Visualizzazione post con etichetta malattia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta malattia. Mostra tutti i post

martedì 2 ottobre 2018

Gilly MacMillan: Era il mio migliore amico

Autore: Gilly MacMillan
Titolo: Era li mio migliore amico (Cattivi amici)
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Thriller
Anno di pubblicazione: 2017
Pagine: 334

SINOSSI
Noah Sadler e Abdi Mahad sono due amici inseparabili. Per questo motivo, quando il corpo di Noah viene trovato in un canale di Bristol, il silenzio di Abdi è inspiegabile. Perché non parla? Il detective Jim Clemo è appena tornato dopo un congedo forzato che l'ha allontanato dal suo ultimo caso e la morte di Noah sembra l'incidente perfetto con cui tenerlo occupato. Ma ben presto quello che sembrava un gioco tra ragazzi finito molto male si trasforma in un caso che accende il dibattito pubblico: Noah è inglese, Abdi un rifugiato somalo. La tensione sociale, la paura e la rabbia cieca degenerano velocemente a Bristol, mentre le due famiglie combattono per ottenere le risposte che cercano. Non sanno quanto sarà lunga la strada per capire che cosa è successo davvero, né sono preparate all'orrore che dovranno affrontare. Perché la verità spesso può fare molto male.


Questo romanzo di Gilly MacMillan, è stato pubblicato con due titoli: "Era il mio migliore amico" oppure "Cattivi amici".


Noah e Abdi sono due amici inseparabili. Hanno origini diverse: Noah è inglese, Abdi ha origini somale.
Quando il corpo di Noah viene ritrovato senza vita, il detective Jim Clemo seguirà le indagini. Il primo e unico sospettato è proprio Abdi, il migliore amico di Noah. Il ragazzo non parla, si chiude in se stesso e fugge. La sua famiglia è preoccupata, cerca in tutti i modi di aiutarlo ma invano.
Le indagini partono dagli ultimi istanti di vita di Noah, tramite le telecamere di sorveglianza che hanno registrato quei momenti…
Due famiglie a confronto, due dolori diversi, due verità segrete.
La storia non è proprio adrenalinica, anzi, piuttosto piatta nell’eseguire le indagini. Sembra più un poliziesco, che un thriller. I personaggi, però, sono ben costruiti.
È interessante l’amicizia dei due ragazzi. All’inizio, sembra il classico rapporto tra due coetanei che hanno tante passioni in comune e si rispettano reciprocamente. Due ragazzi che trovano appoggio l’uno nell’altro. Man mano che si prosegue nella lettura, però, si scopre che quel rapporto non è così perfetto. C’è chi cerca di sopraffare l’altro, usarlo per il proprio scopo, perfino metterlo nei guai.
I rapporti umani e le loro debolezze, i loro egoismi, prendono vita. La madre di Noah, non ci pensa due volte a condannare Abdi. Lo vede come un pericolo, una cattiva compagnia, il colpevole. D’altronde, nel suo dolore, cerca qualcuno a cui dare la colpa, perché deve farsene una ragione se suo figlio è morto prima del tempo.
Il padre di Noah, invece, affronta il dolore in modo diverso. È più obiettivo. Più razionale. Qualunque cosa accada, suo figlio non tornerà più.
La scrittura è piacevole e scorre bene.
Una lettura carina, ma non memorabile.


giovedì 8 febbraio 2018

Massimiliano Bellezza: Destino crudele (storia di un giovane)


Autore: Massimiliano Bellezza
Titolo: Destino crudele: storia di un giovane
Editore: Self publishing
Genere: Narrativa
Data di pubblicazione: 10 maggio 2015
Pagine: 348

SINOSSI
Los Angeles.
Il giovane Max ha compiuto da poco i suoi diciotto anni. Cresciuto in un ambiente familiare in cui la figura del padre era assente, è speso scontroso e respinge chi dimostra di tenere a lui. Adesso dovrà fare i conti con un dramma che si ripete, con la cecità della vita che talvolta, arida, dilania l’esistenza.




