EVELYN STORM
presenta ...
Autore:
Evelyn Storm
Titolo: Tu,
come una valanga
Editore:
Self publishing
Genere:
Romance
Data di
pubblicazione: 20 settembre 2015
Pagine: 80
circa
Prezzo: €
1,10
SINOSSI
Angelica
Colli è una giovane donna in carriera alla ricerca di quiete e tranquillità.
Recuperare le energie in mezzo alla natura è un sogno che si avvera quando, per
le vacanze, si reca in un caratteristico paese di montagna insieme al fratello
Leonardo. La aspettano cinque giorni di pace con la speranza di farsi colpire
al cuore dalla freccia di Cupido. Ma il destino ha già fatto i suoi piani e le
fa incontrare l’esperto programmatore informatico Christian Girardi,
amareggiato perché la fidanzata lo ha appena lasciato. Angelica s’imbatte in
lui proprio quando il dolore del giovane è all’apice, ignorando che sarà anche
suo ospite. Leonardo, infatti, lo ha invitato da loro, ma non ne ha fatto cenno
né ad Angelica e né a Christian. Fatto sta che tra i due si instaura da subito
un legame particolare, anche se il muro di solitudine che Chris si è costruito
intorno rischia di rovinare tutto. Riuscirà Angelica a conquistarlo prima che
la vacanza giunga al termine? Scopritelo in questa romantica avventura d’amore.
Citazione:
Valanga è qualcosa di imprevedibile, di potente, che ti sommerge senza pietà e
letale … come l’amore.
Estratto:
Lo vidi
piangere, e accadde la prima volta che misi gli occhi su di lui durante la mia
passeggiata nel bosco, di sera e sotto un cielo coperto. Stavo rientrando e,
per fortuna, era ancora chiaro. Per me quel ragazzo era uno sconosciuto, ma non
possedevo abbastanza buon senso da capire che dovevo rimanerne fuori. Non
spettava a me consolarlo, qualsiasi problema avesse. Difatti, la parte più
razionale di me mi rimproverò, ma non mi impedì comunque di toccarlo. Tuttavia,
non aspettandosi lo sfioramento delle mie dita sulla spalla, l’estraneo si
voltò repentinamente da dove era seduto: un masso al limite degli alberi
coperti in parte dal muschio. Mi costrinse così a ritrarre la mano che mi restò
a mezz’aria; fu un attimo e mi imprigionò il polso, mentre negli occhi gli
saettava un lampo d’ira. <<Mi dispiace>> mormorai, trasalendo. Ed
era vero, non solo per la mia avventatezza, ma anche per il dolore che vedevo
trasparire dal suo corpo. I nostri sguardi si incrociarono per pochi istanti.
Io trattenni il respiro in attesa della sua reazione ma, invece di rispondere,
lui mi lasciò e tornò a fissare il vuoto. <<Se posso fare qualcosa>>
ripresi, mordendomi il labbro immediatamente dopo, quando mi resi conto che non
ero assolutamente nessuno per riuscire a riportare il sorriso sul suo viso. Il
giovane uomo parve sorpreso che volessi insistere e mi chiese: <<Per caso
puoi farmi riavvicinare alla donna che amo e che mi ha lasciato? Come vedi, non
c’è niente che puoi fare>>.
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