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mercoledì 13 giugno 2018

Giulia Mancini: La sottile linea del male #2

Ritorna il sexy commissario Saverio Sorace, con un nuovo caso da risolvere.


Autore: Giulia Mancini
Titolo: La sottile linea del male
Serie: Le indagini di Sorace #2
Editore: Self publishing
Genere: Giallo
Anno di pubblicazione: 2018
Pagine: 222

SINOSSI
Un professore universitario viene assassinato brutalmente, il suo cadavere viene ritrovato lungo il sentiero di collina dove lui abitualmente andava a correre. Il corpo e il viso massacrato a colpi di pietra. Era un uomo benvoluto da tutti e, apparentemente, senza nessuna ombra nella vita. Chi lo ha ucciso? Il professore, un uomo pieno di fascino, considerato, nel lavoro e nella vita, un maestro dalla mente eccelsa e una guida dalla volontà granitica, nascondeva però aspetti sconosciuti e ambigui. Il Commissario capo Saverio Sorace, combattuto tra le inquietudini del suo recente passato e le ansie di un amore latente, è costretto a indagare entrando nelle dinamiche sotterranee del mondo accademico, scoprendo intrighi segreti di potere di cui nessuno si accorge o finge di non vedere.

Quanto male esiste nella vita di tutti i giorni? Esistono situazioni in cui i più deboli soffrono e vengono schiacciati. Ed è tutto perfettamente legale, nessun omicidio, nessuna infrazione, solo il potere che gioca con la vita delle persone e provoca una lenta morte. E, troppo spesso, gli artefici di tutto restano impuniti nella loro gabbia di potere.

Il male può ingannare con le sue lusinghe e farci dimenticare che Lucifero era l’angelo più bello del paradiso.

Il commissario capo Saverio Sorace è alle prese con un nuovo caso di omicidio.
Accanto a lui, la collega Sara Castelli.
Roberto Negri, era uno stimato docente universitario. Un uomo all’apice della carriera, sposato, con tre figli, una vita lineare all’apparenza senza ombre. Amato e apprezzato da tutti all’inizio, ma con il proseguire delle indagini, le opinioni inizieranno a cambiare…

La storia è in perfetto stile giallo.
Le indagini si snocciolano gradualmente, inserendo piccoli tasselli che porteranno alla soluzione finale. Alcuni tenteranno di fuorviarci e altri ci riporteranno nella giusta direzione.
Quello che non ci si aspetta è il movente. Perché, in realtà, moventi ce ne sono tanti, ma ho scovato un particolare, all’inizio, che mi ha indirizzato in un’altra strada: quella giusta. Naturalmente, non posso svelarvelo.
La scrittura è appassionante, coinvolgente. Cattura l’attenzione in un crescendo di indizi più o meno utili.
Inoltre, in sottofondo, c’è la storia d’amore tra Sorace e Castelli che inizia a concretizzarsi. Lentamente, Sara riesce ad ammorbidirsi. Mi piace il suo lato umano, docile e femminile, a dispetto del ruolo duro che riveste.
“Sara, dobbiamo smettere di avere paura dei sentimenti,
dobbiamo essere sinceri tra noi, non nasconderci.
È l’unico modo per affrontare il futuro con serenità”.
Una lettura che consiglio per chi ama le indagini, i misteri da svelare e un pizzico d’amore che fa sempre piacere.



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