Autore:
VALENTINA CEBENI
Titolo:
L’ULTIMO BATTITO DEL CUORE
EDITORE:
Giunti
Genere:
ROMANCE
Data di
pubblicazione: 2013
Pagine: 304
SINOSSI:
Nell'incantevole
campagna del Kent, Penelope non arriva per caso. Dopo la tragica scomparsa di
Adam, il suo unico amore, in un incidente d'auto a cui lei è miracolosamente
scampata, si lascia convincere a trascorrere un periodo di tempo nella
magnifica tenuta di sua sorella Addison. Ma a casa dei Walker la situazione è
tutt'altro che tranquilla. Il matrimonio tra Addison e Ryan, costretto su una
sedia a rotelle, peggiora di giorno in giorno, così come l'umore della sorella,
sempre più fredda, tagliente e scontrosa. L'unica consolazione per Penelope è
prendersi cura del giardino da troppo tempo trascurato. Con l'appoggio di Ryan
e l'aiuto di Tristan, il taciturno vivaista del paese, quel rettangolo di terra
infestato da erbacce si arricchisce di una grande varietà di piante e fiori
colorati. Tuttavia i violenti litigi con Addison, il tormento del ricordo di
Adam e una serata fatale trascorsa con Ryan fanno sentire Penelope sempre più
sola e in balìa delle onde del destino. L'unica voce a raggiungerla nel
profondo è quella di Tristan, il primo uomo dopo Adam ad attrarla
misteriosamente...
Valentina Cebeni ci regala una grande storia d'amore, gelosia, rancori e segreti mai confessati. La storia romantica e struggente di una donna in cerca della sua nuova strada.
Valentina Cebeni ci regala una grande storia d'amore, gelosia, rancori e segreti mai confessati. La storia romantica e struggente di una donna in cerca della sua nuova strada.
La mia
recensione
Penelope è
distrutta dal dolore. Adam, l’uomo che doveva sposare, è morto in un incidente
stradale e i suoi organi sono stati espiantati per dare vita ad altre persone.
“Lui non ce l’aveva fatta, non l’aveva aspettata. Aveva avuto
fretta di andarsene (…). Dell’uomo che amava non le era rimasto niente. Nemmeno
quel cuore che aveva giurato essere suo.”
Addison, la
sua sorellastra, per farla reagire, la porta in casa sua. Lì Penelope trova una
realtà diversa da come l’aveva immaginata. Ryan, il marito di Addison, è su una
sedia a rotelle e Leonard, il loro bambino è affetto da diversi disturbi.
La vita in
casa della sorella non è affatto serena. I litigi sono all’ordine del giorno e
basta una stupidaggine per tirar fuori il livore che li opprime.
Ryan e
Penelope instaurano un buon rapporto. C’è dolore negli animi di entrambi e
questo li fa avvicinare, li rende complici. Ognuno cerca di incoraggiare e
spronare l’altro, mentre Addison – con le sue nevrosi – comanda tutti
pianificando ogni cosa.
Ryan ha il
tono scoraggiato di chi non ha più voglia di lottare. Un tono particolarmente
vicino a quello di Penelope, ma lei doveva guarire dal lutto che si trascinava
nel cuore, non per medicare le ferite altrui.
Ryan le
propone di sistemare il giardino: un modo per tenerla impegnata. Penelope non
conosce nulla di piante, erbe e fiori, Adam era bravo in questo. Ma Adam non
c’è più. Ad aiutarla sarà Tristan, il proprietario del vivaio.
Forse
occuparsi del giardino l’aiuterà a dimenticare, ad andare avanti, seppellire
Adam e il suo ricordo una volta per tutte.
Tra Penelope
e Trista c’è una certa affinità. Lei ha la sensazione di conoscerlo, di averlo
già visto, ma la ferita chirurgica che si intravede dalla camicia, fa tornare
il passato a tormentarla.
Intanto
Penelope diventa per Ryan sempre più importante.
“Penelope era la vita che tornava lentamente da lui dopo una
lunga assenza, quella brezza fresca ch spazza via nuvole e pensieri. Lei era la
forza, la vita che irrompe, che distrugge e ricrea.”
Addison non
perde occasione per rinfacciare a Penelope il ruolo di usurpatrice. Le urla di
averle rubato l’affetto dei suoi genitori. Addison soffoca tutti, anche Leonard
si sente libero quando lei non c’è.
Penelope è
attratta da Tristan e questo la destabilizza.
“Alle persone basta girare l’angolo per dimenticarsi quello
che hanno vissuto trenta secondi prima, ma per te che lo vivi ogni giorno non è
la stessa cosa. Tu con il dolore ci devi fare i conti anche quando ti lavi i
denti, però quello che ti dice la gente non è tutto falso. Siamo animali che si
feriscono e che soffrono, ma in noi c’è un istinto che cerca sempre di metterci
in salvo. Tutti ce l’hanno. Nessuno vuole morire veramente.”
“Viere non è sbagliato.”
Nonostante
tutto questo, Penelope non riesce a dire addio ad Adam, non vuole rassegnarsi.
Addison continua a ripeterle che è ora di andare avanti e piangersi addosso non
la aiuta.
“Siete davvero convinti che si possa dare una scadenza al
dolore? Chi le ha dato il potere di stabilire quando e per quanto tempo sia
lecito piangere la persona che si ama?”
Questo è un
romanzo pieno di dolore e drammi familiari.
Tutto ruota
sulla morte di Adam.
Il rapporto
tra Addison e Penelope è molto conflittuale.
Il
matrimonio tra Addison e Ryan fa acqua da tutte le parti.
Tristan ha
il suo passato traumatico alle spalle.
Ognuno
soffre e reagisce in modo differente al dolore.
Le
caratterizzazioni dei personaggi sono fortemente psicologiche. La scrittura è
scorrevole, a volte emozionante. Forse è troppo pieno di disgrazie, anche il
finale lascia un po’ insoddisfatti. Non c’è niente che vada bene.
Come genere,
ho messo “romance”, ma forse è più un libro di narrativa.
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