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La Bestseller Edizioni è una Casa Editrice tradizionale, cioè non richiede soldi per la pubblicazione. Segue tutti i processi editoriali. Pubblica i seguenti generi letterari: romanzi contemporanei (rosa, new adult, young adult, sport romance, office romance, chick-lit, romantic suspense), thriller (noir, gialli), narrativa, manuali di self help e di scrittura. Nasce come diramazione della già famosa Butterfly Edizioni. Il nostro motto? "I sogni meritano di arrivare in alto".
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mercoledì 13 giugno 2018
Silvia Montemurro: La casa delle farfalle
lunedì 23 ottobre 2017
Sara Purpura: Il desiderio nascosto di te

Autore:
Sara Purpura
Titolo:
Il desiderio nascosto di te
Editore:
Butterfly Edizioni
Collana:
Love Self
Genere:
Romance
Data di
pubblicazione: 24 ottobre 2017
Disponibile in ebook su Amazon e Kindle Unlimited
Cartaceo: 9 novembre 2017
Prezzo ebook: 2,99 € [In offerta a 0,99 solo i primi giorni]
Prezzo cartaceo: 14,00 €
Sinossi
Quattro anni di
silenzio, lontana dalla sua famiglia e dalla sua terra, per celare una verità
scomoda. Umiliata nel profondo, Sofia fa ritorno nella sua Sicilia, marchiata
per sempre da una vergogna che l'ha resa fragile, spaventata e insicura.
Finalmente decisa a riprendersi la sua vita, è pronta a ricominciare da dove la
sua tranquilla quotidianità si è interrotta. Nella sua città natale rivede gli
amici che un tempo l'hanno abbandonata e Marco, l'amore segreto della sua
adolescenza e il suo rimpianto più grande. Per Sofia è difficile lasciarsi
andare, chiusa nel suo dolore, è convinta di non avere nulla da offrirgli.
Insieme affronteranno ogni ricordo amaro, spazzando via le paure che la
incatenano al passato. Ma il destino rischierà di allontanarla di nuovo
dall'unico uomo che abbia mai amato e i due dovranno lottare con tutte le loro
forze per poter stare insieme.

Flavio è il produttore del
musical in cui Sofia recita. Lui è innamorato della ragazza, conosce il suo
passato e aspetta che lei sia pronta a ricambiarlo nei sentimenti.
Marco è il miglior amico di
Andrea, fratello di Sofia. I ragazzi sono cresciuti insieme e si sono
innamorati, ma nessuno lo ha mai confessato apertamente. Marco sapeva che
qualcosa non andava, sapeva che Sofia soffriva, ma non ha avuto il tempo di
fermarla. Lei era già andata via.
Il suo
ritorno crea scompiglio e ammirazione. Ci voleva coraggio per ritornare lì,
dove tutto era iniziato.
Certa
di non lasciarsi sopraffare, Sofia è pronta a lottare per affrontare il suo dolore,
il suo incubo peggiore: il cugino Guido.
Sofia e
Marco hanno un legame profondo che li unisce senza bisogno di parlare.
Basta
uno sguardo, per capire che nulla è cambiato. Loro non si sono mai dimenticati.
La
vicinanza di Marco, intacca la corazza di Sofia.
“Mi
sono abituata a un battito meccanico e regolare:
essenziale
per vivere, ma assolutamente sordo
a
qualsiasi emozione. (…)
Sono
pietra calcarea, una roccia.
Dura
con me e con gli altri”.
Lei ha
paura di lasciarsi andare con Marco. Quattro anni prima era scappata, ma
nessuno l’aveva fermata. Sembra che tutti si fossero schierati dalla parte di
Guido e lei non aveva scelta. Forse non era pronta ad affrontare le voci che
giravano sul suo conto. Era lei quella facile. Era lei quella che lo aveva
provocato…
Anche
se Sofia non ha subito raccontato a Marco quello che era successo, lui sembra
conoscere ugualmente ciò che ha provato e vissuto. Se l’ha lasciata andare una
volta, non vuole farlo di nuovo.
Per Sofia è difficile coinvolgerlo nella sua
vita segnata da un passato fatto di paura e vergogna.
Con
pazienza e tanto amore, Marco le rimane vicino.
“Gli
hai fatto abbassare lo sguardo ed è così che si deve sentire di fronte a te:
un
verme. Esattamente quello che è, deve essere lui a strisciare, non tu. (…)
Andiamo
a riprenderci la tua vita (…).
Stasera
tu riprenderai la tua vita da dove l’hai lasciata”.
