mercoledì 13 febbraio 2019

Corrado Augias: Quella mattina di luglio

Quella mattina di luglio
Corrado Augias


Una prostituta assassinata poco prima dei bombardamenti Alleati su Roma, 
un facile colpevole e l'omicidio di un gerarca fascista risolto come 
suicidio e passato per morte a seguito d'infarto. Sono gli ingredienti 
del romanzo giallo ambientato durante la Seconda guerra mondiale scritto 
dal giornalista e conduttore televisivo Corrado Augias, edito da Rusconi 
Libri



«Flaminio Prati si piegò sulle ginocchia sollevando con precauzione il 
braccio sinistro della salma. Dal cadavere seminudo si sprigionava, 
nonostante tutto, un certo fascino residuo e mentre toccava quella carne 
inerte Flaminio sentì la gola diventare di colpo arida, come se stesse 
compiendo un gesto sconveniente». Flaminio Prati è il commissario di 
polizia creato dalla penna di Corrado Augias, giornalista, scrittore e 
conduttore televisivo. Il protagonista del romanzo Quella mattina di 
luglio, in una caldissima giornata del 1943, viene chiamato per 
l'omicidio di una giovane e bella prostituta. Ma fa appena in tempo a 
vedere il cadavere e a raccogliere un involucro di lettere della 
defunta, che su Roma cominciano i bombardamenti degli Alleati. 
L'abitazione della ragazza viene rasa al suolo dalle bombe e il corpo 
scompare. Flaminio Prati si rende conto dell'inutilità di indagare su 
quella morte quando introno è pieno di cadavere e distruzione. Ma la 
soluzione del mistero sembra facile, c'è un colpevole 'ideale' da poter 
accusare: l'amico del cuore della giovane, dissidente politico e con 
precedenti.
Nel momento in cui tutto sembra risolto, però, succede qualcosa di 
inatteso: la morte di un gerarca fascista che aveva compreso l'inutilità 
di quella guerra e la disfatta per l'Italia. Suicidio da far passare 
pubblicamente per una morte a seguito di infarto, è il 'verdetto' degli 
incaricati delle indagini. Ma per il commissario Prati è chiaro fin da 
subito che si tratta di un omicidio. Un delitto che si ricollega con 
quello della giovane prostituta e ha a che fare con un altissimo gerarca 
fascista, un'intoccabile. Flaminio Prati si troverà a dover decidere se 
perseguire la verità o piegarsi alle decisioni del regime.

Torna in libreria per Rusconi Libri dopo oltre vent'anni dalla prima 
edizione, uno dei più bei romanzi di Corrado Augias, ambientato in una 
Roma dilaniata dalle bombe, dai cadaveri e dalla miseria. L'intrigo 
della narrazione si mischia perfettamente con la ricostruzione storica 
di quel luglio 1943, quando gli Alleati erano in Sicilia e sulla 
Capitale, fino ad allora considerata inviolabile, cominciarono a piovere 
le bombe. Il fascismo è a un bivio, l'8 settembre sta per arrivare, e il 
senso di disfatta del regime permea le pagine del romanzo creando 
atmosfere suggestive e inattese.
«C'erano in giro cumuli di cadavere insepolti e nuovamente dissepolti 
dalle loro tombe che ammorbavano l'aria, occuparsi di quell'unica morta 
poteva anche essere considerata un'ingiustizia, un affronto alla 
tragedia che la città stava vivendo». Nella pagine del romando di 
Augias, il singolo assassinio viene a inserirsi magistralmente in un 
contesto di morte e distruzione aprendo importanti spunti di 
riflessione, primo fra tutti: come si può cercare un colpevole di un 
unico delitto quando introno vi sono autori di genocidi che restano 
impuniti?
La risposta non è scontata, così come la narrazione del romanzo che 
tiene il lettore col fiato sospeso fino alla fine.

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