L'ultima recensione del 2017 è rivolta a un romanzo romantico e dolcissimo, pubblicato dalla Butterfly Edizioni.
Titolo: Tutta la neve del cuore
Editore: Butterfly Edizioni
Genere: Romanzo contemporaneo
Anno di pubblicazione: dicembre 2017
Pagine: 118
SINOSSI
Per Ginny il Natale è sempre stato un momento felice, fino a
quando una lettera ha frantumato ogni sua certezza. A 25 anni si ritrova
single, dopo una storia finita male che l'ha resa insicura e convinta di non
meritarsi l'amore di nessuno. Persino la sua famiglia disapprova le sue scelte
di vita, e tutto questo la fa sentire incompresa e sola. Fingersi forte davanti
agli altri diventa ogni giorno più difficile... Il destino poi sembra farsi
beffe di lei facendole incontrare Nataele. Non solo lui ha un nome che le
ricorda i momenti felici che non rivivrà mai più, ma è anche un valido candidato
per il posto di lavoro che ha sempre sognato. C'è qualcosa in lui che la attira
come una calamita, ma il suo cuore cinico e gelido non le permette di lasciarsi
andare. Ma complice la neve, l'avvicinarsi del Natale e la magia di Parigi,
Ginny scoprirà che l'amore è l'unico rischio che vale la pena di correre...
Certi incontri sono destinati ad accadere...
Questo romanzo è molto più di un semplice regalo di Natale! È un dono per chi ha voglia di emozionarsi e credere ancora nell'amore...
Tu provi a nasconderti dall'amore, ma in fondo sai che ti troverà....
Certi incontri sono destinati ad accadere...
Questo romanzo è molto più di un semplice regalo di Natale! È un dono per chi ha voglia di emozionarsi e credere ancora nell'amore...
Tu provi a nasconderti dall'amore, ma in fondo sai che ti troverà....
“Solo l’amore ci può salvare,
ma non basta quello degli altri,
ci vuole anche quello per noi stessi”.
Con questa frase ben in mente, vi parlo
del nuovo romanzo di Giovanni Novara. Iniziamo con i protagonisti.
Ginny è una ragazza che amava il Natale. Le piace cucinare, come fosse una medicina, un
antidoto a tutto. Un evento inaspettato, una verità segreta, cambierà tutto a
iniziare proprio dal Natale: adesso lo odia… e non ha più una famiglia.
È laureata in architettura, (una passione
scoperta da giovanissima), da sempre osteggiata dalla sua famiglia, derisa per
questa scelta, scoraggiata in ogni modo. Da cinque anni abita a Parigi e divide
l’appartamento con Luna, una studentessa di medicina.
Nataele è un ragazzo abituato ad avere tante
donne. Il suo sogno è quello di diventare un bravo architetto, ma le
opportunità sono scarse e solo un colpo di fortuna, o meglio, un senso di colpa
per averlo usato da parte della sua ex datrice di lavoro, lo spedisce dritto a
Parigi per un colloquio di lavoro.
Nataele e Ginny non si sono mai
incontrati, ma quel lavoro sarà la scorciatoia per conoscersi. All’inizio,
Ginny vuole rifiutare ma un po’ Luna, un po’ Nataele, riescono a farle cambiare
idea… “Perché nessuno può fermare un
sogno a cui teniamo con tutte le forze”.
La vicinanza di Nataele causa confusione
in Ginny. Lei odia il Natale e non può lavorare con uno che si chiama Nataele.
Lui l’aveva salvata da una figuraccia, l’aveva fatta sentire meno sola e
proprio per questo doveva stargli alla larga.
“Quanto fa male, quanto fa male vedere
amore
nelle vite altrui e non averne nemmeno un pezzetto per sé…”
Oltre alla delusione della famiglia,
Ginny ha avuto una sola storia d’amore che è stata devastante. Non ha fiducia
in nessuno, figuriamoci negli uomini.
“Perché in fondo, che cosa ci di poteva
aspettare da un uomo?
Niente.
Promesse infrante. Illusioni. Prese in
giro. Delusioni.
Niente di più e niente di meno”.
Nataele, invece, è curioso. Vuole
conoscere Ginny. Per la prima volta in vita sua, ha un pensiero assiduo per una
ragazza e non è solo un desiderio fisico: in lei vede qualcosa di speciale e
misterioso che tenta disperatamente di nascondere.
