Titolo:
Di profumata carne
Editore:
Imprimatur Edizioni
Genere:
Noir
Anno di
pubblicazione: aprile 2018
Pagine:
160
SINOSSI
Il cammino di
Lilith, orfana di madre - morta nel darla alla luce - e figlia di un padre
fuggiasco, è un elogio alla crudeltà. Lilith è sposata a un'esistenza
programmata per nuocere al prossimo, calcolatrice infallibile nel porre termine
alle vite altrui. Uccidere per mestiere coincide con il suo passatempo
preferito e di miglior riuscita, tanto è vero che lo fa anche quando non
commissionata, ma, in fondo, vivere di morte è sfiancante persino per una come
lei, che la morte la ama e la obbligherà a fare i conti con Lucas: «Amo creare
dipendenza nel prossimo e dipendenza voglio essere per te, al limite
dell'ossessione, se possibile, anche oltre. Sono un uomo che concede molto e si
prende tutto. Pacato, gentile nei modi, così mi mostro e così in parte sono. In
parte. Poi c'è il resto, tutto il Resto». A guidare le fila, Il Giusto, freddo
calcolatore ossessionato dalla puntualità e dalla smania di mantenere in
equilibrio il Sistema. Ma cos'è il Sistema? E chi sono davvero Lilith, Lucas e
Il Giusto stesso? Forse nessuno è come sembra, di sicuro ognuno ha un segreto
inconfessabile. Solo scoprendolo, si arriverà a una soluzione definitiva.
Quarantasette i giorni a disposizione per tentare di rimanere vivi: l'ordine è
la chiave.
Lilith cresce orfana. Le
famiglie a cui era affidata, la rispedivano sempre al mittente a causa del suo
carattere ingestibile, arrogante. A diciotto anni, per sua scelta, finisce in
un giro di malavitosi in grado di soddisfare la sua sete di violenza e
trasgressione. Uccide per mestiere.
La sua
prossima vittima è Lucas.
Lucas frequenta sempre lo
stesso pub, negli stessi giorni e alle stesse ore. È metodico, abitudinario. Essendo
prevedibile, è facile per Lilith osservarlo e riuscire ad abbordarlo.
“È la
vittima per eccellenza (…) La classica vittima che muore, ma non muore mai”.
(Citazione romanzo)
Ma le
cose non vanno proprio come era stabilito. Lucas nasconde qualcosa di oscuro
nel suo IO interiore. Riesce ad assoggettare Lilith con un modo di fare che la
confonde.
“Gentile,
pacato nei modi, così mostro e così in parte sono. In parte. Poi c’è il resto,
tutto il Resto”.
(Citazione romanzo)
“Il
Resto” e
“il Giusto”, sono una parte essenziale della narrazione, perché tutta la
vicenda, personaggi compresi, sono parte di una metafora. L’equilibrio del sistema.
Lilith
e Lucas sono le due metà opposte. Il bene e il male.
“Siamo
così uguali, ma così diversi, mia Lilith. Entrambi assassini, ma tu per dovere
e divertimento, io sempre e solo per dovere”.
(Citazione romanzo)
Quale
messaggio vuole lasciare questa narrazione?
L’essere individuali. Oggi,
si seguono facilmente le mode per essere accettati. Si tiene in alta considerazione
il giudizio degli altri e si agisce in modo da compiacerli, dimenticando cosa
vogliamo NOI. Molte scelte si modellano in base a ciò per cui tira la corrente.
Ciò che è giusto è sbagliato, si valuta in base ai periodi, alle tendenze. Ma
noi, chi siamo veramente? Cosa vogliamo? Cosa ci fa stare bene ed essere noi
stessi?
Questa
storia è eufemismo della vita umana. La vita, che in questo caso è associata
alla Morte, soprattutto per renderlo affascinante dal punto di vista
letterario.
Ognuno
di noi possiede una parte di bene e di male, bisogna vedere quale di queste
parti prevale in noi.
La
scrittura è molto piacevole, ha un non so che di poetico e antico, di armonia e
fascino. Anche nella scrittura trovo un’unione di stile che si interseca, come
il bene e il male, confondendosi e amalgamandosi. Non si sa dove finisce una
mano e dove inizia l’altra.
Alla fine
del libro, c’è la nota degli autori, dove spiegano il senso profondo del romanzo.
Giusto per spiegare la simbologia che hanno usato per raccontare l’animo umano.
Una
storia che include diversi generi letterari, un po’ romantico, un po’
psicologico, un po’ giallo e noir.
Un libro
profondo che va letto e capito. Addirittura, direi che va esaminato e studiato
per comprenderlo fino in fondo.
Consigliato.
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Emme X
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