Autore:
Giulia Mancini
Titolo:
La sottile linea del male
Serie:
Le indagini di Sorace #2
Editore:
Self publishing
Genere:
Giallo
Anno di
pubblicazione: 2018
Pagine:
222
SINOSSI
Un
professore universitario viene assassinato brutalmente, il suo cadavere viene
ritrovato lungo il sentiero di collina dove lui abitualmente andava a correre.
Il corpo e il viso massacrato a colpi di pietra. Era un uomo benvoluto da tutti
e, apparentemente, senza nessuna ombra nella vita. Chi lo ha ucciso? Il
professore, un uomo pieno di fascino, considerato, nel lavoro e nella vita, un
maestro dalla mente eccelsa e una guida dalla volontà granitica, nascondeva
però aspetti sconosciuti e ambigui. Il Commissario capo Saverio Sorace,
combattuto tra le inquietudini del suo recente passato e le ansie di un amore
latente, è costretto a indagare entrando nelle dinamiche sotterranee del mondo
accademico, scoprendo intrighi segreti di potere di cui nessuno si accorge o
finge di non vedere.
Quanto male esiste nella vita di tutti i giorni? Esistono situazioni in cui i più deboli soffrono e vengono schiacciati. Ed è tutto perfettamente legale, nessun omicidio, nessuna infrazione, solo il potere che gioca con la vita delle persone e provoca una lenta morte. E, troppo spesso, gli artefici di tutto restano impuniti nella loro gabbia di potere.
Il male può ingannare con le sue lusinghe e farci dimenticare che Lucifero era l’angelo più bello del paradiso.
Il
commissario capo Saverio Sorace è
alle prese con un nuovo caso di omicidio.
Accanto
a lui, la collega Sara Castelli.
Roberto Negri, era
uno stimato docente universitario. Un uomo all’apice della carriera, sposato,
con tre figli, una vita lineare all’apparenza senza ombre. Amato e apprezzato
da tutti all’inizio, ma con il proseguire delle indagini, le opinioni
inizieranno a cambiare…
Le
indagini si snocciolano gradualmente, inserendo piccoli tasselli che porteranno
alla soluzione finale. Alcuni tenteranno di fuorviarci e altri ci riporteranno
nella giusta direzione.
Quello
che non ci si aspetta è il movente. Perché, in realtà, moventi ce ne sono
tanti, ma ho scovato un particolare, all’inizio, che mi ha indirizzato in
un’altra strada: quella giusta. Naturalmente, non posso svelarvelo.
La
scrittura è appassionante, coinvolgente. Cattura l’attenzione in un crescendo
di indizi più o meno utili.
Inoltre,
in sottofondo, c’è la storia d’amore tra Sorace e Castelli che inizia a
concretizzarsi. Lentamente, Sara riesce ad ammorbidirsi. Mi piace il suo lato
umano, docile e femminile, a dispetto del ruolo duro che riveste.
“Sara,
dobbiamo smettere di avere paura dei sentimenti,
dobbiamo
essere sinceri tra noi, non nasconderci.
È
l’unico modo per affrontare il futuro con serenità”.
Una
lettura che consiglio per chi ama le indagini, i misteri da svelare e un
pizzico d’amore che fa sempre piacere.
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