Titolo:
Infinito +1
Editore:
Newton Compton
Genere:
Contemporary Romance
Anno di
pubblicazione: 2016
Pagine:
315
SINOSSI
Bonnie
Rea Shelby è una super star. È ricca, bellissima e famosa. E desidera morire.
Finn Clyde è un signor nessuno. È brillante e cinico. Ma è completamente a
pezzi. E tutto ciò che vuole è la possibilità di vivere ancora. Finn ha un
passato con cui confrontarsi, Bonnie un futuro che non vuole affrontare. Un
ragazzo, una ragazza, una strana serie di circostanze impreviste e una scelta:
voltarsi dall’altra parte e ignorare ogni cosa o tendere la mano e rischiare
tutto. Così, mentre il ticchettio dell’orologio scandisce il tempo della
scelta, inizia la loro avventura, un viaggio che cambierà per sempre le loro
vite.
Infinito
+1 è un romanzo romantico e struggente sulle infinite possibilità dell’amore,
l’ultimo della ormai consacrata e amatissima autrice Amy Harmon.
Bonnie Rae ha
ventuno anni ed è una cantante country di successo. La sua vita, all’apparenza
piena di luce e notorietà, è segnata da un evento tragico: la morte della
sorella gemella di cui lei sente la mancanza, ma anche avvolta dai sensi di
colpa per essere in tournée invece di stare con lei in un momento così doloroso
e importante.
Infinity Clyde ha
ventiquattro anni ed è un ragazzo intelligente e fin da bambino era affascinato
dalla natura, dai numeri e dalle forme. Anche la sua vita è segnata da un grave
lutto e, uscito dal carcere, cerca di iniziare una nuova vita. Una cosa è
certa: non vuole più trovarsi nei guai.
Incontrare
Bonnie in procinto di buttarsi da un ponte, è l’inizio di un’avventura che mai
avrebbe immaginato di intraprendere.
Bonnie,
salvata dallo sconosciuto, chiede un passaggio e lui, andando contro i sui
propositi, accetta.
La
ragazza è affascinata dal loro binomio Bonnie e Clyde, come i due pericolosi
fuggitivi degli anni ’30.
La
storia si svolge in macchina, attraversando gli Stati Uniti da Boston fino a
Las Vegas, da costa a costa.
Finn,
quando scopre che Bonnie è una famosa cantante, capisce che averla con sé non
porterà nulla di buono. Lei è scappata dalla nonna/manager che le ha sempre
organizzato la vita, i concerti e che la tiene sotto stretta sorveglianza fin
da quando aveva dieci anni e il suo talento faceva guadagnare tanti soldi a
tutta la famiglia.
I
giornali e la televisione iniziano a parlare di rapimento, come se Bonnie fosse
stata sequestrata da questo sconosciuto ragazzo, contro la sua volontà. Le loro
foto sono ovunque e iniziano a sentirsi braccati, ma Bonnie non ha nessuna
intenzione di telefonare a sua nonna e dirle dove si trova.
La
polizia, una volta identificato il ragazzo, inizia a dargli la caccia, così, da
giovani innocenti, con la voglia di libertà, si trovano inseguiti e loro sono pronti a
scappare da un posto all’altro, fino ad arrivare a destinazione. Due moderni
Bonnie e Clyde che non vogliono finire la loro giovane vita trivellata dai
proiettili.
Tra i
due ragazzi, spesso sorgono incomprensioni. Entrambi non hanno intenzione di
rinunciare alla loro libertà, ma ognuno vuole farlo a modo proprio.
“Non so
quello che faccio,
e non so che cosa diavolo stai facendo tu.
Ma non
tornare sulla mia strada se vuoi solo giocare.
Non
farlo. Giocare a nascondino è divertente
solo se
hai dieci anni, e tutti conoscono le regole.
Chiama
la tua ciurma,
torna
dai tuoi ammiratori e lasciami in pace”.
Le dure
parole di Finn la fanno reagire, perché lei sa anche combattere. Ora più che
mai è decisa a riappropriarsi della sua vita.
“E in
quel momento mi ero resa conto di essere affamata,
e di esserlo da molto tempo.
Ero
affamata. Affamata di vicinanza,
di
affetto, di legami. E stranissimo a dorsi,
affamata
di Finn Clyde. (…)
All’improvviso,
Finn Clyde mi sembrò un miracolo,
ero
sicura che fosse stata Minnie a
mandarlo
sulla mia strada”.
Bonnie
è stanca della sua vita, stanca delle persone che ne fanno parte, eccetto Finn.
Il
titolo mi ha incuriosito e le aspettative sono state soddisfatte. A iniziare
dal nome di Finn, cioè Infinity. Lui è nato l’otto agosto. Otto otto. Otto somiglia
al simbolo dell’infinito, da lì ha origine il suo nome.
«Quanto
fa infinito più uno?». (…)
«Fa sempre infinito».
Indicai Finn e dissi: «Infinito». Poi
indicai me e dissi: «Più uno. Fa due, genio»
(…) «Dopotutto, non fa infinito. Non fa
nemmeno due. Fa uno. Tu e io? Siamo due metà di un intero. Siamo uno».
La passione di Finn per i numeri, lo
rendono un personaggio particolare e geniale. Ha una memoria numerica
eccezionale, capace di fare associazioni che gli permetto di ricordare tutto
ciò che vede sotto forma di numeri.
“Credo nei numeri.
Quelli che si vedono, e quelli che non
si vedono.
I numeri reali e quelli immaginari,
i razionali e gli irrazionali,
e tutti i punti e le linee che
proseguono all’infinito.
I numeri non mi hanno mai abbandonato.
Non imbrogliano. Non mentono.
Non fingono di essere ciò che non sono.
Non hanno limiti temporali”.
La storia è molto carina, il viaggio in
macchina mi ha fatto ricordare il romanzo “Il confine di un attimo”, di J. A.
Redmerskiy che ho amato tantissimo.
Amy Harmon racconta delle storie che
rimangono dentro e difficilmente si dimenticano, però ha uno stile che non mi
coinvolge particolarmente. Non saprei cosa e perché non mi ipnotizza. Non mi fa
impazzire eppure continuo a leggerla, perché so che i suoi romanzi sono belli,
ma non bellissimi. I suoi personaggi sono sempre molto interessanti, curati,
ben delineati. Il passato che fa parte del presente. La voglia di riscatto da
una vita non sempre perfetta. Ecco, questo mi piace.
Riesce, comunque, a essere originale. E
questo è un altro punto a suo favore. Ci sono dei particolari che trovo
addirittura geniali e me la fanno apprezzare.
Questi moderni “Bonnie e Clyde”, sono
due ragazzi che si amano e cercano di costruirsi una vita lontano da tutto ciò
che fino a quel momento li ha tenuti “in gabbia”. La voglia di libertà, di
vivere e scegliere cosa li fa stare bene è la più grande scoperta che riescono
a fare. E poi c’è l’amore. Un amore che non ha paura. Un amore che vuole essere
vissuto, anche se lui è stato in prigione e lei è una superstar. Due ragazzi
che non hanno mai avuto un posto nel mondo e, finalmente, riescono a trovarne
uno solo stando insieme.
Una lettura gradevole.
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