sabato 11 febbraio 2017

Tiziana Lia: Noi all'orizzonte



Autore: Tiziana Lia
Titolo: Noi all’orizzonte
Editore: Self publishing
Genere: Romanzo contemporaneo
Anno di pubblicazione: 2017
Pagine: 392                  


Sinossi
Zoe ha una vita soddisfacente: viaggi, begli abiti, una casa elegante, un uomo, Fabio, con cui convive da otto anni e con il quale partecipa ai salotti di Roma. Unico neo il trasferimento del suo compagno in un’altra città per motivi di lavoro nel momento in cui lei ha perso il suo.
Sarà una promessa rubatale dalla vicina, l’anziana Elide, a condurla a Borgo Trilussa, un centro accoglienza per ragazzi: dovrà sostituire la dirimpettaia in cucina, come volontaria.
Al Borgo Zoe conosce un ambiente nuovo: il suo carismatico direttore, il vecchio Sebastiano Trilussa, è un padre per quella decina di giovani svantaggiati che cercano di trovare la loro strada. Lì si respira aria di casa, genuinità, affetto e lei ne rimane affascinata. È stupendo accorgersi delle piccole cose che prima dava per scontato e a poco a poco Zoe inizia a cambiare. Un cambiamento che ha anche un nome: Isaac. Anche lui cresciuto al Borgo, p un tipo introverso, misterioso, affascinante e ha un passato dal quale vuole riscattarsi. Zoe e Isaac percepiscono l’alchimia che li lega e si trovano stretti tra due fuochi: l’attrazione che li unisce e i mondi diversi ai quali appartengono.
Tuttavia, scopriranno sulla loro pelle che non tutto è come sembra e che la vita a volte prende pieghe inaspettata, dolorose ma rivelatrici. In un crescendo di verità taciute, promesse, menzogne e sottintesi, le vite di Zoe, Isaac, Fabio e gli altri protagonisti s’intrecceranno più di quanto loro stessi pensino…



Dopo “Ai confini del cuore”, l’autrice Tiziana Lia torna con una nuova storia piena di sentimenti a tutto tondo. Non c’è solo amore carnale, ma amore per il prossimo. Rispetto.
Zoe è una donna di trentacinque anni, orfana (i genitori erano morti in un incidente) e cresciuta con i generosi e amorevoli zii che non le hanno mai fatto mai mancare nulla, nonostante fossero persone semplici e con le possibilità economiche limitate.
Dopo due anni di fidanzamento con Fabio, hanno deciso di convivere e da otto anni sono inseparabili, infatti lei pensa sia ora di convolare a nozze, ma lui non è ancora pronto per il grande passo.
Fabio è un uomo abituato ad avere di tutto e di più, non si accontenta facilmente, vuole sempre il meglio. È abituato a un tenore di vita costoso e non potrebbe mai vivere diversamente.

Zoe ne è affascinata: che male c’è a desiderare una vita privilegiata?
Così anche lei inizia a vivere come una favola questa loro relazione. Si può permettere abiti costosi, viaggi, lusso, locali alla moda e amicizie di pari livello sociale.

La storia inizia quando Zoe si ritrova disoccupata e Fabio è stato trasferito a Modena per lavoro. Si tratta solo di qualche mese, ma la distanza non è mai piacevole tra due persone che si amano. Adesso è arrivato il momento di stringere la cinghia. Hanno due case da mantenere, doppie bollette, due automobili, quindi si deve risparmiare, cosa che nessuno dei due sa fare.
Per Zoe inizia un periodo difficile. La banca le fa pressione. Le rate del condominio si accumulano e tutto diventa pesante e insopportabile. Intanto Fabio sembra non preoccuparsi più del necessario.
È arrivato il momento di rimboccarsi le maniche.
Elide, la simpatica e sagace dirimpettaia, considerata da Zoe come una nonna, le chiede di sostituirla al centro di accoglienza in cui lei fa volontariato da anni.
Inizialmente Zoe rifiuta. Che cosa ci faceva lei in un centro di accoglienza?
Con le dovute insistenze, Elide riesce a convincerla e le trova anche lavoro in una ditta di pulizie. Zoe ha l’acqua alla gola e troppi debiti, quindi accetta.
Quando si reca a Borgo Trilussa, conosce immediatamente il fondatore, Sebastiano Trilussa, un uomo anziano molto perspicace, con una grande quantità di amore nel cuore da donare a tutti i ragazzi del centro.
Zoe ha un grande limite: i pregiudizi.

“I pregiudizi l’avevano sempre portata a considerare quelli senza famiglia come persone sfortunate, che non avevano nulla e che non potevano vivere un’esistenza normale”.