Max è un diciottenne che ha dovuto subire la separazione dei genitori, dovuta a un padre completamente assente, che ha tradito la moglie e si è rifatto una famiglia. I due non hanno mai avuto un rapporto e un dialogo.
Max ha visto sua madre soffrire, l’ha sentita piangere, diventare sempre più silenziosa e persa nel suo dolore.
Iniziato il collage, lontano da casa, le difficoltà a farsi nuovi amici non sono mancate. Lì, però, conosce Amanda e nonostante lui abbia un carattere difficile, irascibile, testardo, stanno insieme.
“Come si fa a stare con uno così,
a volte me lo domandavo e me lo domando tuttora.
Per quanto una persona ti ami è difficile resistere,
trovare la forza necessaria.
Sono troppi gli alti e bassi, per chiunque.
Amanda è grande anche per questo:
lei non demorde,
è sempre speranzosa, fiduciosa.
Davvero una tenacia senza fine”.

Trascorre molto tempo con la fidanzata e con i suoi due amici: Bryan e Martha. Il gruppo è solito incontrarsi e trascorrere il tempo insieme, magari sniffando coca.

“Mi faccio di coca per non pensare;
continuo a usare quella roba per non scalfire la mia immagine di persona risoluta, sicura di sé, vigorosa, invece che diavolo sono diventato? Non lo so, l’ho dimenticato o, forse, non l’ho mai veramente saputo”.

Il suo carattere, le sue risposte, i comportamenti a volte esagerati, creano incomprensioni nel gruppo di amici e perfino Amanda ha difficoltà a capirlo. Per questo, lui decide che è il momento di cambiare…
Inizia a capire che anche un legame indissolubile si può rompere.
Poi inizia il suo calvario…
La storia di Max è molto toccante. Raccontata con sensibilità. Insegna il valore della vita, il privilegio di emozionarsi, la gioia di ogni attimo.
Ho amato particolarmente il finale e proprio per questo, avrei voluto dare anche uno spazio più importante ad Amanda.
Il romanzo, però, è incentrato su Max. La sua vita, gli errori, il bisogno di famiglia, l’importanza dell’amicizia, il dolore.
La vita non è stata generosa con Max, anzi, lo ha sempre messo alla prova.
Nel romanzo, si vive il percorso di Max, sia dalla parte del cuore (i suoi sentimenti) sia della mente (la psicologia). Quando il destino è già scritto, la vita ci sfugge di mano e diventiamo impotenti. Forse è troppo tardi per agire, forse non ne abbiamo più il tempo. Per quanto possa apparire fragile e strafottente, Max trova una grande forza per affrontare la sua malattia.
Accanto a lui, che ha sempre allontanato tutti, ritrova gli amici, la fidanzata, la famiglia.
A tratti crudo, di certo drammatico, la storia ci cattura, introducendoci nella vita di questo ragazzo che lotta con tutta la forza che possiede.
La scrittura è limpida, pulita, semplice e intrigate.
Una bella e triste storia, difficile da dimenticare.   






sabato 18 novembre 2017

Kim Holden: Bright side, il segreto sta nel cuore

Autore: Kim Holden
Titolo: Bright side: Il segreto sta nel cuore #1
Editore: Leggereditore
Genere: Contemporary romance
Anno di pubblicazione: 2016
Pagine: 414

SINOSSI
Tutti abbiamo un segreto da nascondere. Alcuni ne hanno di inconfessabili, altri di pericolosi, altri ancora di innocenti. Ma una cosa è certa: rivelare un segreto può cambiare per sempre le nostre vite, guarire i mali del nostro animo, oppure crearci un bel po’ di problemi…
Kate Sedgwick non è mai stata molto fortunata, ha sopportato durezze e tragedie, ma nonostante ciò si è sempre sforzata di guardare l’aspetto positivo delle cose, tanto che per Gus, il suo amico del cuore, lei è il lato luminoso della vita. Kate ha tantissimi progetti per il futuro, è divertente, in gamba e ha un dono innato per la musica… L’unica cosa in cui non riesce a credere è l’amore. perciò, quando lascia San Diego e si trasferisce a Grant, Minnesota, per frequentare il college, l’ultima cosa che si aspetta è di potersi innamorare. Eppure, l’incontro con Keller Banks le fa scoprire quanto sia dirompente la forza di un legame condiviso e la voglia di stare insieme nonostante tutto. Presto, però, il loro rapporto sarà messo a dura prova: entrambi custodiscono un segreto inconfessabile, qualcosa che non deve essere rivelato e che potrebbe dividerli per sempre…


Preparate i fazzoletti e, con questo, ho detto tutto.

