Titolo:
Solo una storia d’amore e di troppe paturnie #3
Editore:
Self publishing
Genere:
Romanzo contemporaneo
Data di
pubblicazione: 30 novembre 2017
Pagine:
424
SINOSSI
Il terzo e conclusivo capitolo della
"Trilogia delle paturnie".Illudersi non va mai bene, ma sperare che i
sogni si avverino non è sbagliato. Certo, per poterlo fare in santa pace
bisognerebbe che le cose andassero come vuole il mio irresistibile pallanuotista,
ma, anche se gli brucia un casino, non può sempre decidere lui come gestire la
sua vita. Lo farà più avanti, perché, anche se lo dimentica spesso, è solo un
ragazzo… Un ragazzo che è sconsigliabile "irritare" con meschini
maneggi, soprattutto se coinvolgono drammaticamente la sottoscritta… Un ragazzo
per cui verserò fiumi di lacrime ma che inseguirei in capo al mondo… Un ragazzo
che quando ingrana la marcia e preme sull'acceleratore, non accetta un no come
risposta.
Grosso
modo non è cambiato niente: lei è sempre più sommersa da mille paturnie e lui è
il fidanzato perfetto. Hanno 20 anni lei e 22 lui. Sono giovani e tanto
innamorati.
Come
ogni storia che si rispetti, le cose non possono andare sempre lisce e l’amore
non sempre basta.
Davide
deve partire per New York e iniziare a lavorare come avvocato in uno degli
studi di famiglia. Giulia, invece, deve ancora laurearsi e non può seguirlo
oltre oceano.
Per
quanto lei si sforzi di mostrarsi matura e pronta al distacco, non ce la fa
proprio a vivere serena. Davide, invece, è sempre più paziente e rassicurante.
Cosa
deve fare, questo povero ragazzo, per farle capire che oltre a lei non amerà
nessun’altra?
No, non
le è chiaro.
Iniziano
le incomprensioni, si prendono e si lasciano, come se lasciarsi risolvesse i
loro problemi. Iniziano estenuanti viaggi tra Italia e New York. Lui la va a
trovare ogni volta che può, e anche lei lo raggiunge.
Si
amano, si fanno del male, soffrono… Ma non dipende tutto da loro, anche altri
vogliono creare scompiglio nella coppia.
Riusciranno
a mettere da parte le incomprensioni, LE PATURNIE, e ritornare ad amarsi?
La
scrittura è scorrevole, ma Giulia è davvero pesante, insicura, infantile. Si
caccia nei guai, nasconde le emozioni e poi soffre (inutilmente), perché se
avesse parlato, si sarebbe evitata un bel po’ di dolore.
Davide,
per fortuna, è incredibile. Dolce, romantico, passionale, vigoroso, innamorato.
Tanto razionale, quanto impulsivo. Ed è paziente. Infinitamente paziente.
I suoi
sforzi non sono apprezzati. I suoi meriti non sono riconosciuti. Ogni parola,
ogni gesto, diventa nulla di fronte alle paturnie di Giulia.
Davide
è meraviglioso. Vale ogni parola scritta su di lui.
Ancora,
dopo aver finito di leggere il capitolo conclusivo della serie, non sono sicura
che Giulia abbia capito che gran fortuna abbia avuto nell’incontrarlo.
Si vede
che l’autrice ama profondamente questi due ragazzi. Ne parla con intensità e
non smetterebbe mai di farlo. A volte, è difficile lasciar andare i nostri
protagonisti, ma è necessario.
A chi
scrive, la vita offre l’occasione di crescere, creare e inventare nuovi amori.
Buona
vita a Giulia e Davide: avanti i prossimi.
Chissà quali sorprese ci riserverà l'autrice...
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