Autore:
GIUSEPPE BONAN
Titolo: IL
DIARIO DI ZENDA
Editore: IL
TORCHIO
Genere:
THRILLER NOIR
Data di
pubblicazione: 2015
Pagine: 108
SINOSSI
In un giardino nei pressi della scuola che frequenta, Eugenie
trova il cadavere della sua amica Zenda, addetta alle pulizie della biblioteca.
Nei giorni successivi i compagni di Eugenie iniziano ad alimentare sospetti e
avanzare supposizioni in merito al tragico evento. Il clima di tensione e
mistero che aleggia all’interno della scuola sembra provare il livello di
sopportazione della ragazza, mentre ci si chiede se riuscirà a dare risposte
alle incognite subentrate,
La mia recensione
Tutta la
storia ruota intorno all’omicidio di Zenda, una giovane ragazza esile e
taciturna, addetta alle pulizie della biblioteca scolastica.
A trovare il
cadavere è la giovane Eugenie, seguita dal suo professore d’italiano.
Tutti
consideravano Zenda una ragazza strana, come se li stesse guardando da un altro
mondo.
I sospetti
ricadono sul custode Roberto, ma non ci sono prove né movente.
Eugenie era
l’unica studentessa che aveva cercato di scambiare qualche parola con Zenda,
considerandola una ragazza saggia e serena, nonostante la sua difficoltà a
esprimersi.
Eugenie
stessa ha i suoi problemi adolescenziali, si chiede se sono gli altri o lei a
non andare bene, a non funzionare.
Gli studenti
iniziano a fare le loro supposizioni sull’accaduto. C'è chi crede in un
suicidio, altri accusano il custode, altri ancora non sanno proprio perché sia
successo.
Dove sta il mistero? Nella scuola? Nel diario?
Pian piano,
la trama e i personaggi prendono forma e sostanza.
La vicenda
narrata mette subito in allerta il lettore, cercando di capire chi sia
l’assassino e il movente che spinga l’essere umano a compiere un gesto così
cruento.
In una linea
sottile, vengono trattati i temi giovanili: disagio adolescenziale e bullismo.
La scrittura è piacevole, scorre veloce
senza intoppi. I personaggi di contorno sono descritti sommariamente, mentre
Eugenie e Zenda hanno un approfondimento emotivo e psicologico.
In un attimo ci si trova catapultati in
un ambiente giovane e ostile, che prende di mira i deboli e li abbatte.
Se amate i thriller con qualche
risvolto psicologico, questo è consigliato per voi.
BIOGRAFIA
Giuseppe
Bonan è nato l’11 luglio 1978 a Nove (VI). A quattordici anni si iscrive
all’I.P.S.S.A.R. di Possagno (TV), diplomandosi come Tecnico dei Servizi
Turistici nel 1998, anno in cui esce la sua prima raccolta di Racconti, “Dal
bar al binario 7”. Continua a scrivere racconti che pubblica su riviste
cartacee e on-line. Frequenta abitualmente corsi di scrittura creativa. Non ha
un modello narrativo specifico cui ispirarsi, ma la sua curiosità spazia tra
letture di vario tipo, da James Ellroy a Lucarelli, da Stephen King a
Dostoevskij (e altri). “Il diario di Zenda” è il suo primo romanzo.
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