Autore: Jay
Asher
Titolo:
Tredici
Editore:
Mondadori
Genere:
Thriller
Anno di
pubblicazione: 2013
Pagine: 246
SINOSSI
DA QUESTO ROMANZO LA SERIE ORIGINALE NETFLIX
"Ciao a tutti. Spero per voi che siate pronti, perché sto per raccontarvi la storia della mia vita. O meglio, come mai è finita. E se state ascoltando queste cassette è perché voi siete una delle ragioni. Non vi dirò quale nastro vi chiamerà in causa. Ma non preoccupatevi, se avete ricevuto questo bel pacco regalo, prima o poi il vostro nome salterà fuori... Ve lo prometto."
Quando Clay Jensen ascolta il primo dei nastri che qualcuno ha lasciato per lui davanti alla porta di casa non può credere alle sue orecchie. La voce che gli sta parlando appartiene a Hannah, la ragazza di cui è innamorato dalla prima liceo, la stessa che si è suicidata soltanto un paio di settimane prima. Clay è scolvolto, da un lato non vorrebbe avere nulla a che fare con quei nastri. Hannah è morta, e i suoi segreti dovrebbero essere sepolti con lei. Ma dall'altro il desiderio di scoprire quale ruolo ha avuto lui nella vicenda è troppo forte. Per tutta la notte, quindi, guidato dalla voce della ragazza, Clay ripercorre gli episodi che hanno segnato la sua vita e determinato, in un drammatico effetto valanga, la scelta di privarsene. Tredici motivi, tredici storie che coinvolgono Clay e alcuni dei suoi compagni di scuola e che, una volta ascoltati, sconvolgeranno per sempre le loro esistenze.
Con più di due milioni e mezzo di copie vendute soltanto negli Stati Uniti, Tredici, romanzo d'esordio di Jay Asher, è da dieci anni uno dei libri più letti dai ragazzi americani.
"Ciao a tutti. Spero per voi che siate pronti, perché sto per raccontarvi la storia della mia vita. O meglio, come mai è finita. E se state ascoltando queste cassette è perché voi siete una delle ragioni. Non vi dirò quale nastro vi chiamerà in causa. Ma non preoccupatevi, se avete ricevuto questo bel pacco regalo, prima o poi il vostro nome salterà fuori... Ve lo prometto."
Quando Clay Jensen ascolta il primo dei nastri che qualcuno ha lasciato per lui davanti alla porta di casa non può credere alle sue orecchie. La voce che gli sta parlando appartiene a Hannah, la ragazza di cui è innamorato dalla prima liceo, la stessa che si è suicidata soltanto un paio di settimane prima. Clay è scolvolto, da un lato non vorrebbe avere nulla a che fare con quei nastri. Hannah è morta, e i suoi segreti dovrebbero essere sepolti con lei. Ma dall'altro il desiderio di scoprire quale ruolo ha avuto lui nella vicenda è troppo forte. Per tutta la notte, quindi, guidato dalla voce della ragazza, Clay ripercorre gli episodi che hanno segnato la sua vita e determinato, in un drammatico effetto valanga, la scelta di privarsene. Tredici motivi, tredici storie che coinvolgono Clay e alcuni dei suoi compagni di scuola e che, una volta ascoltati, sconvolgeranno per sempre le loro esistenze.
Con più di due milioni e mezzo di copie vendute soltanto negli Stati Uniti, Tredici, romanzo d'esordio di Jay Asher, è da dieci anni uno dei libri più letti dai ragazzi americani.
Clay
Jensen riceve un pacco con sette
audiocassette. Ogni cassetta ha un numero scritto su ogni lato, precisamente
tredici. Non c’è nessun mittente, solo il destinatario. Due regole: ascoltare e
consegnare il pacco agli altri della lista.
Clay rimane il protagonista principale
dell’intera vicenda. Continua a chiedersi quando arriverà il suo turno e perché
lui è in quella lista. Che cosa ha fatto di male? Quando ha sbagliato?
Le cassette contengono il racconto di Hannah
Backer, prima del suo suicidio. Vuole raccontare la sua versione dei fatti.
Il libro si rivolge a un pubblico giovane. È
una denuncia contro il bullismo.
“Un pettegolezzo legato a un bacio può avere un
effetto valanga”.
Si può morire dalla vergogna?
All’inizio ho pensato che per qualche
pettegolezzo, fosse esagerato arrivare al suicidio. Man mano che Hannah
racconta e Clay ascolta le registrazioni, emergono sempre più dettagli e
particolari, persone e personaggi che hanno intaccato la fragilità e la
reputazione della ragazza. Persino l’insegnante sembra sorvolare su una
richiesta d’aiuto.
La storia è di grande attualità. Si parla tanto
di bullismo, ma poi si fa veramente poco. Sembra che tutti coloro che ci stanno
intorno non pensino alle conseguenze delle proprie azioni o parole.
Il messaggio è importante.
Lo stile, invece, non mi è piaciuto molto. È un
po’ lento e noioso. Hannah poteva reagire, ignorare i commenti, dimostrare che
le loro supposizioni erano infondate, invece le ha alimentate. Ha quasi giocato
con quei pettegolezzi, fino a quando ha detto “basta”.
Forse le motivazioni che l’hanno portata al
suicidio dovevano essere più fondate, più intense. Si parla solo di voci,
pettegolezzi, liste tra chi ha il sedere più bello o più brutto. Non sono
riuscita a immedesimarmi in Hannah. Ma se io fossi stata nella lista?...
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