“Sento che dietro i suoi occhi così
magnetici si nasconda tanto,
un mondo, dei segreti.
E io voglio
scoprirli tutti quanti. Uno per uno”.
Per Ginny, la presenza di Nataele,
significa rimettere in discussione tutti i sentimenti che aveva chiuso lontano
dal suo cuore.
“Pensiamo di aggrapparci agli altri come
fossero
ancore gettate in mare per salvarci e non ci rendiamo conto
di
affondare insieme a loro,
nei sensi di colpa che ci procurano,
facendoti
sentire inadeguata, sbagliata,
meritevole di ogni schiaffo, insulto, ingiuria.
E siamo disposte ad accettare di tutto,
pur di sentirci parte di qualcosa,
appartenenti a qualcuno.
Siamo pronte ad accontentarci delle briciole,
pur di
avere un po’ d’amore.
Ma non è amore quello che fa male,
quello che non ci
capisce e che ci fa sentire ancora più sole.
Non è amore chi ci guarda negli
occhi e
non ferma i pugni nemmeno di fronte alle lacrime.
Non è amore chi ci
promette di cambiare e poi non lo fa.
Non è amore chi lo giura e non lo
mantiene”.
Per Ginny è molto difficile tornare a
fidarsi. Per molto tempo lei si è rinchiusa in se stessa, nascondendosi dietro
le proprie paure. A un certo punto, capisce che non può pretendere di essere
capita se non vuole raccontare cosa le è successo. Non può aspettarsi che qualcuno butti il giù il muro che ha costruito,
se è proprio lei a non volere che crolli. Arriva il momento in cui bisogna
stringere le mani che ci vengono tese. Arriva
il momento in cui bisogna volersi bene e perdonare il passato.
Dimenticarlo. Solo così si può andare avanti.
Nateale è l’unica persona che la fa
sentire speciale, la sa ascoltare e la capisce. Lei ha bisogno proprio di
questo: di comprensione.
“L’ho guardato negli occhi e alle sue
parole mi sono
aggrappata con tutte le forze,
perché la comprensione, le
carezze e gli abbracci
sono proprio ciò che mi mancano di più”.
In poche parole, lei con Nataele non si sente più sola.
Ma le cose non sono così semplici, prima
di andare avanti, bisogna fare un passo indietro e affrontare le nostre paure.
Ci riuscirà, Ginny?
La storia è scritta con i pov dei due
protagonisti.
Devo dire che Ginny è un personaggio
molto dolce, ma anche lagnoso, sfiduciato. È una ragazza solitaria e silenziosa
che non permette agli altri di capirla, però, allo stesso tempo, vorrebbe la
comprensione di tutti come se potessero leggerle il pensiero. È un po’ troppo
“vittima”, si piange addosso come se non meritasse nulla di buono dalla vita.
Per questo ho apprezzato molto il ruolo
di Nataele che, con la sua abnegazione, tenta in mille modi di spronarla,
apparentemente senza risultato. Fino al punto di dire…
“È che sono stanco! Stanco di vederti
soffrire,
di vedere quegli occhi che non vogliono fidare
quando avrebbero tutti
i motivi per farlo.
Quindi vattene via. È questo che sai fare, no?
Quando ti
sentirai pronta, forse,
la tua vita potrà prendere una giusta direzione.
Ma
adesso non è il momento.
Ti amo troppo per vederti soffrire.
Ti amo e voglio
lasciarti andare,
perché mi rendo conto che tu non mi ami affatto,
non quanto
me almeno”.
La paura di perdere le persone che amiamo
ci fa agire in modi imprevedibili, a volte sbagliati. Scappare non è mai la
soluzione ai problemi, solo affrontandoli si può avere la forza di
ricominciare.
Nella storia si nota una grande
sensibilità da parte dell’autore che, con tante frasi sulla vita, invita il
lettore a riflettere sulla propria esistenza.
Una bellissima storia d’amore, contornata
dalla magia di un’atmosfera natalizia e il romanticismo di Parigi. Affronta i
temi della solitudine, della famiglia, delle scelte subite o fatte subire.
Ho apprezzato particolarmente lo
sbocciare della storia d’amore, quasi con naturalezza, senza forzature, casuale
eppure inevitabile.
Un libro consigliato, per le grandi
emozioni e i profondi pensieri che suscita.
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