SCHEDA TECNICA:
Autore:
FRANCESCA ROSSINI
Titolo:
PHONEIX – Operazione Parrot
Editore:
LETTERE ANIMATE
Data di
pubblicazione: 24 novembre 2014
Genere: SPY
STORY/ THRILLER
Pagine: 219
Sinossi
1983. Un affascinante ed enigmatico agente dell'intelligence americana: Clay Nathan Hobbs, nome in codice Blue Shadow, coinvolge l'infermiera Leila Lane in una rocambolesca avventura in Europa sulle tracce di un agente del kgb, Egor Vinogradov, che ha un grosso conto in sospeso con lui. La comparsa in scena di una terza donna, l’agente segreto Rebecca Doyle, complicherà rapporti tra i protagonisti. Il terzetto dovrà tenere a bada i sentimenti per sventare un complotto ideato dallo spionaggio sovietico e la minaccia di conflitto atomico.
La mia recensione
Oggi
cambiamo genere: pochi cuori, zero miele, cento per cento adrenalina.
Il periodo
in cui si svolge questo romanzo è il 1983, a partire dal mese di ottobre.
Avremo a che
fare con Leila Lane, madre single di Chris e lavora come infermiera in ospedale.
Collabora come informatrice per la CIA e, quasi senza volerlo, si trova
impelagata in una situazione scottante con l’agente segreto Blue Shadow ,
ovvero Clay Hobbs.
I due si
troveranno ad affrontare diverse difficoltà: rapimenti, lotte, tentativi di
fuga, amici che diventeranno nemici e nemici che si uniranno a loro; soffriranno
la fame e la sete, dormiranno al freddo, scapperanno dai russi del Kgb, saranno
feriti, picchiati, maltrattati.
A un certo
punto, gli eventi li porteranno a separarsi, lottando ognuno con le proprie
forze per sopravvivere tra quella criminalità che li circonda. A minipolare i
fili di questa criminalità è Egor Vinogradov, personaggio spietato che usa un
falso nome: lui fa parte del KGB. Clay ha un conto in sospeso con lui, mentre
Egor, visti i nuovi eventi, cerca risposte da Leila.
Leggendo
questo romanzo, ci si trova catapultati in un complotto continuo: non sai mai
di chi puoi fidarti. Gli avvenimenti si susseguono abbastanza velocemente. La
trama si svolge in diverse città, si parte da Washington, fuggono in Svizzera
per seguire Vinogradov e, infine, scapperanno dalla Germania ancora divisa dal
muro di Berlino.
C’è una
buona dose di azione che tiene sveglia l’attenzione. Mistero non tanto, ma
sicuramente diversi avvenimenti che incuriosiscono e possono provocare
suspense, non eccessiva ma invoglia alla lettura.
Leila è una
donna semplice, non proprio arguta, sicuramente sfortunata. Suo malgrado, si
trova coinvolta nelle vicende e non le resta altro da fare che adeguarsi e
sopportare Clay. Nonostante tutto, riesce a mantenere un contegno non
indifferente, proverà sconforto, avrà paura, ma saprà difendersi anche quando
si troverà da sola. Grazie alla sua esperienza da infermiera, saprà curare le
ferite di Clay … e non solo quelle del corpo.
“Se per lui
non avesse significato nulla?
Questa ipotesi le sembrava ogni minuto più
plausibile,
soprattutto
quello ‘susami’ pronunciato alla fine:
insomma, chi
è che chiede scusa dopo un bacio!”
Clay è un
uomo che ne ha passate tante. La severità dell’addestramento lo ha reso
maggiormente solitario, più duro e combattivo, sempre all’erta e pronto a
difendersi da chiunque. L’esperienza del Vietnam ha finito di distruggere la
sua - già messa a dura prova –
personalità. Un po’ per il suo carattere e molto per il lavoro che svolge, è
difficile avere una relazione stabile. Nella sua vita c’è Rebecca Doyle, anche
lei è un agente e, da nove anni, si frequentano. Il loro rapporto è libero,
Clay è considerato un play boy, ma Rebecca non è mai stata gelosa, le sta bene
così … fino a quando non vede l’agente in compagnia dell’infermiera.
Ho
apprezzato particolarmente Clay, il suo personaggio mi ha molto incuriosita. È
un duro ma non violento. È bello ma non si pone problemi a indossare dei baffi finti
o tagliare i capelli. È riservato ma altruista. È uno degli agenti migliori ma
non è invincibile. Non è un “debole” ma ha le sue “debolezze” o manie. Tutto
questo lo rende “umano” e non un super eroe con poteri supremi. Non è lo
stereotipato e invincibile agente. Mi hanno incuriosito molto le
caratteristiche psicologiche del personaggio: recitare gli scioglilingua a voce
alta per aiutarlo ad addormentarsi, mi fa pensare a una persona che deve
controllare gli attacchi di panico. Sistemare le bottiglie in ordine di
altezza, è un altro segno maniacale. Dividere le penne dalle matite senza
nemmeno rendersene conto, mentre sta parlando è un altro indizio ossessivo. La
sua è un’esistenza borderline, sia nel lavoro sia nei sentimenti. Lo dimostra
la sua paura incontrollata - che lo ha fatto quasi ammattire quando non riesce
a trovare Leila - arrivando perfino a pensare che l’avessero uccisa … come
sarebbe stata la sua vita, in tal caso? Ho gradito anche il suo modo delicato
di approcciarsi a Leila, quando ha preso coscienza che per lui non era soltanto
una civile da proteggere.
L’ho letto
con piacere anche se avrei preferito un po’ più di romanticismo tra i due
protagonisti, ma devo ammettere che l’autrice ha saputo destreggiarsi perfettamente
in un racconto complesso, sicuramente ricco di studi e ricerche. Un ottimo
romanzo di spionaggio.
Biografia:
Francesca Rossini insegna alla scuola primaria e vive a
Manziana, piccolo paese nel verde della provincia romana. Collabora con il blog
letterario Il momento di scrivere, per il quale cura la
rubrica Dalla bozza al romanzo e
scrive recensioni e interviste. Phoenix – Operazione
Parrot è il
suo romanzo d’esordio, ma ha da sempre coltivato la passione per la scrittura e
per il disegno, dando vita a racconti su varie piattaforme telematiche e a
fiabe illustrate per i suoi alunni.
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