martedì 26 settembre 2017

Alessandro Petrelli: Trauma



Autore: Alessandro Petrelli
Titolo: Trauma
Editore: Lettere Animate
Genere: Thriller psicologico
Anno di pubblicazione: 2017
Pagine: 216

SINOSSI
Lecce, 2015. È il 18 aprile quando Vanessa e Federico organizzano uno scherzo di cattivo gusto ai danni di Vincenzo, un ragazzo introverso, già vittima in passato delle loro angherie.È il 12 maggio quando Vincenzo, in seguito a un incidente stradale, si risveglia non ricordando nulla degli ultimi trenta giorni.La storia si sviluppa su piani temporali diversi. Nel presente, Vincenzo andrà in cerca di una verità frammentata e resa opaca da personaggi inquietanti e da tragici avvenimenti la cui unica chiave di lettura giace nei recessi oscuri e inaccessibili di un trauma. Potrà fidarsi del ragazzo sconosciuto che gli dirà di aver fatto amicizia con lui prima dell’incidente? E chi sono i nuovi vicini di casa dall’aria misteriosa? Cosa hanno fatto Vanessa e Federico?Sarà il passato a giungere in soccorso e a dissolvere i nodi di una realtà apparentemente priva di logica, ricostruendo la reale dinamica dei fatti e ricongiungendosi al presente e ai suoi retroscena come il pezzo mancante di un puzzle.


“Non puoi fidarti di nessuno.
Non puoi contare su te stesso.
Il presente ti sconvolge.
Il passato sta tornando”.

Consapevoli di quanto appena citato, entriamo ad analizzare la storia.
Vincenzo è un ragazzo che fin dalle elementari si è mostrato asociale. Lo chiamavano “lo scemo della classe”. Un tipo così introverso, insicuro e solitario, è facile preda dei ragazzi più spavaldi. In poche parole, Vincenzo è vittima di un bullismo crudele e spietato che si è perpetrato nel tempo, negli anni.
Federico e Vanessa, invece, appartengono alla “comitiva dei bulli” e proprio Federico è il capobranco. Approfittando dell’adorazione-ossessione che Vanessa prova per lui, la usa spesso per fare gli scherzi ai più deboli. Per lei, bella e desiderata, è un gioco semplicissimo accalappiare i ragazzi ingenui.
Chi prendono di mira? Proprio Vincenzo.
Hanno circa ventidue anni e la voglia di ridere sulle disgrazie altrui non è ancora passata, tanto da organizzare un nuovo scherzo che porterà conseguenze terribili a tutte le persone coinvolte.

La storia è narrata tra un presente (il mese di maggio) e un passato (il mese di aprile).
Ad aprile, inizia lo scherzo.
A maggio, inizia la vendetta.
Vincenzo, dopo un incidente (un trauma, appunto), ha un’amnesia retrograda. Vive il presente con fatica e confusione,  un mal di testa atroce lo perseguita di continuo. Le voci e le persone sembrano appartenere a un altro mondo, un altro contesto che lui non riesce a catalogare con certezza. Queste presenze sospette e le urla, hanno qualcosa di inquietante che deriva dall’arrivo dei nuovi vicini di casa. Un uomo e un ragazzo adolescente sulla sedia a rotelle.

“Quella casa è disabitata, pensò. 
Non dovrebbe esserci nessuno in quella casa”.

 Vincenzo è cresciuto coltivando un senso di odio e di timore verso i suoi coetanei, nei quali ogni giorno nota sempre di più la cattiveria e il disprezzo.
Adesso, pur non ricordando con esattezza gli avvenimenti e anche grazie all’aiuto di un amico, riesce a collegare i vari passaggi, fino a ritrovare se stesso.
Questa lettura si è rivelata piacevole e interessante. Le menti contorte mi affascinano e le storie non proprio ovvie e scontate, meritano di essere apprezzate.
Questo romanzo non delude, sa stupire, sa coinvolgere, sa intrattenere il lettore.
Si vede che l’autore ha fatto le sue ricerche da inserire nei vari comportamenti dei personaggi, questo merito va riconosciuto.

Lettura consigliata a chi ama i thriller psicologici.

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