Kate ha diciannove anni e sta per iniziare l’università. È una ragazza positiva e ottimista, nonostante la vita non sia mai stata generosa con lei. Da sua madre riceveva indifferenza e si era presa cura della sorella Grace con tutte le difficoltà che comportava. Accanto a lei, ci sono altre due figure indispensabili: Gus e sua madre Audrey.
Per lei, Gus è: “l’amico, il passato e anche me stessa”.
Gus ha ventuno anni, ama la musica, la sua migliore amica è Kate e stravede per sua madre: una donna meravigliosa che non si trattiene mai dal dirgli di volergli bene. Suona con una rock band che presto diventerà famosa.
Kate si trasferisce nel Minnesota, lasciando la soleggiata San Diego. Lì c’è l’università dove si è iscritta e non impiega molto tempo per farsi dei nuovi amici.
Trova un lavoro part-time in un negozio di fiori e, di fronte, una caffetteria dove fanno il caffè nero, come piace a lei, più buono della zona. Alla caffetteria, conosce Keller.
Keller è un ragazzo con tanti scheletri nell’armadio, lavora come un matto ma non spende nulla, se non per tornare a Chicago in aereo ogni due settimane. Cosa ci vada a fare è un segreto.
Kate ha dovuto rinunciare a studiare violino, la sua grande passione e, tra l’altro, anche molto dotata. Intanto sostiene Gus per i suoi successi musicali, sempre presente nella vita dell’amico, mentre lei combatte con il dolore.
“Mi dico che il dolore che provo nei muscoli non è dolore,
 è vita. E la vita è divina.
In ogni giorno, in ogni singolo minuto,
in ogni secondo”.
 Keller rimane affascinato dai sorrisi spontanei e pieni di gioia di Kate.
“Mi uccide vederti triste.
Non è proprio giusto che l’universo lo permetta.
Tu e la tristezza… non dovreste mai stare insieme”.
Chiunque ha conosciuto Kate, non può fare a meno di amarla. Tutti i ragazzi della band stravedono per lei. Nessuno potrebbe mai criticarla per qualcosa. Lei è generosa, buona con tutti, aiuta chiunque glielo chiede e anche se non lo fa, lei è pronta a tendere una mano.
Gus continua a chiamarla Bright side: raggio di sole. Perché lei porta il sole nella vita delle persone, anche quando fuori piove.
Kate è una delle protagoniste che ho più amato tra tutti i romanzi che ho letto. È solare, ottimista, generosa e positiva. Lo è così tanto che potrebbe sembrare eccessiva, ma la amo proprio per questo.
Quello che mi rincuora è che, nonostante tutto, lei è circondata da persone che la amano davvero. Persone che darebbero la vita per lei. Persone che ne apprezzano ogni singola qualità. Persone presenti nella sua vita, che non la lasciano mai sola. Mai.
Keller, Gus e Audrey, sono le persone migliori che lei potesse mai incontrare. E loro sono felici di averla nelle loro vite.
In questo romanzo c’è la scoperta dell’amicizia leale, sincera, profonda. Un’amicizia che è anche amore, ma un amore libero da tutte le costrizioni. Non c’è possessività, non c’è distruzione, non c’è gelosia. Gus la ama, ma le permette di innamorarsi di Keller, facendosi la parte e rivestendo il ruolo dell’amico perfetto.
Keller, invece, è geloso di Gus, perché non riesce a comprendere fino in fondo quando sia intenso il legame tra lui e Kate. Per Keller la loro amicizia è fuori dal comune, troppo intima per poterla accettare. Troppo profonda per poterla interrompere.
Keller impara tante cose da Kate. Anche ad amarla. Non ne può fare a meno, perché lei è capace di incantare chiunque le è accanto.
Keller mi ha incuriosito più di Gus. Forse perché so che Gus ha una madre meravigliosa che sa prendersi cura di lui e amarlo incondizionatamente, appoggiandolo in ogni scelta, capace di abbracciarlo e dirgli “ti voglio bene”, ma Keller no. E il suo passato non è stato roseo come quello di Gus. Quindi io ho avuto una lieve predilezione e preoccupazione per lui.
Il romanzo instaura, crea, trasmette ogni sorta di emozione, rendendo empatica la lettura. Si soffre, si ride, si pensa, si entra nel romanzo. Si conoscono i personaggi, diventano amici nostri: finire la storia è un po’ come perderli.
Mi dispiace. Mi dispiace troppo.
Si piange e rimane un grande amaro in bocca. Si piange, ma si sorride perché possiamo assorbire la positività di Kate, la sua gioia di vivere, la sua forza a non lamentarsi mai anche quando ci sono mille ragioni per farlo.
Oggi siamo troppo abituati a lamentarci per tutto. Non ci accontentiamo delle cose che abbiamo, pretendendo sempre di più. Questo ci rende infelici. Forse dobbiamo apprezzare maggiormente le cose che la vita ci offre e dire “ti voglio bene” un po’ più spesso. Dobbiamo amare di più le persone che ci sono accanto e regalargli sempre grandi sorrisi.
“Voglio che tu ti ricordi i momenti felici, non quelli brutti. Non la fine”.
Ricordate tutti, sempre, i momenti felici che avete vissuti. Se non li avete ancora vissuti, create i vostri momenti felici, in modo da poterli ricordare.
A te che stai leggendo, Kate direbbe: Sii mitico, ti voglio bene”.
Un romanzo da leggere assolutamente.




