro rapporto è disuguale: lei domina, lui ne è schiavo. Lei è felice quando lo vede soffrire e Alain vuole essere suo a qualunque prezzo.
Alain, dapprima spaventato per quelle strane richieste, incapace di capire come il dolore possa dare piacere, è così succube, tanto innamorato, totalmente abbandonato e devoto, che accetta tutto. Troppo. Pur di vederla felice, accetta l’inaccettabile, l’impensabile, l’opposto di quello che vorrebbe. Isabel ha un potere completo su di lui.
Questo è un rapporto di distruzione, un gioco al massacro. Ma Alain si sente protetto in qualche modo. Il controllo che Isabel ha su di lui, diventa conforto, rifugio, sicurezza. Senza di lei, Alain non è niente, si sentiva perso.
È soggiogato da quella donna, vive nella paura di perderla o di essere lasciato, alimentando la vana speranza che un giorno lei riesca a ricambiare il suo amore…

Questo che ho appena raccontato, è solo un briciolo della terribile esperienza vissuta da Alain. L’odio profondo, la macchinazione subdola e manipolatrice di una donna che vuole vendicarsi, schiava dei suoi sentimenti, può arrivare a livelli distruttivi, sia nel fisico sia nella mente.
Il romanzo inizia nel 2019 con Alain ricoverato in ospedale. Non parla, non denuncia, non dice cosa è successo, né chi lo ha ridotto in fin di vita. Una dolce, simpatica, empatica infermiera, Lucinda Warren, riesce finalmente a farlo parlare e così, lui racconta la sua storia, a partire dal 2016…
Alain è certo che lei scapperà a gambe levate una volta aver ascoltato la sua storia. Una storia cosparsa di amore, odio, violenza, dolore e tanto altro.
E ancora…
E poi…


Immaginate una ragazza normale, piena di vita e benevolenza, sentirsi dire frasi del genere da un uomo appena conosciuto di cui si sta innamorando…
L’autrice è stata insuperabile. È riuscita a entrare nella mente di un ragazzo, carpendone ogni fragilità, estorcendone ogni illusione, sviscerando tutto il desiderio di amare ed essere ricambiato, sconvolto eppure succube di una donna pronta a distruggerne la vita per raggiungere il proprio scopo.
La storia, gli eventi, le descrizioni, i personaggi sono costruiti a regola d’arte, sviluppati con una grande sensibilità psicologica.
Si nota, senza ombra di dubbio, che il romanzo è stato studiato, approfondito e assemblato dopo attente e scrupolose ricerche.  Quando un lavoro è fatto bene, si vede.
Non si parla del rapporto dominatrice/sottomesso a livelli base, o tanto per sentito dire. Né si limita a descrivere rapporti “ambigui”, a volte inaccettabili, tanto per marcare la mano sull’argomento “erotico”. C’è molto di più: un’analisi profonda su cosa spinge le persone a preferire determinate perversioni rispetto ad altre. Quel famoso “lato oscuro” che pochi mostrano, nascondendosi dietro una facciata di irreprensibilità e perbenismo.
Inoltre, mi ha colpito vedere un uomo debole, succube, totalmente privo di personalità a livelli difficili da capire. Alain è un personaggio confuso, che cerca rifugio, che ha bisogno di aggrapparsi a qualcuno che sia un punto fermo nella sua vita, che lo guidi, che gli dica cosa fare, dove mettersi… altrimenti si smarrisce in se stesso, troppo abituato al padre autoritario che ha sempre deciso per lui. Questo, sicuramente ha influito sul suo carattere, oltre a una componente genetica ereditata dalla madre. 
Questo mi ha sorpreso, perché siamo abituati a vedere gli uomini come esseri forti, prepotenti, affascinanti, virili e irresistibili.
In genere, tocca alle donne essere rappresentate deboli, vittime, succubi, incapaci di prendere posizione. Vedere i ruoli ribaltati fa un certo effetto e, personalmente, mi ha fatto pensare molto. Alla fine, uomo e donna, non sono poi così diversi di fronte ai sentimenti.
La scrittura, comunque, è una dote. Lo stile è sempre molto personale. Una storia, può essere brillante, ma se non si ha uno stile limpido, intenso, fluido, originale, accattivante, sensibile, difficilmente si arriverà al cuore del lettore.
Giulia Ross, ha tutte queste caratteristiche… e molte di più.
Ultimamente, quando devo leggere un erotico, sbuffo. Alla fine mi ritrovo a leggere sempre la stessa storia, per questo ho un po’ abbandonato il genere.
Ma questo, cari lettori, questo è un libro diverso, ben scritto e assolutamente piacevole.
Consigliato.


"La passione domina.
La ragione obbedisce.
(...)
La sofferenza insegna".
 



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