Autore: Emme X
Titolo: Per amore o per magia?
Editore: Self-publishing
Genere: Rosa, ironico, fantasy
Pagine: 128
Data di pubblicazione: 13 febbraio 2016
SINOSSI
Mattia, soprannominato “Bullone” è un gran
mascalzone. Tutti i vizi e le abitudini sbagliate, fanno parte della sua vita.
Per fortuna c’è Max, amico saggio e “grillo parlante”, ad aiutarlo a non
mettersi nei guai o, perlomeno, a tirarlo fuori dai pasticci in cui si caccia
regolarmente. Questo fino a quando, nelle loro vite, non arriva Luce: una
ragazza “magica” che avrà il compito di redimerlo e portarlo sulla retta via.
La missione non è per nulla semplice: Mattia non collabora e la presenza della
ragazza, mette a rischio la sua reputazione. Luce non si lascia intimidire, col
viso da fata e la forza di un carro armato, userà ogni astuzia per portare a
termine la sua missione. Tra la vicina di casa cinese che non parla bene
l’italiano, le liti di Luce e Mattia, i commenti sarcastici, le freddure
orribili e alcune situazioni
imbarazzanti, si svolge la storia. Riuscirà, Luce, a portare a termine
l’incarico? L’imprevisto è sempre in agguato e l’amore è pronto a sbocciare…
semplice come uno schiocco di dita.
Questo è un romanzo ironico, romantico e sicuramente
piacevole per trascorrere qualche ora in allegria, con due protagonisti del
tutto simpatici. La storia è adatta a tutte le età, perché ognuno di noi ha
sempre sognato di avere dei poteri magici …
Luce e Mattia |
Ricordate “Strega per amore” o “Vita da strega”, due serie TV cult degli anni ’80? Ecco, Luce è un po’ Jinny, un po’ Samantha.
ESTRATTI:
Passato lo stupore iniziale, cominciò a servirsi
con avidità.
Poi guardò Luce che era rimasta lì, in
piedi accanto al tavolo. «Tu non mangi?».
«Questo è il tuo desiderio».
«Vorresti mangiare qualcos’altro, Abracadabra? Schiocca le dita, non mi
disturbi» disse lui, con la bocca piena e le mani unte.
Certo che Mattia non brillava né per
gentilezza, né per galanteria. Almeno poteva ringraziare la dolce ospite per
aver esaudito un suo desiderio.
«Sei un pervertito, depravato, manico,
pazzo, scostumato, debosciato, dissoluto, vizioso, immorale e svergognato. E
anche cafone!».
«Io mi vedo più come un uomo virile,
nerboruto, possente, aitante, baldanzoso, mascolino, vigoroso e abilmente prestante.
E anche irresistibile!» sorrise Mattia visibilmente soddisfatto dalla sua
risposta.
«Alla faccia dell’umiltà! Sono solo
punti di vista» commentò Luce, incrociando le braccia e sollevando un
sopracciglio.
«Rilassati, fatina dei miei stivali.
Con te, anche il divertimento diventa una penitenza. E poi, ancora non ho
capito a cosa doveva servire questo stupido gioco» si lamentò Mattia.
Se davvero Mattia
nutriva dei sentimenti per lei, la sua lontananza avrebbe dovuto farlo
soffrire. Sì, perché la sofferenza ti mette a dura prova. Fa emergere la parte
più recondita del nostro essere. Se siamo troppo buoni, ci incattivisce. Se
siamo stupidi, aguzza l’ingegno. Se siamo innamorati, spinge ad agire. Se stiamo
perdendo ciò che è nel nostro cuore, ci tramuterà in vermi striscianti che si
piegano a tutto pur di non rinunciare alla felicità, abbandonando ogni forma di
dignità. Tutta l’ostinazione, la testardaggine, l’accanimento, la tenacia,
l’inflessibilità dimostrata per non ammettere i propri sentimenti, in caso di
sofferenza, non serviranno a nulla. La sofferenza ci cambia, non si discute.
Nel bene o nel male… in questo caso, nel bene.
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