Deborah Fasola: Non dirgli che ti amo



Autore: Deborah Fasola
Titolo: Non dirgli che ti amo
Editore: Self publishing
Serie: Autoconclusivo
Genere: Contemporary romance
Data di uscita: 21 novembre 2017
Pagine: 284
Formati: Ebook e cartaceo
Prezzi: Ebook € 0,99 – Cartaceo € 7,00

Sinossi 
Viviana vive una vita tranquilla a Roma, circondata dall’affetto dei suoi cari e riuscendo a realizzare i sogni della sua infanzia.
Ben presto la sua routine viene sconvolta da una notizia inaspettata che, in seguito a dei controlli medici che le diagnosticano un male incurabile, la vedrà mettere in discussione desideri e speranze future, primo fra tutte quello di diventare madre.
Il tempo a sua disposizione è poco e istintivamente fa una cosa che non avrebbe mai preso in considerazione altrimenti: iscriversi a un sito di incontri.
Proprio online conosce Cristian, che sembra provare una sorta di interesse nei suoi confronti. La ragazza gli aprirà in parte il suo cuore e, sebbene Cristian non conosca realmente i suoi piani, giorno dopo giorno si innamorerà di lei.
Purtroppo Viviana non ha fatto i conti con la famiglia di lui, soprattutto con il fratello, che sembra aver compreso il suo doppio gioco e che interviene prontamente nella sua vita, sconvolgendola più di quanto non lo sia già.
Un romance drammatico che sa di amore e speranza.
Un amore impossibile.
Una storia di vita vera e di sofferenza, ma al tempo stesso romantica e intensa.



venerdì 29 settembre 2017

Emiliana Erriquez: Il mare è sempre lì che ti guarda



Autore: Emiliana Erriquez
Titolo: Il mare è sempre lì che ti guarda
Editore: Self-publishing
Genere: Narrativa
Data di pubblicazione: 2015
Pagine: 255

Sinossi:
Barbara e Chiara sono cresciute insieme, si conoscono dall’età di sei anni. Stessa scuola, stesse avventure, stessi problemi adolescenziali. Fino a quando Barbara non incontra Andrea, un uomo più grande che ha un tale ascendente su di lei da allontanarla dalla sua migliore amica. Dopo mesi Barbara e Chiara si rivedono e comprendono gli errori commessi, promettendosi tacitamente di non separarsi mai più. Sullo sfondo della campagna pugliese, in una incantevole Ostuni con il suo mare azzurro e le sue spiagge affollate, le due ragazze diventano insieme donne, si ritrovano sposate, Chiara persino in attesa del suo primo figlio.
Ma le cose sembrano cambiate, all’improvviso Chiara ha la sensazione che Barbara nasconda un segreto anche se non può immaginare quanto sia tragico. Con l’aiuto della sua amica, Barbara affronta quello che sembra il dolore più grande della sua vita prima che tutto all’improvviso cambi di nuovo e metta alla prova il suo equilibrio, la sua forza. Lottando per anni con i sensi di colpa, e i ricordi dolorosi che si affacciano in ogni momento della giornata, Barbara comprende quanto sia fortunata ad avere nella sua vita amore e dedizione, grazie a Chiara. 

