Titolo:
L’accompagnatrice
Editore:
Self publishing
Genere:
Paranormal romance
Data di
pubblicazione: novembre 2017
Pagine:
345
SINOSSI
La
protagonista della storia, Hope Stevensone, si potrebbe definire una Pretty
Woman soprannaturale, ingenua e un po’ magica. Si tratta di una figura
particolare. Gli esseri umani la incontrano solo al momento del trapasso. Fin
dalla notte dei tempi, come dice lei stessa presentandosi al lettore, è nota
come l’Accompagnatrice. Ed è proprio per accontentare un’anima e convincerla a
intraprendere il suo ultimo viaggio, che arriva sulla terra dove, a causa di un
fraintendimento, si ritrova a fare davvero l’accompagnatrice, e dove vive
intensamente tutto ciò che può sperimentare grazie al corpo fisico. Le
sensazioni che concedono un sapore, un profumo, un tocco, per lei saranno
infatti emozioni sconosciute, sesso compreso. Per Hope il sesso non un tabù, il
suo corpo non conosce il peccato. Per questo, fino a quando non si innamorta,
considera il lavoro solo il modo per guadagnare il denaro necessario per
portare a termine la sua missione, e per regalarsi inaspettati momenti di
piacere, piccoli istanti di felicità.
Contiene
scene di sesso e linguaggio erotico.
Adatto
a un pubblico adulto.
All’inizio
conosciamo Bladeney e Jules.
I due
si incontrano per caso in una pista di pattinaggio. La vita di Jules appare
misteriosa, di lui si sa che è molto ricco e vive in un albergo, ha un autista
e di certo tante donne che cadono ai suoi piedi.
I loro
incontri sono puramente carnali, fino a quando Jules le propone di vedersi in
un appartamento tutto loro e diventare qualcosa di più intimo e stabile.
Bladeney
vive questa storia con un susseguirsi di emozioni, cercando la felicità nelle
piccole cose, negli attimi più brevi ma intensi.
La
frase “La prossima volta ci incontreremo
in cima al mondo”, è una promessa che rimane sospesa e mai si realizzerà.
Hope prende il posto di Bladeney e
viceversa. Da questo momento, la storia prende una strada del tutto diversa.
Mi ero
affezionata a Bladeney, era una ragazza simpatica e ottimista e ho faticato a
conoscere Hope, anche se con il susseguirsi delle pagine sono riuscita ad
apprezzarla.
Hope, l’accompagnatrice… è un
ruolo che inganna. Può apparire subdolo, in un certo senso. Lei accompagna le anime delle persone nel
momento del trapasso. Una volta arrivata sulla terra, deve mantenere la
promessa fatta a Bladeney: dovrà cercare Jules e spiegargli che non è sparita
all’improvviso di sua spontanea volontà. Dovrà dirgli che lo ama, lo ha amato
tanto, sinceramente.
Le
ricerche di Jules sembrano fare buchi nell’acqua. Nessuno lo conosce, nessuno
lo ha visto, come se non esistesse.
Intanto,
arrivata sulla terra, Hope deve prendere dimestichezza con il mondo: le scarpe,
gli oggetti, accendere la luce le sembra un portento meraviglioso, il cibo, gli
specchi, l’acqua, tutto ha un fascino nuovo per lei. Per non parlare della
tecnologia... Ha bisogno di molto tempo per adattarsi.
Capisce,
inoltre, che per vivere servono soldi e i soldi si guadagnano lavorando. Lei
non sa fare nulla, se non l’accompagnatrice e così trova lavoro in un’agenzia.
“Farò
l’Accompagnatrice!
Anche
se al posto di accogliere le anime e
tranquillizzarle
per il passaggio all’aldilà,
dovrò
cercare di rallegrare gli uomini
togliendoli
dalla loro solitudine ”.
Iniziando
a lavorare come Mistresse (dominatrice), incontra un uomo, Michael, che le propone un contratto molto conveniente.
Intanto,
di Jules non ci sono tracce…
Questa
storia, con l’arrivo di Hope ha stravolto tutta l’idea che mi ero fatta.
L’intera vicenda è senza dubbio originale, capace di mischiare diversi generi
senza creare confusione. Come ho detto, mi ero già affezionata a Bladeney, ma
Hope è riuscita ugualmente a starmi simpatica.
Quello
che è sempre rimasto misterioso, è Jules.
La
presenza di Sybil, crea colore e movimento alla storia, è una vicina di casa
briosa, eclettica, legge la mano, è maga e cartomante. Diventa subito amica di
Hope e l’aiuta nella ricerca di Jules.
La
scrittura è fluida, carina, piuttosto accattivante. Forse un po’ lunga in
alcuni passaggi, ma nell’insieme piacevole.
Soprattutto,
quello che ho apprezzato, è l’originalità. Una trama nuova che sa tenere
piacevolmente compagnia.
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