SCHEDA TECNICA:
Autore: ROSSELLA ROMANO
Titolo: QUELLA NOTTE IL VENTO
Editore: SELF-PUBLISHING
Data di pubblicazione: 2015
Genere: FANTASY
Pagine: 468
In offerta a 0.99 fino al 18 aprile 2015
SINOSSI
Fani decide di trascorrere l’estate dopo il diploma in casa
della nonna paterna, in collina. Cerca pace e riposo, ma non solo. Da tredici
anni, tutta la famiglia ha rotto i ponti con la donna a causa di una lite di
cui, a casa sua, nessuno parla mai. La ragazza, un po’ per gioco, un po’
seriamente, si è convinta che la nonna Epifania, di cui porta il nome, nasconda
un segreto inconfessabile.
Fani non lo sa, ma il vento ha già cominciato a chiamarla.
Soffia dalle profondità del bosco, di notte, portando fino a lei uno stormo di
creature alienate, nate col solo scopo d’impedirle di rispondere al suo
messaggio; di seguirlo fino all’accesso ai territori misteriosi, stupefacenti,
ma anche pericolosi, da cui proviene.
Una precisazione: anche se ne ho concluso la stesura
soltanto in questi giorni, ho ideato la storia e scritto i primi capitoli alla
fine del 2004, collocandola temporalmente nell’estate precedente, (prima
dell’avvento di Facebook e Smartphone). Specifico che si tratta di un romanzo
fantasy inedito e autoconclusivo: non fa parte di una saga, non è il primo di
una trilogia, non è venduto a capitoli.
La mia recensione
Il magico mondo di Fani … queste sono le prime parole che mi
vengono in mente.
Epifania, la nonna di Fani, è una persona speciale. Da
generazioni, vengono tramandati alcuni poteri e la sensibilità di sentire il
richiamo del vento. Tutto è influenzato dalla luna e dal plenilunio.
Quando, dopo il diploma, Fani decide di trascorrere l’estate
con lei, quasi si pente della scelta. Il luogo è isolato, sperduto: nessun
cellulare, nessun computer, nessuna connessione.
Quel luogo, così misterioso e isolato, ha il suo fascino:
c’è magia nell’aria.
“Questo venticello è insidioso come un amante,
sembra che ti accarezzi soltanto, e prima che tu te ne accorga ti è già entrato
dentro.”
Il vento fa parlare gli alberi, soprattutto Ezechiele che
allunga i suoi rami sulle donne di quella famiglia da almeno quattro
generazioni.
Fani sente il richiamo del vento, così come le sue antenate.
C’è un tempio nel bosco, al termine del sentiero, una sorta di portale da
attraversare. Si trova in un mondo diverso, abitato da persone e creature
fantastiche. Lì incontra Shail, un elfo che la protegge dalle creature alienate
le quali potrebbero farle del male, addirittura ucciderla.
Quando Shail e Fani si innamorano, per lei è sempre più
difficile lasciare quel mondo sconosciuto di cui ha paura ma che la attrae.
Tutti coloro che vengono chiamati a entrare in “quel mondo”, si sentono a casa: il padre di Fani, Arturo(il gemello della ragazza), suo nonno, sua nonna … però ognuno
deve fare la sua scelta: in quale mondo scegliere di vivere?
“L’ignoto è un mostro nero che combatto da
sempre, dentro di me.”
Un alone di mistero e fantasia avvolge questo romanzo.
Mi sono chiesta: cosa rappresenta l’altro mondo? Perché ne
sentono il richiamo e si trovano bene?
Inizialmente fa paura entrare in un posto sconosciuto ma,
una volta dentro, si trovano a proprio agio fino a perdere il senso
dell’esistenza. In quel mondo si è sciolti da ogni affanno, c’è pace e, una
volta abituati, si è liberi da ogni paura.
L’amore per le persone può tenerti in questo mondo o
costringerti a vivere nell’altro.
I personaggi sono ben strutturati, esprimono le loro idee e
sensazioni, le loro paure e la voglia di sconfiggerle, affrontandole. Pian
piano, tutti i familiari di Fani hanno un progressivo svelarsi, chiudendo il
cerchio. Ognuno è pronto a fare le proprie scelte.
Scrivere un fantasy è rischioso, perché spesso si finisce di
cadere nell’ovvio, in storie già lette e sentite. Stavolta non ci sono vampiri,
demoni, angeli buoni o extraterrestri. È un più un luogo fatato, magico ed
equilibrato.
È molto lontano dal genere che amo leggere, eppure ero
curiosa di capire il senso di questo romanzo.
In parole povere, spero di non sbagliarmi, è questo: Gli
esseri umani hanno bisogno di pace, invece vivono nel continuo affanno di
possedere sempre di più. Questo porta all’insoddisfazione e al timore. Avere un
mondo alternativo, ci permette di sconfiggere le nostre paure e noi possiamo
scegliere dove vivere.
In definitiva, siamo noi che creiamo il nostro ambiente,
basta apprezzare ciò che abbiamo e trovare il senso della nostra esistenza con
chi amiamo.
Spero di non aver detto una grande stupidaggine, in tal caso
l’autrice potrà spiegarmi la sua idea. Sono pronta a sentirmi dire: “Non hai
capito niente.”
Facciamo così, leggetelo anche voi e ognuno scriva un
commento su “ la morale della favola”.
Buona lettura.
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