Autore:
Vanessa Vescera
Titolo:
Convivenza leggera… matrimonio d’affari
Editore:
Butterfly Edizioni
Collana:
Happy
Genere:
Romanzo ironico
Anno di
pubblicazione: 2013
Pagine: 158
SINOSSI
Alicya è una
donna che vive correndo, dividendosi tra lavoro, casa e ben due relazioni da
costruire: una convivenza non troppo impegnativa con l’affascinante Raffaele e
una storia duratura con il suo capo, l’affidabile Ugo. Il gioco, tuttavia, si
rivelerà più intricato del previsto e, come sempre accade, il destino e la sua
ironia metteranno lo zampino, ponendo tra le mani di Alicya una terza carta da
giocare.
Vanessa
Vescera offre ai suoi lettori un’antieroina dei tempi moderni, una donna
impacciata che semina buona volontà ma raccoglie guai e che, proprio per
questo, è una di noi. brioso e mai banale, divertente sino alle lacrime e a
tratti commovente, questo romanzo è come il ritornello di una canzone: lo
ascolti una
volta, lo
ami da subito, non lo dimenticherai mai più.
Alicya è una
protagonista troppo simpatica. Efficiente nel lavoro, una frana nella vita
privata. Consapevole del fatto che trovare un uomo decente, amante passionale,
bello, fedele, interessante e con una solida posizione finanziaria non esiste e
dopo una relazione finita male, si barrica dietro una nuova convinzione che
sembra perfetta per non spezzarsi il cuore: sposarsi con un uomo affidabile
(matrimonio d’affari); e, nello stesso tempo, avere un amante passionale, poco
impegnativo, verso cui scappare nei momenti in cui il matrimonio diventa troppo
stretto e noioso (convivenza leggera).
Per questo
coltiva due relazioni separatamente: una con Raffaele, bello e focoso,
un’amante perfetto, soprattutto se sta zitto. L’altra con Ugo, il suo nuovo
capo, con cui spera di sposarsi.
E se ci
fosse una terza alternativa? Alicya non l’ha messa in conto e non vuole saperne
di prenderla in considerazione. Fatto sta che Ryan vuole convincerla del
contrario, ma lei non ha intenzione di sconvolgere il suo piano perfetto per un
uomo che conosce da poco tempo.
Un dottore
per giunta! Lei odia gli ospedali…
Le pagine
scorrono veloci, proprio per la frenesia con cui vive Alicya. Passa da un disastro
a una situazione imbarazzante con grande disinvoltura. C’è la scena del
supermercato, quella della casa che sembra sporcarsi da sola, e poi i due
appuntamenti nello stesso ristorante passando da un tavolo all’altro, anche un
incidente stradale proprio causato dalla sua sbadataggine ecc. Insomma, non
avrete tempo di annoiarvi.
Alicya vola
di fantasia, si fa certi film mentali che lasciano senza parole e tanti
sorrisi.
Mi piacciono
i dialoghi frenetici, quei botta e risposta che non lasciano il tempo di
respirare. È un susseguirsi di risate ed emozioni. Sì, perché poi arriva anche
la parte in cui Alicya mostra la sua sensibilità, le sue paure ed è costretta a
crescere, facendosi coccolare dalla dolce e amorevole nonna.
“Passano
gli anni, cresco, divento donna, m’innamoro e ancora una volta mi trovo qui,
sul divano della nonna, a piangere tra le sue braccia esili eppure forti, nel
suo abbraccio caldo e amorevole. Dacché mi ricordo, sono finita sempre qui, non
importa dove andassi, cosa facessi, alla fine tornavo da lei a piangere delle
mie sconfitte, dei miei dolori, delle mie paure. È un rito, io mi autodistruggo
e lei mi fa rinascere con il solo tocco delle mani”.
Così scopriamo
che Alicya non è solo una grande pasticciona, ma anche una donna ferita che ha
paura di amare e di essere amata. Ha paura che quella persona tanto importante,
all’improvviso sparisca e la abbandoni, oppure la tradisca come è già successo
in passato.
Mi piace. Mi
piace tutto di questa storia. Nonostante sembri scanzonata e a volte
inverosimile, subentra la parte un po’ più seria, quella realistica e toccante
che arriva al cuore come una lieve carezza.
Se non lo
avete ancora fatto, leggete questo romanzo.
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