Autore:
SIMONA BUSTO
Titolo: NEVE
SCURA
Editore:
SELF-PUBLISHING
Genere:
Romanzo breve
Data di
pubblicazione: 2014
Pagine: 26
SINOSSI
“Sentirla
così vicina contro di me era una dolce tortura.
Lei parve leggermi nel pensiero. Alzò i bellissimi grandi occhi e mi guardò dritto in viso. Poi la sua bocca cercò la mia, più avida e audace del solito. Le nostre lingue s’incontrarono e danzarono insieme, esplorandosi e cercando qualcosa di più.”
Stefano torna a casa, nel suo paese di origine, e lì tutto gli parla di Maria, il suo primo unico amore.
La nostalgia muove i suoi passi, anche se lui fingerà fino all’ultimo un ironico distacco.
Il pensiero dell’amore perduto ritornerà prepotente e farà venire a galla ogni emozione sopita, come sotto la spinta di un fiume in piena.
Un breve racconto che vi trascinerà negli abissi dell’amore che si fa pura essenza, al di là di ogni convenzione e al di là dei ceti sociali.
Perché nulla può piegare i sentimenti e la passione.
Lei parve leggermi nel pensiero. Alzò i bellissimi grandi occhi e mi guardò dritto in viso. Poi la sua bocca cercò la mia, più avida e audace del solito. Le nostre lingue s’incontrarono e danzarono insieme, esplorandosi e cercando qualcosa di più.”
Stefano torna a casa, nel suo paese di origine, e lì tutto gli parla di Maria, il suo primo unico amore.
La nostalgia muove i suoi passi, anche se lui fingerà fino all’ultimo un ironico distacco.
Il pensiero dell’amore perduto ritornerà prepotente e farà venire a galla ogni emozione sopita, come sotto la spinta di un fiume in piena.
Un breve racconto che vi trascinerà negli abissi dell’amore che si fa pura essenza, al di là di ogni convenzione e al di là dei ceti sociali.
Perché nulla può piegare i sentimenti e la passione.
La mia
recensione
La storia
inizia con il protagonista Stefano che si reca a casa dei genitori.
Arrivare in
quei luoghi a lui familiari, suscita tanti ricordi. Il più forte di tutti
riguarda Maria, una ragazza che ha conosciuto da bambino, con cui ha avuto una
relazione da ragazzo e di cui conserva un ricordo prepotente nel suo cuore.
“Solo tra le sue braccia, così calde e morbide, la vita ha un
senso, anche per me che sono indegno perfino di pronunciare il nome di Maria.”
Il racconto
è scritto in modo particolareggiato, molto pulito e scorrevole. I pensieri e i
ricordi di Stefano, rendono partecipe il lettore dei suoi rimorsi lontani nel
tempo, eppure ancora vivi in lui.
Entrare nel
cuore umano ed esprimerne i sentimenti non è facile. L’autrice ha scelto di
narrare il punto di vista di un uomo e non quello di una donna come in genere
accade. Mi piace questa scelta.
Seppur breve,
la vicenda è soddisfacente. Non mi sarebbe dispiaciuto un romanzo più completo,
perché lo stile dell’autrice è molto coinvolgente.
Consigliato.
Grazie di cuore Emme X per questa bellissima recensione.
RispondiEliminaSono davvero felice che il tuo blog abbia voluto ospitare il mio piccolo racconto.