Fabio non accoglie bene le nuove mansioni di Zoe, ma di fatto non l’ha aiutata a pagare le bollette, né le ha mai chiesto se le servivano soldi. A volte lei aveva la sensazione di essere una palla al piede di cui lui voleva liberarsi. Sembrava che lei fosse l’unica a fare sacrifici e rimboccarsi le maniche per mantenere in vita la loro storia.
Zoe si ambienta subito al Borgo. Tutti sono gentili e le si affezionano con spontaneità e lei si sente apprezzata come non accadeva da tanto tempo.
Tutto si sconvolge quando, al Borgo, arriva Isaac.
Isaac era cresciuto al centro di accoglienza, sotto l’ala protettiva di Sebastiano che, infatti, ha sempre avuto un debole per lui. Lo considera il suo successore, perché Isaac riesce a leggere i cuori delle persone proprio come lui.
Isaac è sospettoso, non si fida di Zoe. Nella loro complicata conoscenza, emergono tutte le fragilità e la paura della diversità. Entrambi si studiano, si scrutano, si difendono, si accusano e si proteggono.
Al Borgo Zoe ha trovato sorrisi spontanei, collaborazione reciproca, rispetto e accoglienza. Tutto molto lontano dalla sua vita infelice. Scopre che i suoi amici, quelli che frequenta con Fabio, non sempre sono sinceri, anzi, dimostrano di essere falsi e ipocriti. Capisce quanto era fortunata, invece, quando abitava con gli zii. Le loro feste era sempre belle, piene di gente e allegria.
Al Borgo Trilussa si sentiva amata davvero.


Zoe inizia a sentirsi confusa. Se da una parte c’è Fabio, l’uomo che ama da tanti anni e con cui desidera sposarsi, dall’altra parte c’è Isaac: orgoglioso ma generoso, misterioso ma semplice, complicato ma con un cuore grande, disposto a tutto per aiutare i ragazzi del Borgo. Isaac rappresenta una diversità di cui lei ha paura.
Nel sottofondo, la città eterna. Roma, con la sua bellezza antica e romantica. Qui si svolge la storia.
Si susseguono molte situazioni dove emergono le limitazioni e i pregiudizi di molte persone: la paura verso chi è diverso da noi. Disabili, orfani, persone dal colore della pelle diversa dalla nostra, disabili, omosessuali, mendicanti, obesi. Queste sono tutte persone che devono lottare e difendersi, che devono subire gli sguardi inquisitori, diffidenti e disgustati della gente chiamata “normale”.

In fondo, anche Isaac era prevenuto nei confronti di Zoe, considerandola la solita ricca annoiata che finge di interessarsi a chi è meno fortunato. Poi lei è bianca e lui non vuole una donna bianca.

“Il colore delle loro pelli spiccava l’uno sull’altro, come fossero panna e cioccolato, elementi del suo dessert preferito. Erano così diversi eppure insieme avevano una combinazione unica”.

L’autrice racconta con delicatezza temi e argomenti che riguardano tutti. La persona che più mi ha colpito, in tutto il racconto, è Sebastiano. Un uomo unico. Generoso e caparbio che ha dedicato la sua vita ad amare dei ragazzi complicati, come fossero i figli che non ha mai avuto. Ha mostrato a tutti, indistintamente, la lealtà, la fratellanza, la collaborazione, la spalla cui aggrapparsi nei momenti difficili, l’amore umano. Lì nessuno si sentiva solo, perché erano legati da grandi principi morali che li rendevano uguali. Lì non c’erano diversità.
I sentimenti sono il tema principale dell’intera opera. Non solo quelli romantici, ma l’amore a 360°. Naturalmente c’è un grande tira e molla tra Zoe, Fabio e Isaac. Incomprensioni, verità, bugie, perdono, rinunce, tradimenti. Un bel mix che non vi annoierà.
Leggendo questo romanzo, ho vissuto le storie dei protagonisti come fossero amici miei. Quando spegnevo l’e-reader, mi mancavano. Avevo voglia di prendere il cellulare e fargli un saluto. Chiedere a Zoe come stava Giovanni, un ragazzo del centro vittima di bullismo; di domandare a Isaac di preparami una delle sue meravigliose pizze di cui sono golosa. Avevo voglia di andare a trovare il più grande amico: Sebastiano. Mi commuovo mentre scrivo. Se leggerete il libro, capirete perché.
Poi ho scorto anche un altro messaggio in questo romanzo. A volte amiamo una persona con tutta la nostra forza, a volte ci aggrappiamo alle persone pensando che siano il meglio per noi, a volte non ci accorgiamo di essere solo pedine nelle mani di chi ci ostiniamo ad amare, a volte amiamo per abitudine. Non ci rendiamo conto di come stanno realmente le cose, fino a quando non apriamo veramente gli occhi, consapevoli di quello che ci accade. Le persone che ci vogliono bene, che guardano tutto al di fuori del rapporto, cercano di darci un consiglio, un suggerimento, ma noi non lo percepiamo, o abbiamo difficoltà ad accettarlo.
Troppo tardi ci accorgiamo di aver perso anni e tempo prezioso. Quindi sveglia! La vita è una, non possiamo perdere tempo dietro a chi non ci merita.

Consigliato.

1 commento:

  1. Grazie Emme X. So che i tuoi pareri sono sinceri e a questo punto sono io che mi commuovo. Sono senza parole. Grazie ancora!

    RispondiElimina

E' vietata la pubblicazione e la distribuzione dei contenuti non autorizzata dall'autore.
copyright © 2014 by Emme X.