Sofia è
pronta a ricominciare con Marco accanto, ma lui ha una situazione complicata da
affrontare. Intanto Guido continua a nutrire una morbosa ossessione nei
confronti della ragazza. La spaventa, la minaccia, la provoca…
Riuscirà,
Sofia, a prendersi la sua rivincita sulla vita? Riuscirà, Marco a risolvere i
suoi problemi?
Questa
è una storia di rinascita e speranza.
Accanto
alle persone che ci amano, possiamo trovare il coraggio di affrontare ogni
ostacolo, ogni paura. Se prima la famiglia di Sofia non era stata in grado di
proteggerla, adesso è unita nel sostenerla.
La
scrittura è molto delicata, profonda e intensa, quasi commovente.
La
storia di Sofia, è la storia di milioni di donne che sono state violate. Molto
spesso non sono credute. Altre volte sono loro a non parlare. A non denunciare.
Il
messaggio arriva forte e chiaro: non
fatevi schiacciare da chi vi ha fatto del male. Parlate, urlate, reagite. Raccogliete
prove, indizi, telefonate, messaggi e andate a denunciare.
Salvatevi e non rinunciate a vivere. Non
rinunciate ad amare.
Consigliato.
Etichette:
Amore,
Butterfly Edizioni,
denuncia,
donne,
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Love self,
recensione,
rinascita,
romance,
Sara Purpura,
speranza,
violenza
lunedì 16 ottobre 2017
Federica Bosco: Ci vediamo un giorno di questi

Autore:
Federica Bosco
Titolo:
Ci vediamo un giorno di questi
Editore:
Garzanti
Genere:
Narrativa
Data di
pubblicazione: settembre 2017
Pagine:
310
SINOSSI
Quando l’amicizia è infinita come il
mare
A volte per far nascere un’amicizia senza fine basta un biscotto condiviso nel cortile della scuola. Così è stato per Ludovica e Caterina, che da quel giorno sono diventate come sorelle. Sorelle che non potrebbero essere più diverse l’una dall’altra. Caterina è un vulcano di energia, non conosce cosa sia la paura. Per Ludovica la paura è una parola tatuata a fuoco nella sua vita e sul suo cuore. Nessuno spazio per il rischio, solo scelte sempre uguali. Anno dopo anno, mentre Caterina trascina Ludovica alle feste, lei cerca di introdurre un po’ di responsabilità nei giorni dell’amica dominati dal caos. Un’equazione perfetta. Un’unione senza ombre dall’infanzia alla maturità, attraverso l’adolescenza, fino a giungere a quel punto della vita in cui Ludovica si rende conto che la sua vita è impacchettata e precisa come un trolley della Ryanair, per evitare sorprese al check-in, un muro costruito meticolosamente che la protegge dagli urti della vita: lavoro in banca, fidanzato storico, niente figli, nel tentativo di arginare le onde. Eppure non esiste un muro così alto da proteggerci dalle curve del destino. Dalla vita che a volte fortifica, distrugge, cambia. E, inaspettatamente, travolge. Dopo un’esistenza passata da Ludovica a vivere della luce emanata dalla vitalità di Caterina, ora è quest’ultima che ha bisogno di lei. Ora è Caterina a chiederle il regalo più grande. Quello di slacciare le funi che saldano la barca al porto e lasciarsi andare al mare aperto, dove tutto è pericoloso, inatteso, imprevisto. Ma inevitabilmente sorprendente.
A volte per far nascere un’amicizia senza fine basta un biscotto condiviso nel cortile della scuola. Così è stato per Ludovica e Caterina, che da quel giorno sono diventate come sorelle. Sorelle che non potrebbero essere più diverse l’una dall’altra. Caterina è un vulcano di energia, non conosce cosa sia la paura. Per Ludovica la paura è una parola tatuata a fuoco nella sua vita e sul suo cuore. Nessuno spazio per il rischio, solo scelte sempre uguali. Anno dopo anno, mentre Caterina trascina Ludovica alle feste, lei cerca di introdurre un po’ di responsabilità nei giorni dell’amica dominati dal caos. Un’equazione perfetta. Un’unione senza ombre dall’infanzia alla maturità, attraverso l’adolescenza, fino a giungere a quel punto della vita in cui Ludovica si rende conto che la sua vita è impacchettata e precisa come un trolley della Ryanair, per evitare sorprese al check-in, un muro costruito meticolosamente che la protegge dagli urti della vita: lavoro in banca, fidanzato storico, niente figli, nel tentativo di arginare le onde. Eppure non esiste un muro così alto da proteggerci dalle curve del destino. Dalla vita che a volte fortifica, distrugge, cambia. E, inaspettatamente, travolge. Dopo un’esistenza passata da Ludovica a vivere della luce emanata dalla vitalità di Caterina, ora è quest’ultima che ha bisogno di lei. Ora è Caterina a chiederle il regalo più grande. Quello di slacciare le funi che saldano la barca al porto e lasciarsi andare al mare aperto, dove tutto è pericoloso, inatteso, imprevisto. Ma inevitabilmente sorprendente.
