lunedì 26 gennaio 2015

FRANCESCA ROSSINI : PHONEIX - Operazione Parrot; Recensione di Emme X; scheda tecnica e biografia

    VOTO 4 su 5
SCHEDA TECNICA:
Autore: FRANCESCA ROSSINI
Titolo: PHONEIX  – Operazione Parrot
Editore: LETTERE ANIMATE
Data di pubblicazione: 24 novembre 2014
Genere: SPY STORY/ THRILLER
Pagine: 219

Sinossi
1983. Un affascinante ed enigmatico agente dell'intelligence americana: Clay Nathan Hobbs, nome in codice Blue Shadow, coinvolge l'infermiera Leila Lane in una rocambolesca avventura in Europa sulle tracce di un agente del kgb, Egor Vinogradov, che ha un grosso conto in sospeso con lui. La comparsa in scena di una terza donna, l’agente segreto Rebecca Doyle, complicherà rapporti tra i protagonisti. Il terzetto dovrà tenere a bada i sentimenti per sventare un complotto ideato dallo spionaggio sovietico e la minaccia di conflitto atomico.

La mia recensione
Oggi cambiamo genere: pochi cuori, zero miele, cento per cento adrenalina.
Il periodo in cui si svolge questo romanzo è il 1983, a partire dal mese di ottobre.
Avremo a che fare con Leila Lane, madre single di Chris e lavora come infermiera in ospedale. Collabora come informatrice per la CIA e, quasi senza volerlo, si trova impelagata in una situazione scottante con l’agente segreto Blue Shadow , ovvero Clay Hobbs.
I due si troveranno ad affrontare diverse difficoltà: rapimenti, lotte, tentativi di fuga, amici che diventeranno nemici e nemici che si uniranno a loro; soffriranno la fame e la sete, dormiranno al freddo, scapperanno dai russi del Kgb, saranno feriti, picchiati, maltrattati.
A un certo punto, gli eventi li porteranno a separarsi, lottando ognuno con le proprie forze per sopravvivere tra quella criminalità che li circonda. A minipolare i fili di questa criminalità è Egor Vinogradov, personaggio spietato che usa un falso nome: lui fa parte del KGB. Clay ha un conto in sospeso con lui, mentre Egor, visti i nuovi eventi, cerca risposte da Leila.
Leggendo questo romanzo, ci si trova catapultati in un complotto continuo: non sai mai di chi puoi fidarti. Gli avvenimenti si susseguono abbastanza velocemente. La trama si svolge in diverse città, si parte da Washington, fuggono in Svizzera per seguire Vinogradov e, infine, scapperanno dalla Germania ancora divisa dal muro di Berlino.
C’è una buona dose di azione che tiene sveglia l’attenzione. Mistero non tanto, ma sicuramente diversi avvenimenti che incuriosiscono e possono provocare suspense, non eccessiva ma invoglia alla lettura.
Leila è una donna semplice, non proprio arguta, sicuramente sfortunata. Suo malgrado, si trova coinvolta nelle vicende e non le resta altro da fare che adeguarsi e sopportare Clay. Nonostante tutto, riesce a mantenere un contegno non indifferente, proverà sconforto, avrà paura, ma saprà difendersi anche quando si troverà da sola. Grazie alla sua esperienza da infermiera, saprà curare le ferite di Clay … e non solo quelle del corpo.
“Se per lui non avesse significato nulla?
 Questa ipotesi le sembrava ogni minuto più plausibile,
soprattutto quello ‘susami’ pronunciato alla fine:
insomma, chi è che chiede scusa dopo un bacio!”

Clay è un uomo che ne ha passate tante. La severità dell’addestramento lo ha reso maggiormente solitario, più duro e combattivo, sempre all’erta e pronto a difendersi da chiunque. L’esperienza del Vietnam ha finito di distruggere la sua  - già messa a dura prova – personalità. Un po’ per il suo carattere e molto per il lavoro che svolge, è difficile avere una relazione stabile. Nella sua vita c’è Rebecca Doyle, anche lei è un agente e, da nove anni, si frequentano. Il loro rapporto è libero, Clay è considerato un play boy, ma Rebecca non è mai stata gelosa, le sta bene così … fino a quando non vede l’agente in compagnia dell’infermiera.

Ho apprezzato particolarmente Clay, il suo personaggio mi ha molto incuriosita. È un duro ma non violento. È bello ma non si pone problemi a indossare dei baffi finti o tagliare i capelli. È riservato ma altruista. È uno degli agenti migliori ma non è invincibile. Non è un “debole” ma ha le sue “debolezze” o manie. Tutto questo lo rende “umano” e non un super eroe con poteri supremi. Non è lo stereotipato e invincibile agente. Mi hanno incuriosito molto le caratteristiche psicologiche del personaggio: recitare gli scioglilingua a voce alta per aiutarlo ad addormentarsi, mi fa pensare a una persona che deve controllare gli attacchi di panico. Sistemare le bottiglie in ordine di altezza, è un altro segno maniacale. Dividere le penne dalle matite senza nemmeno rendersene conto, mentre sta parlando è un altro indizio ossessivo. La sua è un’esistenza borderline, sia nel lavoro sia nei sentimenti. Lo dimostra la sua paura incontrollata - che lo ha fatto quasi ammattire quando non riesce a trovare Leila - arrivando perfino a pensare che l’avessero uccisa … come sarebbe stata la sua vita, in tal caso? Ho gradito anche il suo modo delicato di approcciarsi a Leila, quando ha preso coscienza che per lui non era soltanto una civile da proteggere.
L’ho letto con piacere anche se avrei preferito un po’ più di romanticismo tra i due protagonisti, ma devo ammettere che l’autrice ha saputo destreggiarsi perfettamente in un racconto complesso, sicuramente ricco di studi e ricerche. Un ottimo romanzo di spionaggio.



Biografia: 
Francesca Rossini insegna alla scuola primaria e vive a Manziana, piccolo paese nel verde della provincia romana. Collabora con il blog letterario Il momento di scrivere, per il quale cura la rubrica Dalla bozza al romanzo e scrive recensioni e interviste. Phoenix – Operazione Parrot è il suo romanzo d’esordio, ma ha da sempre coltivato la passione per la scrittura e per il disegno, dando vita a racconti su varie piattaforme telematiche e a fiabe illustrate per i suoi alunni.


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