Quand’è il momento giusto per chiudere i conti con il proprio passato? Di celebrarne, finalmente, il funerale? Per Helena quel momento arriva insieme a un messaggio di Rocío, una vecchia compagna di scuola: «Non so nemmeno se sei viva, ma dovevo dirtelo: Roberto è mancato stamattina». Ed è come aprire un vaso di Pandora, da cui si sprigiona lo spettro della relazione, torbida e appassionata, avuta al liceo con il suo professore di lettere, quel Roberto di cui ora, donna di trent’anni e affermata critica enogastronomica, apprende la morte. Tornare nella nativa Alcalá de Henares per partecipare alla cerimonia funebre, incontrare Rocío e la moglie di Roberto, Laura, leggere il proprio diario di allora sarà come compiere un lungo viaggio a ritroso nel tempo. L’uomo che l’ha trasformata in Lolita non può più parlare, ma le persone, i luoghi e le situazioni che riportano a lui sono altrettante tracce che costringono Helena a scendere nel profondo di se stessa, affrontando a mani nude il nodo irrisolto dei propri rimpianti, delle vite mai vissute, e delle nostalgie che non si è mai concessa. Il funerale di Lolita racconta con stile personalissimo la storia di una traumatica iniziazione sessuale e delle sue irrimediabili conseguenze: il ritratto di una donna interrotta che conquista e commuove per la sua trepida e ancora infantile fragilità.
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