giovedì 19 novembre 2015

Marinella Tumino: Frammenti d'anima


Autore: Marinella Tumino
Titolo: Frammenti d’anima
Editore: Giovane Holden Edizioni
Genere: Narrativa/ Romanzo
Anno di pubblicazione: 2014
Pagine: 96

Sinossi
Matilde Stefanelli, giovane e avvenente giornalista, vive in un piccolo paese del sud. Dolce, sensibile, reduce dal dolore per la perdita del padre, Matilde apparentemente sembra una donna fragile al contrario della madre che è per lei punto di riferimento. In realtà, è una di quelle donne con l’anima vicino alla pelle ovvero in grado di affrontare le avversità, di lottare contro ogni insidia e ogni istinto, sempre pronta a rialzarsi e a ricominciare. In attesa di partire per un master di sei mesi in Inghilterra, incontra il commissario della squadra mobile Carlo Andreini ed è il classico colpo di fulmine. Entrambi si ritrovano travolti in un crescendo di eventi ed emozioni. Alla loro felicità si oppone un ostacolo di cui tutti e due sono coscienti: Carlo è sposato, ha due figli e non ha nessuna intenzione di separarsi da essi. Una storia d’amore fatta di gesti romantici, erotismo, passione, vissuta da Matilde con grande tenerezza ma anche con profonda sofferenza. Carlo si rivelerà per lei come le onde del mare che vanno e vengono e non sanno da che parte stare, ma che travolgono con il loro ipnotico suono e moto eterno. Talvolta è necessario compiere scelte impensabili solo poco tempo prima. E l’impossibile diventa un limite della mente che l’anima e il cuore possono frantumare controvento. 
Un romanzo delizioso e fresco, una narrazione elegante.


La protagonista è Matilde, una giovane giornalista con la passione della lettura e scrittura. Ama la danza e viaggiare.
Ha due grandi amici: Alice e Marco.
La perdita del padre, aveva segnato duramente la sua vita ma, tramite il sostegno risoluto della madre, è riuscita a emergere dal torpore in cui era precipitata. Apparentemente sembra poco incline ai sentimenti amorosi, piuttosto restia a non amare, ma l’incontro con Carlo Andreini, Commissario della Squadra Mobile, la fa capitolare.
Tra i due nasce un amore platonico prima, carnale poi. Un amore reso fragile dalla situazione familiare di lui: è sposato e ha due figli. Nonostante la passione e il sentimento sincero che prova nei confronti di Matilde, lui non le promette nulla. Di certo non lascerà mai la sua famiglia. Si avvicina e si allontana, in base a ciò che percepisce in casa sua. A Matilde non rimane altro da fare che aspettare … aspettare che lui si faccia sentire, che la cerchi o la pensi anche con un semplice sms. Di certo, le sue sparizioni fanno soffrire la ragazza, al punto che, grazie a un Master in Inghilterra, lei deciderà di partire.

“Matilde era bella, ma non bella da esposizione, ma bella da amare, da stringere forte, da riderci insieme”.

Più che un romanzo, questa storia molto profonda e sentita, sembra una poesia. Sono molte le metafore in esso contenute, pochi i dialoghi. L’autrice fa spazio ai sentimenti che vivono tra le pagine insieme ai protagonisti. Incisivo è il rapporto di Matilde che ha con la madre, infatti ho apprezzato il ruolo di Emma. Quando la figlia le confessa di essersi innamorata di un uomo sposato, ha avuto una reazione pacifica. Sa che sua figlia ne soffrirà, però non vuole precluderle quella gioia che questo amore riesce a regalarle. Emma è al suo fianco, quando Matilde si trova nel baratro della sofferenza perché Carlo non la cerca da qualche giorno. Gioia e dolore vanno di pari passo in questo amore prepotente eppure vincolato.
Un racconto delicato, piacevole da leggere.








Marinella Tumino nasce nel febbraio del 1969 a Ragusa dove vive con la sua famiglia, il marito e due figli. Si laurea in Pedagogia nel luglio del 1992, presso la Facoltà di Magistero di Catania. Dal 2006 insegna Lettere presso un Istituto Tecnico Statale della sua città. Ama studiare e approfondire tematiche storiche riguardanti il primo Novecento e, in particolar modo, la Shoah. Fra le sue passioni: la danza, la lettura, la scrittura, il cinema, i viaggi e la lingua inglese. Collabora, occasionalmente, con la rivista mensile on line Opera incerta e con il quotidiano on line Ragusa oggi. Nel 2011 pubblica il suo primo libro, Quel treno per la Polonia, edito da Operaincertalibri. Nel 2014, pubblica il racconto La soffitta incantata con la casa editrice Kimerik.


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