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lunedì 14 gennaio 2019

Anna Premoli: È solo una storia d'amore

Autore: Anna Premoli
Titolo: È solo una storia d'amore
Editore: Newton Compton
Genere: Narrativa rosa
Anno di pubblicazione: 2016
Pagine: 230

SINOSSI
Cinque anni fa Aidan Tyler ha lasciato New York sul carro dei vincitori, diretto verso il sole e il divertimento della California. Fresco di Premio Pulitzer grazie al suo primo libro, coccolato dalla critica e forte di un notevole numero di copie vendute, era certo che quello fosse solo l’inizio di una luminosa e duratura carriera. Peccato che le cose non stiano andando proprio così: il suo primo libro è rimasto l’unico, l’agente letterario e l’editore gli stanno con il fiato sul collo perché consegni il secondo, per il quale ha già incassato un lauto anticipo. Un romanzo che Aidan proprio non riesce a scrivere. Disperato e a corto di idee, in cerca di ispirazione prova a rientrare nella sua città natale, là dove tutto è iniziato. E sarà proprio a New York che conoscerà Laurel, scrittrice di romanzi rosa molto prolifica. Già, “rosa”: un genere che Aidan disprezza. Perché secondo lui quella è robaccia e non letteratura. E chiunque al giorno d’oggi è capace di scrivere una banale storia d’amore… O no? 
Un’autrice da mezzo milione di copie
Vincitrice del Premio Bancarella
Numero 1 in classifica



Aiden Tyler è un personaggio divertente. Nel senso che sa di essere bello e questo fascino non passa inosservato dalle donne che, di certo, non gli mancano. Come non gli manca la parlantina, la supponenza e un misto di disperazione per la necessità di scrivere qualcosa. Cinque anni prima aveva vinto il premio Pulizer. Il romanzo gli aveva dato notorietà, fama, prestigio, ma adesso rischia una causa dal suo editore per non aver pubblicato più nulla. A fargli pressione è il suo agente Norman, nonché amico di vecchia data.
Laurel Miller, scrive romanzi rosa con lo pseudonimo di Delilah Dee. Detesta questo nome, ma le lettrici la conoscono così e la amano per tutto ciò che lei scrive. Il suo agente, Norman, le consiglia di partecipare a un'intervista, sebbene sia un tipo schivo e riservato.
Aiden e Laurel si incontrano per caso da Starbuks e tra i due non c'è proprio affinità. Lei sembra resistere al fascino irresistibile di Aidan e Aidan vuole a tutti i costi rivedere quella donna tanto diversa dal suo solito target.
Norman, con quest'intervista proposta a entrambi, non sa a che cosa andrà incontro.
L'intervista prende subito una brutta piega: Aidan disprezza apertamente il genere "rosa", classificandolo di basso livello e insinuando che "a scrivere rosa sono bravi tutti". Laurel, che di certo non si fa mettere i piedi in testa dal primo arrivato, lo sfida a scrivere un romanzo rosa, se per lui è così semplice.
Detto fatto, lui accetta la sfida.
Non sa, però, che per scriverlo, ha bisogno della presenza di Laurel...
Laurel è una donna che sa poco di sentimenti, anche se scrive rosa, non è affatto romantica. Rimane ben salda, con i piedi per terra, sogna solo quando deve scrivere, ma la realtà è ben diversa. Lei, infatti, sa distinguere tra ciò che lei è nella realtà e ciò che scrive sotto pseudonimo. Per scrivere, ha un suo regime: la mattina, sempre nelle stesse ore, si siede davanti al computer, metodica, precisa, diligente e scrive.
Aidan, è esattamente l'opposto. Lui scrive solo quando è ispirato, ciò in qualunque momento del giorno e della notte. Soprattutto la notte. Ha bisogno di vivere, in prima persona, i sentimenti, le emozioni, ogni sensazione prima di poterla scrivere. Queste emozioni li attinge dalla presenza di Laurel.
Tra i due, litigi e battibecchi in continuazione. Aiden viene definito "zecca" da Laurel che è al limite dell'esaurimento nervoso, a causa delle sue improvvisate a ogni ora del giorno e perfino della notte. Impone la sua presenza con insistenza, ovunque lei si trovi.
Ho amato questi due personaggi, tanto diversi quanto simili.
L'autrice parla apertamente del fatto che il genere rosa sia spesso snobbato, sebbene sia quello che vende di più. Ma, a chi piace? Alle casalinghe disperate, alle donne infelici, alle persone scontente che non sanno cosa fare della propria vita? Questo, è quello che, in genere, si pensa. Ma è davvero così?
Ho due punti da sottolineare: Laurel ha un ottimo rapporto con le colleghe (cosa che nella realtà è spesso utopia), ma siccome non siamo tutti uguali, qualche autrice sa anche essere amica delle altre. Un altro punto, è che l'autore ha un trattamento diverso dall'autrice. Davvero, se una storia è scritta da un uomo, ha un trattamento, e se scritta da una donna ne ha un altro?
Misteri dell'editoria...
Fatto sta che ai lettori, poco importa. La cosa importante è leggere (leggete ciò che vi pare), ma non insultate chi apprezza un genere diverso dal vostro. Anche i lettori dovrebbero imparare a essere più tolleranti.  
In questo romanzo "rosa", troverete leggerezza, risate, litigi e amore, ovvio. Una piacevole lettura che consiglio.


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