lunedì 12 ottobre 2015

Giovanna Evangelista: Giochi di ombre - Recensione di Emme X


Autore: Giovanna Evangelista
Titolo: Giochi di Ombre
Editore: Lettere Animate
Anno di pubblicazione: 2015
Genere: Thriller
Pagine: 175
Prezzo: 1,99

Dove trovarlo:


SINOSSI 
Liam è un giovane studente fuori sede che nasconde un inquietante segreto: nei suoi incubi appare una donna senza volto che gli sussurra sempre le stesse parole. Questi incubi sono un tormento per lui: gli si presentano ogni notte, sempre uguali, da quando era bambino. Ormai, dopo vent'anni, Liam ha imparato a conviverci, credendosi pazzo. Non sa che, una sera come le altre, un'inquietante verità inizierà a prender forma, rivelando un passato che doveva restare nascosto.



Questo libro mi ha particolarmente incuriosito. All’inizio non si capisce molto, ed è giusto che sia così, soprattutto in un thriller. Intorno alla storia aleggia quest’alone di mistero che cattura il lettore.
La trama si snoda alternando le vicende di persone che non si conoscono ma sono legate tra loro. Inizialmente conosciamo Gaia e Dian, una donna e un uomo che riescono ad amare ancora, nonostante il triste passato che li ha segnati.
Il loro … “È l’amore di chi si è bruciato e sa di starsi nuovamente avvicinando alla fiamma”.
A capitoli alterni troviamo il clou del romanzo: Liam.
Lui è un ragazzo di circa ventuno anni che, da quando ha memoria, tutte le notti fa un sogno-incubo ricorrente. Con l’aiuto della fidanzata Elis, riescono a indagare e trovare oggetti che, come fili conduttori, porteranno alla soluzione delle sue paure più recondite.
Essendo un thriller, non voglio sbilanciarmi molto nel racconto, quindi passo subito alle considerazioni.
Pur contenendo alcune imprecisioni e ripetizioni, il racconto è ben strutturato. Svela quel tanto che basta,  in modo graduale, mantenendo sempre la giusta dose di evoluzione. Insomma, è un libro che procede, non rimane fermo.
Ho apprezzato l’introduzione che subito incuriosisce, mentre l’autrice descrive lo stato d’animo di Gaia: è infelice e narra poeticamente di questa infelicità.

“Lasciarsi abbattere e sopraffare dall’infelicità è da vigliacchi, così come anche il rimpiangere il passato coprendo di lacrime il presente”.

A un certo punto, i nodi vengono al pettine e si arriva alla conclusione, inizialmente del tutto lontana da ogni previsione. Questo è il bello.
Semplice e mai banale, sempre sulle spine, il lettore non può evitare di arrivare alla fine. Chi è la donna senza volto che Liam sogna da vent’anni? Perché ha paura? Di quale segreto inconfessato fa parte?
Super consigliato!



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