Titolo:
La poesia dell’anima
Editore:
Newton Compton Editori
Genere:
Romanzo contemporaneo
Data di
pubblicazione: 10 febbraio 2018
Pagine:
234
SINOSSI
Dall'autrice del
bestseller La mia eccezione sei
tu
Giulio Dante è un giovane meccanico che vive ad Ancona, ha una passione segreta per la poesia e fa da padre al fratello Tommaso, che ha la sindrome di Down. Nella sua vita non c’è posto per l’amore, ma solo per avventure mordi e fuggi. Solo che Giulio non ha fatto i conti con il destino: sarà proprio una delle sue “avventure”, infatti, la prorompente Dafne, a presentargli Anna Prete, futura impiegata dell’officina. Chissà se il loro rapporto resterà puramente professionale…
Una storia d’amore delicata e romantica, in cui i protagonisti sono alla ricerca di se stessi e del proprio posto nel mondo. Sentimenti, voglia di riscatto, rimpianti, equivoci, paura, amicizia e amore: gli ingredienti perfetti per un romanzo che punta dritto al cuore.
Giulio Dante è un giovane meccanico che vive ad Ancona, ha una passione segreta per la poesia e fa da padre al fratello Tommaso, che ha la sindrome di Down. Nella sua vita non c’è posto per l’amore, ma solo per avventure mordi e fuggi. Solo che Giulio non ha fatto i conti con il destino: sarà proprio una delle sue “avventure”, infatti, la prorompente Dafne, a presentargli Anna Prete, futura impiegata dell’officina. Chissà se il loro rapporto resterà puramente professionale…
Una storia d’amore delicata e romantica, in cui i protagonisti sono alla ricerca di se stessi e del proprio posto nel mondo. Sentimenti, voglia di riscatto, rimpianti, equivoci, paura, amicizia e amore: gli ingredienti perfetti per un romanzo che punta dritto al cuore.
Avete
presente l’emozione pura? È tutta concentrata qui dentro, tra dolcezza, paura
d’amare, voglia di libertà e responsabilità.
Giulio ha trentuno anni,
lavora nella sua officina e lotta contro se stesso. In lui esistono due
temperamenti: uno ribelle in cerca di qualcosa di appagante e irraggiungibile,
l’altro razionale, concreto, votato al sacrificio. In lui, coesistono due
nature perennemente in conflitto. Il bed boy di un tempo scalcia come un forsennato, ha bisogno di comportarsi
male. La realtà, invece, lo porta a considerare il suo ruolo di fratello/padre
e a tutte le responsabilità di cui è oberato. Ha un disperato bisogno di libertà, ma Tommaso lo aiuta a tenere
la testa sulle spalle.
Tommaso è il fratello
ventiduenne di Giulio. Un ragazzo speciale, intelligente, con la sindrome di
Down. È un ragazzo che, come il fratello, anela alla libertà. Si sente capace e pronto ad affrontare quelle piccole cose
- come ad esempio prendere l’autobus per tornare a casa - che chiunque fa da
solo. Sa che suo fratello gli vuole bene e per lui Giulio è tutto in suo mondo.
Questo, però, non gli impedisce di conquistare la propria indipendenza. Averlo
accanto come un’ombra, lo fa sentire incapace. Inoltre, con la sua spiccata
sensibilità, intuisce che il fratello non è felice: ha una tristezza interiore
che non si sa spiegare.
Anna ha solo ventiquattro anni,
vive nel suo mondo incantato, fatto di romanzi e film romantici. Lei crede
nell’amore. I suoi genitori l’hanno tanto desiderata ed è arrivata quando loro
avevano quarant’anni. Non le è mai mancato il loro affetto e proprio per questo
esempio di devozione e amore con cui è vissuta, cerca l’uomo giusto. È timida,
ingenua, riservata, pudica, veste con gonne lunghe fino alle caviglie, non fa
niente per mettersi in mostra, sempre con i capelli legati in una coda di
cavallo e gli occhiali. Ha dovuto lasciare gli studi universitari e ha bisogno
di un lavoro, per contribuire alle spese in famiglia. Arrossisce facilmente e
le sudano le mani, è una frana con i sentimenti, ma è pronta a mettersi in
gioco.
“Eppure
tutte le pulsioni che una giovane donna
porta
dentro di sé erano lì a maturare, crescere,
moltiplicarsi
e rendere quei pensieri sempre più mesti e desolati (…)
Leggere di amori lontani, di amori presenti,
di
amori sofferti le sembrava l’unico modo per esorcizzare i
timori che la consumavano, il solo che le
desse la speranza che il tempo e
l’uomo giusto un giorno sarebbero arrivati,
nel più strambo dei modi,
un
incontro inaspettato ma potente,
capace
di me rimescolare le sue incertezze e
farne
coriandoli da lanciare in allegria”.
Dafne è la migliore e unica
amica di Anna. Sono tanto diverse tra loro. Dafne è disinibita, frizzante,
solare, esuberante, con la sindrome da crocerossina, si tuffa in nuovi amori senza considerare le
conseguenze. È una ragazza
dall’innamoramento facile.
Le vite
di questi personaggi, si intersecano tra
loro.
