Benvenuti nel nostro spazio "intervista".
Oggi, è nostra ospite Sara Pratesi.
Lei dice: "Secondo me la passione per la scrittura è un po’ come una vocazione: o ce l’hai o non ce l’hai".
Con questa frase in mente, andiamo a conoscerla meglio.
1. Per
conoscerci meglio, dicci chi è Sara.
Chi è Sara… la domanda più difficile, ma
proverò a dare una risposta anche piuttosto concisa.
Sono principalmente una sognatrice, ex romantica diventata cinica nel corso degli anni a forza di accumulare delusioni, la mia parte romantica sopravvive solo attraverso le pagine dei miei libri. Sono sempre stata creativa, da bambina ho realizzato tavole di fumetti con storie inventate, crescendo si è evoluto in scrittura e poi ho preso diversi rami tra cui la grafica.
Sono fondamentalmente una persona pigra, odio fare sport e correre per più di un metro mi sembra la peggior tortura che esista, l’unico sport che mi piace (ma che per motivi di tempo non pratico da anni) è l’equitazione, salto a ostacoli. Oltre a fare la scrittrice, lavoro come grafica pubblicitaria.
Ho un grande amore nel cuore: Firenze. La città che è quasi mia e che amo alla follia, non potrei allontanarmi da qui. In più sono piena di animali, ho due cani e cinque gatti, tutti presi al canile o trovatelli.
Sono principalmente una sognatrice, ex romantica diventata cinica nel corso degli anni a forza di accumulare delusioni, la mia parte romantica sopravvive solo attraverso le pagine dei miei libri. Sono sempre stata creativa, da bambina ho realizzato tavole di fumetti con storie inventate, crescendo si è evoluto in scrittura e poi ho preso diversi rami tra cui la grafica.
Sono fondamentalmente una persona pigra, odio fare sport e correre per più di un metro mi sembra la peggior tortura che esista, l’unico sport che mi piace (ma che per motivi di tempo non pratico da anni) è l’equitazione, salto a ostacoli. Oltre a fare la scrittrice, lavoro come grafica pubblicitaria.
Ho un grande amore nel cuore: Firenze. La città che è quasi mia e che amo alla follia, non potrei allontanarmi da qui. In più sono piena di animali, ho due cani e cinque gatti, tutti presi al canile o trovatelli.
2. Quanti
libri hai scritto e a quale sei più legata?
Ho scritto in tutto… ehm… aspetta che
faccio il conto… sedici! Con l’ultimo sarò a sedici libri pubblicati, scritti
sono molti di più ma ancora non sono conclusi perciò li escludo.
Quello a cui sono più legata? È una domanda difficile da dare perché tutti, per un motivo o per un altro, mi sono entrati nel cuore, é un po’ come scegliere il preferito tra i miei figli.
“Come mi vuoi”, perché è stato il primo e amo Ellie e Greg, “Mille volte sì”, la serie Liars, Love Match… ok, è evidente che non so dare una risposta.
Quello a cui sono più legata? È una domanda difficile da dare perché tutti, per un motivo o per un altro, mi sono entrati nel cuore, é un po’ come scegliere il preferito tra i miei figli.
“Come mi vuoi”, perché è stato il primo e amo Ellie e Greg, “Mille volte sì”, la serie Liars, Love Match… ok, è evidente che non so dare una risposta.
3. Da
dove nasce la tua passione per la scrittura?
La passione per la scrittura è
indubbiamente innata. Da che ho memoria ho sempre scritto, che fosse sotto
forma di fumetto, storie nei forum adibiti (dove ho conosciuto anche Fabiana
Andreozzi) e poi per pura passione, storie mai uscite dal mio pc. Non lo so,
secondo me la passione per la scrittura è un po’ come una vocazione: o ce l’hai
o non ce l’hai.
4. Parlaci
dei tuoi autori/autrici preferiti.
Tra i primi metto senz’altro Sophie
Kinsella! L’autrice che più seguo e amo, mi piace molto il suo stile ironico e
ho amato Becky, oserei dire che se dovessi dire chi è il mio esempio da seguire
risponderei la Kinsella. Mi piace molto anche Federica Bosco, li ho letti
praticamente tutti i suoi libri e non riesco mai a staccarmi dalle pagine. Un
altro che merita menzione senz’altro è Arthur Golden…. Ha scritto il mio libro
preferito ma su questo vedo che c’è la prossima domanda.
5. Hai
un libro che ti è rimasto nel cuore?
“Memorie di una Geisha”, senza alcun
dubbio. Un libro che ho letto in un giorno e mezzo senza riuscire a
staccarmici. Portavo ovunque quel libro e l’ho letteralmente divorato
isolandomi dal resto del mondo. Ho trovato molto crudo ma al contempo delicato
il racconto di questa donna che ha vissuto in una cultura e in un mondo
completamente diverso dal mio, misterioso ed eclettico… insomma, questo libro
mi è entrato nel cuore.
6. Self
o Casa editrice? Raccontaci le tue esperienze.
Avendo provato entrambe (anche se con la
casa editrice solo in digitale), posso dire che, a meno che non sia per
arrivare in libreria, meglio il self. Non che con Piemme mi sia trovata male,
l’editor era gentilissima e disponibile, ma al di là della questione economica
è proprio il fatto che comunque la casa editrice ormai non fa più marketing se
non per i grossi nomi, perciò se non devo avere nemmeno questo vantaggio,
preferisco curare personalmente ogni aspetto del mio libro, dalla cover, al
marketing.
7. Che
rapporto hai con i lettori?
Ascolto molto il loro parere, sono molto
contenta quando mi scrivono in privato o pubblicamente per dirmi il loro
pensiero su un mio lavoro e se sono critiche le ascolto e cerco di farne tesoro
per la volta dopo. Spero di poter dire di pormi con chi mi legge in maniera
semplice e amichevole, senza spocchia perché quella non mi appartiene.
8. Descriviti
in tre aggettivi.
Decisa, orgogliosa, creativa
9. Cosa
vuoi trasmettere attraversi i tuoi romanzi?
Emozioni, voglio emozionare e in alcuni
romanzi lancio anche altri messaggi come l’importanza dell’amicizia, che tutto
si aggiusta con un buon atteggiamento e in un romanzo che ho in stesura vorrei
trasmettere il messaggio importante di rispettare la natura e l’ambiente. Ma
principalmente emozionare.
10. Parlaci
brevemente del tuo ultimo romanzo. Da dove è nata questa storia? Chi sono i
protagonisti?
Un innocente gioco è l’ultimo di una serie,
la Liars, che è nata con Gisellé, la ex del nostro Alan. L’idea è nata quando
ho pensato a cosa sarebbe potuto succedere se una storia d’amore nasce in mezzo
alle bugie. Ovviamente non voglio dire che la bugia aiuta e che è giusto
mentire, infatti anche i nostri protagonisti lo capiranno nel corso del libro
dove, comunque, ognuno ha una sua evoluzione interiore. Mi piacevano, però, gli
equivoci che potevano nascere in questi casi. Alan, nello specifico, è un
chirurgo plastico molto ricco ed è stufo delle donne che lo inseguono per
interesse al suo conto corrente e allora si inventa una vita molto più umile di
quella che ha.
11. Tre
motivi per cui lo dovremmo leggere.
È divertente, è un libro dove Alan si
riscatta dai primi due in cui veniva “bistrattato”, ci ho messo il cuore.
12. Saluta
i nostri lettori con un commento, un messaggio, una citazione.
“Per un momento le bugie diventano realtà”
Citazione iniziale del mio libro.
Grazie per essere stata con noi.
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