Federica Bosco è una delle scrittrici italiane più
amate. Un’autrice da un milione di copie vendute. Ogni suo libro domina le
classifiche e riceve il plauso della stampa. In questo nuovo romanzo supera sé
stessa riuscendo nel compito che solo i narratori più autentici e grandi riescono
ad assolvere: ci parla di noi. Ci vediamo un giorno di questi racconta
l’amore ma anche il dolore, racconta le mille sfaccettature dell’animo umano.
Racconta l’amicizia più forte e più variegata, l’amicizia più fragile ma anche
più duratura: quella tra donne.
«Federica Bosco con i suoi bestseller ha venduto un
milione di copie.»
Donna Moderna
«Federica Bosco è una scrittrice ironica e intelligente.»
Grazia
Donna Moderna
«Federica Bosco è una scrittrice ironica e intelligente.»
Grazia
Ci sono
storie che non lasciano niente. Storie che si dimenticano.
Poi ci
sono storie che emozionano. Storie che vorresti non finissero mai.
Questa
è un romanzo meraviglioso e commovente. Un romanzo che scava dentro di noi. Un
romanzo che non si può dimenticare…
Un’amicizia
nata per caso.
Due
bambine differenti: l’alfa e l’omega, Yin e Yang, il giorno e la notte,
l’esuberanza e l’anonimato.
Uso
le parole dell’autrice, così capirete meglio.
“Non
c’era niente che ci accomunasse:
lei
aveva assoluta fiducia nel prossimo,
io
diffidavo anche della mia stessa ombra;
lei brillava come un faro,
io al
massimo come una lucciola;
lei era
l’anima della festa,
io la
tappezzeria beige”.

Ludovica è la voce narrante. Lei
è quella ragionevole, ordinaria, pignola, precisa, rigida….
Cate, invece, è un vulcano, un
fiume in piena, una sovversiva, una ribelle, una che affronta la vita a morsi e
non si arrende mai…
“I suoi
treni non conoscevano binari morti, arrivavano tutti a destinazione”.
Quest’amicizia
nata tra i banchi di scuola, è una fonte di luce per la nostra Ludo. In Cate
trova tutto quello che lei non sarà mai. E Cate, in lei, trova la sicurezza, la
stabilità, l’equilibrio che le manca.
Quest’amicizia
è molto forte. Indistruttibile. Eppure, a volte, capita di dire una parola di
troppo, un urlo più forte, una cattiveria che si poteva risparmiare… basta poco
per far esplodere tutta la loro diversità. Quelle parole di poco prima
diventano silenzi. Lunghi. Interminabili. Assordanti.
Cate,
dopo un litigio, parte. Ritorna dopo un anno, ed è come se fosse andata via il
giorno prima. Tutto ritorna al suo posto, ma con una persona in più: è incinta.
Intanto
Ludo ha continuato la sua grigia e ordinaria esistenza. Conosce Paolo, un
collega. La loro è una storia non-storia. Una relazione un po’ di comodo, molto
piatta e monotona ma rassicurante.
Il
ritorno di Cate e la nascita di Gabriel, intaccano un po’ la sua non-storia con
Paolo.
A un
certo punto, la furia si scatena per via un prestito… da qui parte la vicenda.
Se per
vent’anni Paolo è rimasto in sordina, tessendo una tela invisibile e spietata,
adesso è il momento di iniziare le manipolazioni, i ricatti velati, il “ti
amavo” improvviso che mette in discussione tutta la vita passata, presente e
futura di Ludovica.
“Non
era stata una litigata di quelle che poi fai pace,
piangi
e giuri che non succederà più.
Era un
precedente di quelli che dopo ti muovi fra le mine,
stando
attenta a dove metti i piedi per non saltare in aria”.
