Autore: Nora
Roberts
Titolo:
Quella calda estate
Editore: Mondadori
Genere: Thriller
Anno di pubblicazione: 2002
Pagine: 430
SINOSSI
Dopo sedici anni non è la
stessa Tory Bodeen quella che torna a Progress, nel South Carolina. È diventata
un'abile donna d'affari, ma non ha dimenticato la terribile esperienza che le
ha cambiato la vita. Aveva solo otto anni quando Hope, l'amica del cuore, venne
violentata e uccisa e Tory, che possiede il dono della chiaroveggenza, è
determinata a liberarsi dalle visioni ossessive che la inseguono e a scoprire
l'indentità dell'assassino. Tanto più che Progress appare destinata a non
trovare la tranquillità: i delitti non sono ancora finiti e l'assassino circola
indisturbato.
Sono trascorsi sedici anni dalla morte di Hope. Una morte
violenta e inspiegabile, dal mistero ancora irrisolto.
Tory era la sua
migliore amica e avrebbe voluto salvarla, invece era arrivata troppo tardi.
Erano solo due bambine che volevano giocare, divertirsi e vivere l’avventura.
Tory ha un dono: è una chiaroveggente, ha le visioni e legge
le emozioni delle persone. Quel dono può essere una maledizione, perché quelle
visioni la distruggono, la annientano.
Nonostante ricordi esattamente ogni dettaglio di quella
terribile notte, percepisca la paura e il terrore di Hope, non riesce a vedere
l’assassino.
Il passato di Tory è pieno di violenza e soprusi da parte di
un padre ossessionato da un Dio sconosciuto. La picchiava con la cinghia, in
nome di quel Diavolo che era lui stesso.
Appena maggiorenne, Tory va lontano da quella casa per rifarsi
una vita. Vuole essere una ragazza normale, libera e non avere più paura di
quel padre orribile che la ferisce nel corpo e nell’anima.
“Io sono Tory. Questo non hai potuto portarmelo via,
non sei riuscito a strapparmelo a cinghiate.
Sono Tory, e sono tornata”.
Tory ritorna a Progress, dove tutto è cominciato. Apre un
negozio molto carino con oggetti creati a mano ed esclusivi. Prende in affitto
la casa in cui ha vissuto da bambina, consapevole che i ricordi la
tormenteranno, ma lei ha deciso di non avere più paura.
Oggi come allora, i proprietari sono i signori Lavelle, (i
genitori di Hope), la sua gemella Faith e Cade. Il signor Lavelle è morto da
qualche anno, quindi a prendere le redini delle proprietà terriere e immobili è
il figlio maggiore Cade.
Non tutti sono favorevoli all’arrivo di Tory, soprattutto la
signora Margaret e la figlia Faith. Entrambe la credono responsabile della morte
di Hope. Ma Cade no, lui non la ritiene colpevole di quanto accaduto. Per
questo le riserva un trattamento speciale, accertandosi spesso che stia bene e
nessuno le dia fastidio.
Cade è un uomo
capace di gestire il grande patrimonio ereditato, in perenne conflitto con la
madre. È naturale, per lui, innamorarsi di Tory, perché lei non regala
attenzioni speciali a chiunque e non è nemmeno facile che si fidi di qualcuno.
Faith, dopo un
inizio burrascoso, riesce a instaurare un rapporto solidale con Tory,
lasciandola piuttosto sorpresa. Infatti, Faith non ha un carattere facile. È
capricciosa, volubile, irritante, in perenne ricerca di attirare attenzioni.
Vuole essere amata, ma si sente esclusa dalla sua famiglia, soprattutto da sua
madre.
Per i Lavelle, la figlia preferita è sempre stata Hope.
“Ero il ricordo vivente del fatto che lei era morta.
Non potevano perdonarmelo”.
Hope non è l’unica ragazza a essere morta in quegli anni.
Altre ragazze, nel corso degli anni, hanno perso la vita. “Continua a ucciderla. Una volta non gli è bastato”. L’assassino
cerca sempre ragazze con l’aspetto simile a quello di Hope e dall’età che la
ragazza avrebbe avuto se fosse ancora viva.
“Sedici anni, ed era tornata. Lui aveva aspettato,
e osservato,
sempre confidando nella possibilità
che un giorno il cerchio si sarebbe
chiuso
e lei sarebbe tornata, nonostante tutto,
qui dove ogni cosa aveva avuto
inizio.
(…)
Forse era proprio questo che aveva atteso per tutto quel tempo.
Che lei tornasse, che fosse di nuovo lì, pronta per lui”.
Intorno al
romanzo aleggia quell’alone di mistero che Nora Roberts è molto brava a creare.
Tutti sono sospettati. Tutti possono essere colpevoli di quegli orribili
omicidi.
All’inizio
ho faticato a immedesimarmi nel personaggio di Tory, ma dopo pochi capitoli è
iniziata la caccia all’assassino. Sono entrata tra le pagine ingiallite del
tempo, per scoprire chi si nascondeva dietro quei terribili omicidi.
Una lettura
piena di sorprese, intrigante e sorprendente.
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