Dafne e
Giulio si incontrano per caso e si concedono le gioie del sesso, fine a se
stesso. Lui mette subito in chiaro che non
ha intenzione di legarsi a nessuno e a Dafne va bene così… almeno per il
momento.
Quando
scopre che Giulio cerca una contabile, pensa subito ad Anna e così la ragazza inizia
a lavorare all’officina. I due si guardano, si studiano, si avvicinano e si
allontanano. La situazione ambigua tra il suo capo e la sua migliore amica,
mettono Anna in soggezione.
“Qualcosa
la frenava e non capiva se si trattava del fatto che lui era il suo capo,
del
fatto che era andato a letto con la sua amica,
del
fatto che bastava la sua sola presenza a metterla
in un terribile quanto imprevisto disagio”.
In
realtà, Anna è molto cauta. Con l’aspetto sdrucito di Giulio, l’espressione
beffarda ma anche triste e rassegnata, è
entrato nel suo cuore. Ma sa anche che Giulio vuole cose diverse da lei.
Per lei sono importanti l’amore e la famiglia, per lui bastano il sesso e la
libertà. Quindi quell’attrazione deve essere smorzata sul nascere.
Dafne,
continua a raccontarle particolari sulla sua non-relazione con Giulio, e questo
mette Anna in seria difficoltà.
Per
Giulio, occuparsi di Tommaso e dell’officina sono le sue priorità. Lui e tutto
il resto, non contano più, ma si concede qualche scappatella per non esplodere come una bomba.
Oltre
alla storia un po’ tormentata, fatta di paure e incertezze, dubbi e
incomprensioni, c’è Tommaso. Lui è un moderno cupido, tenero e astuto, che fa
di tutto per avvicinare Giulio ad Anna. Per Giulio, il fatto che lei avesse
conosciuto Tommaso prima di sapere
che era suo fratello, e lo avesse accettato con rispetto e attenzione, senza
alcuna affettazione, lo fa stare troppo bene.
In
effetti, Anna e Tommaso sono due persone affini, pure di cuore, ingenue e
sensibili, con la passione dei libri in comune e la delicatezza nell’anima.
L’autrice,
in questo romanzo, ha creato dei personaggi
comuni che raggiungono il nostro cuore con una facilità sorprendete.
Durante la lettura, mi trovavo io stessa in officina, guardavo Anna mordere le
penne mentre spulciava le fatture, ero con loro quando andavano al mare e anche
in biblioteca con Tommaso che osserva la sua Carlotta da lontano. Ero lì, tre
le righe, con loro.
Tommaso
è un ragazzo sensibile e intelligente, capace di dialogare con chi ha i suoi
stessi interessi. Non è più un bambino, magari ci mette un po’ di più, rispetto
ad altri, ma è capace di fare moltissime cose. Ha un suo carattere, una sua
volontà. Cerca il suo posto nel mondo come tutti noi. Per Giulio, invece, è
difficile accettare la sua crescita. Lo vede sempre come un bambino fragile,
esposto, in balia di una vita che non perdona le diversità. Pensa di doverlo difendere e proteggere
sempre.
Anna
sembra capirlo perfettamente e tra loro c’è un ottimo dialogo, tanto che Giulio
si sente quasi escluso dalla loro complicità. Non capisce come riesca, Anna, a parlare
così tanto con Tommaso. Lei, che arrossisce per nulla, con Tommaso si sente a
suo agio.
La
storia d’amore tra Anna e Giulio, a tratti sembra non decollare. Sapere che si
vede con la sua amica solo per i piaceri della carne, le fa capire che non è
l’uomo giusto per lei. Conoscendolo, però, capisce
che dentro di lui c’è racchiuso un mondo sconosciuto. Capisce che Giulio non è
solo bello, ma anche fragile, umano.
Giulio,
rifugia i suoi pensieri più intimi in un taccuino, scrive poesie per sentirsi libero
come la vita non gli permette di essere, per ritrovare se stesso.
A
discapito di tutto, i loro sguardi si cercano, le mani si sfiorano un po’ per
gioco un po’ per errore.
Una
volta finito di leggere questo romanzo, il mio cuore era in subbuglio. Mi sono
sentita prosciugata da ogni emozione. Emozione pura. Intensa. Mi sono sentita
fragile e vulnerabile.
L’autrice
ha parlato di Tommaso con semplice umanità, lontana dagli stereotipi, dalla
compassione che spesso leggiamo. Ha
parlato dell’Amore con la A maiuscola. L’amore di un fratello, di un genitore,
di una donna, di un uomo. L’amore degli
esseri umani che riesce a compiere grandi miracoli, che aggiusta la vita e ci
fa sentire liberi solo con la persona amata al nostro fianco. Perché l’amore è
libertà, non prigione.
Grazie
Patrisha.
Questo
è un altro romanzo indimenticabile, da inserire nella mia top ten.
E voi,
lettori, che cosa fate? Non avete voglia di leggerlo? Non volete emozionarvi e
conoscere Anna, Tommaso e Giulio?
Scrivetemi
le vostre opinioni, dopo averlo letto. Grazie a tutti.
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