Ludo
inizia a sentirsi divisa tra i sentimenti e i sensi di colpa. Si trova in mezzo
a due affetti che non riesce a equilibrare o amalgamare, perché Paolo e Cate
sono incompatibili. Si trova in una situazione in cui tutti hanno ragione e
torto insieme. Dove basta una parola sbagliata per ribaltare tutto, insinuare
il dubbio, giudicare e condannare.
Ludo
non vuole litigare con Paolo, ma non vuole nemmeno rinunciare Cate e Gabriel.
Si trova in una situazione perversa che non ha via d’uscita.
“Sapevano
che Paolo era diventato aggressivo,
sapevano
che si comportava male con me,
sapevano
che mi manipolava,
e lo
sapevano solo perché volevano bene a me
e mi
avevano vista appassire giorno dopo giorno,
come
solo un amore tossico riesce a ridurti”.

La
scrittura ipnotica, riesce a catturare il lettore fin dalle prime frasi. L’autrice riesce ad alleggerire alcune
situazioni con brevi battute che ti strappano un sorriso, smorzando l’atmosfera
austera di certi argomenti dolorosi. È
capace di mettere un sorriso, lì dove un attimo prima batteva il cuore dalla
commozione. Il tempismo perfetto.
C’è
qualcosa di magico, nostalgico e introspettivo in questo romanzo.
C’è un
messaggio non detto o forse, talmente urlato da sfuggire.
Io ho
colto questo: Non prendere le persone
per scontate, domani potrebbe essere
troppo tardi.
Ci sono
dolori, rimpianti, rimorsi che nascono dalle cose non dette, non fatte. Dagli
abbracci mancati, dalle telefonate arrivate troppo tardi, dai sorrisi persi per
strada, dai saluti che non riceveremo più, dalla nostra assenza. Allora
rimangono i ricordi. Teniamo vivi quelli belli… e perdoniamoci.
Leggete,
leggete, leggete questo romanzo. Amerete Ludo e Cate, probabilmente vi
mancheranno, ma loro sono lì, tra le pagine di questo libro. Loro sono accanto
a voi, cercatele tra le persone che amate.
Consigliatissimo.
Etichette:
amicizia,
Ci vediamo un giorno di questi,
diverse,
donne,
Emme X,
famiglia,
Federica Bosco,
Garzanti,
manipolazione,
narrativa,
recensione,
Romanzo
venerdì 29 settembre 2017
Emiliana Erriquez: Il mare è sempre lì che ti guarda

Autore: Emiliana Erriquez
Titolo: Il mare è sempre lì che ti guarda
Editore: Self-publishing
Genere: Narrativa
Data di pubblicazione: 2015
Pagine: 255
Sinossi:
Barbara
e Chiara sono cresciute insieme, si conoscono dall’età di sei anni. Stessa
scuola, stesse avventure, stessi problemi adolescenziali. Fino a quando Barbara
non incontra Andrea, un uomo più grande che ha un tale ascendente su di lei da
allontanarla dalla sua migliore amica. Dopo mesi Barbara e Chiara si rivedono e
comprendono gli errori commessi, promettendosi tacitamente di non separarsi mai
più. Sullo sfondo della campagna pugliese, in una incantevole Ostuni con il suo
mare azzurro e le sue spiagge affollate, le due ragazze diventano insieme
donne, si ritrovano sposate, Chiara persino in attesa del suo primo
figlio.
Ma le cose sembrano cambiate, all’improvviso Chiara ha la sensazione che Barbara nasconda un segreto anche se non può immaginare quanto sia tragico. Con l’aiuto della sua amica, Barbara affronta quello che sembra il dolore più grande della sua vita prima che tutto all’improvviso cambi di nuovo e metta alla prova il suo equilibrio, la sua forza. Lottando per anni con i sensi di colpa, e i ricordi dolorosi che si affacciano in ogni momento della giornata, Barbara comprende quanto sia fortunata ad avere nella sua vita amore e dedizione, grazie a Chiara.
Ma le cose sembrano cambiate, all’improvviso Chiara ha la sensazione che Barbara nasconda un segreto anche se non può immaginare quanto sia tragico. Con l’aiuto della sua amica, Barbara affronta quello che sembra il dolore più grande della sua vita prima che tutto all’improvviso cambi di nuovo e metta alla prova il suo equilibrio, la sua forza. Lottando per anni con i sensi di colpa, e i ricordi dolorosi che si affacciano in ogni momento della giornata, Barbara comprende quanto sia fortunata ad avere nella sua vita amore e dedizione, grazie a Chiara.
Questa è la storia di una grande amicizia e di forti
esperienze.
Barbara e Chiara
sono amiche fin da piccola ma, quando nella vita di Barbara arriva Andrea, sembra che tutto passi in
secondo piano. Lui è bello, maturo, con un futuro promettente da notaio e molto
innamorato, tanto che si sposano presto. Troppo presto.
“Non sa Barbara che Andrea ha due facce.
Non lo sa ancora”.
Lei è completamente presa da quest’uomo più grande di
lei, al punto da perdersi molte cose della vita di Chiara. Entrambe soffrono
per essersi allontanate: è come se la
vita le avesse travolte spingendole in direzioni opposte. Non sarà per sempre.
A un certo punto, infatti, ricominciano a frequentarsi e capiscono quanto hanno
bisogno l’una dell’altra.
Il matrimonio di Barbara non è proprio
come lo aveva immaginato. Si rivela una grande sofferenza. Non ha seguito il
consiglio dei suoi genitori, “aggrappati a
quest’amore ogni volta che puoi, ma non dimenticare te stessa”.
Barbara, invece, si era dimenticata di se
stessa, fino a quando Chiara (sempre attenta) si accorge che qualcosa non va
come dovrebbe. Scoprire la verità, per lei è inaccettabile e proprio quando
stanno trovando una soluzione al problema, arriva una notizia inaspettata.
Barbara ricomincia una nuova vita, ma
adesso è Chiara ad avere bisogno della sua amica. Riuscirà Barbara a mantenere
la promessa fatta a Chiara?
Il
libro è diviso in tre parti.
All’incirca, l’età delle protagoniste è, all’inizio diciotto, poi ventotto,
infine trentotto anni.
In questi vent’anni di vita,
spensieratezza, dolore, amore corrisposto e amore malato, crescita, sofferenza,
nascita e morte, succedono davvero tante cose alle due ragazze.
Si parla, quasi come un sussurro che fa
rabbrividire, della violenza domestica. Si parla di una grande amicizia come ce
ne sono poche. Si parla di vita e di morte. Il riscatto dal dolore e il
coraggio di amare.
La storia si sviluppa con grandi sentimenti. Si
provano diverse emozioni che è impossibile non immedesimarsi nelle
protagoniste. Prima, con Barbara e il suo matrimonio (solo apparentemente)
perfetto. Poi con Chiara, che lotta, rinasce e combatte con le unghie e con i
denti.

Non è affatto una storia banale, anzi, sfiora temi
forti e dolorosi. È un libro che commuove. Non credo si possa rimanere
indifferenti di fronte a certe situazioni. Non mi aspettavo di trovarmi a tu
per tu con questi argomenti. Eppure sono trattati con delicatezza, dolcezza,
senza esagerate forzature o melodramma eccessivo. È tutto equilibrato, con una
struttura limpida e piacevolmente narrata.
Ho gradito i personaggi, la forte
amicizia tra due ragazze che arriva a chiedere, osare perfino, per amore della
propria famiglia. A volte le promesse sono difficili da mantenere. A volte sono
le richieste a essere troppo onerose. Ma l’amore rende tutto naturale.
“Non sentirti in colpa.
Vivi la tua vita
anche per me,
con le persone che tu ed io amiamo”.
L’amicizia rimane il tema fondamentale di tutta la
vicenda. Amicizia che va e che torna. Che non sparisce mai del tutto, perché
Chiara e Barbara sono tutto l’una per l’altra.
È un libro che tocca l’anima e fa riflettere.
Insegna che la vita va vissuta nella sua interezza,
senza rimorsi, senza rimpianti. Insegna che il dolore va e viene, che siamo noi
gli artefici del nostro male o del nostro bene. Insegna che si deve reagire e
non restare vittima degli eventi. Che la vita va avanti, che non tutti i mali
vengono per nuocere, che dal male può nascere il bene. Che la vita non è solo
nascere, vivere, morire, ma un insieme di eventi ed emozioni che ti permettono
di realizzare i tuoi sogni o distruggerli, di vincere o perdere, di
condividerla con gli altri o pensare solo a se stessi.
Purtroppo, nel parlarvi di questo
romanzo, non posso sbilanciarmi di più. Premetto che non ho voluto leggere la
sinossi prima di iniziare a immergermi in questa storia, quindi non sapevo a
cosa andavo incontro. Era sul mio kindle da diverso tempo e mi pento di non
averlo letto prima.
Anche se contiene diverse disgrazie, non
è deprimente. È emozionante. La seconda e la terza parte, per motivi diversi,
sono i più commoventi e vi consiglio di leggerlo.
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