Questa è la storia di una grande amicizia e di forti esperienze.
Barbara e Chiara sono amiche fin da piccola ma, quando nella vita di Barbara arriva Andrea, sembra che tutto passi in secondo piano. Lui è bello, maturo, con un futuro promettente da notaio e molto innamorato, tanto che si sposano presto. Troppo presto.

“Non sa Barbara che Andrea ha due facce. 
Non lo sa ancora”.

Lei è completamente presa da quest’uomo più grande di lei, al punto da perdersi molte cose della vita di Chiara. Entrambe soffrono per essersi allontanate:  è come se la vita le avesse travolte spingendole in direzioni opposte. Non sarà per sempre. A un certo punto, infatti, ricominciano a frequentarsi e capiscono quanto hanno bisogno l’una dell’altra.
Il matrimonio di Barbara non è proprio come lo aveva immaginato. Si rivela una grande sofferenza. Non ha seguito il consiglio dei suoi genitori, aggrappati a quest’amore ogni volta che puoi, ma non dimenticare te stessa”.
Barbara, invece, si era dimenticata di se stessa, fino a quando Chiara (sempre attenta) si accorge che qualcosa non va come dovrebbe. Scoprire la verità, per lei è inaccettabile e proprio quando stanno trovando una soluzione al problema, arriva una notizia inaspettata.
Barbara ricomincia una nuova vita, ma adesso è Chiara ad avere bisogno della sua amica. Riuscirà Barbara a mantenere la promessa fatta a Chiara?

Il libro è diviso in tre parti. All’incirca, l’età delle protagoniste è, all’inizio diciotto, poi ventotto, infine trentotto anni.
In questi vent’anni di vita, spensieratezza, dolore, amore corrisposto e amore malato, crescita, sofferenza, nascita e morte, succedono davvero tante cose alle due ragazze.
Si parla, quasi come un sussurro che fa rabbrividire, della violenza domestica. Si parla di una grande amicizia come ce ne sono poche. Si parla di vita e di morte. Il riscatto dal dolore e il coraggio di amare.

La storia si sviluppa con grandi sentimenti. Si provano diverse emozioni che è impossibile non immedesimarsi nelle protagoniste. Prima, con Barbara e il suo matrimonio (solo apparentemente) perfetto. Poi con Chiara, che lotta, rinasce e combatte con le unghie e con i denti.

"La vita non ti chiede perché, non ti dà spiegazioni. A volte non ce ne sono. A volte bisogna solo tenersi pronti, essere disposti ad aprirsi all’inevitabilità”.

Non è affatto una storia banale, anzi, sfiora temi forti e dolorosi. È un libro che commuove. Non credo si possa rimanere indifferenti di fronte a certe situazioni. Non mi aspettavo di trovarmi a tu per tu con questi argomenti. Eppure sono trattati con delicatezza, dolcezza, senza esagerate forzature o melodramma eccessivo. È tutto equilibrato, con una struttura limpida e piacevolmente narrata.
Ho gradito i personaggi, la forte amicizia tra due ragazze che arriva a chiedere, osare perfino, per amore della propria famiglia. A volte le promesse sono difficili da mantenere. A volte sono le richieste a essere troppo onerose. Ma l’amore rende tutto naturale.

“Non sentirti in colpa. 
Vivi la tua vita anche per me, 
con le persone che tu ed io amiamo”.

L’amicizia rimane il tema fondamentale di tutta la vicenda. Amicizia che va e che torna. Che non sparisce mai del tutto, perché Chiara e Barbara sono tutto l’una per l’altra.
È un libro che tocca l’anima e fa riflettere.
Insegna che la vita va vissuta nella sua interezza, senza rimorsi, senza rimpianti. Insegna che il dolore va e viene, che siamo noi gli artefici del nostro male o del nostro bene. Insegna che si deve reagire e non restare vittima degli eventi. Che la vita va avanti, che non tutti i mali vengono per nuocere, che dal male può nascere il bene. Che la vita non è solo nascere, vivere, morire, ma un insieme di eventi ed emozioni che ti permettono di realizzare i tuoi sogni o distruggerli, di vincere o perdere, di condividerla con gli altri o pensare solo a se stessi.
Purtroppo, nel parlarvi di questo romanzo, non posso sbilanciarmi di più. Premetto che non ho voluto leggere la sinossi prima di iniziare a immergermi in questa storia, quindi non sapevo a cosa andavo incontro. Era sul mio kindle da diverso tempo e mi pento di non averlo letto prima.

Anche se contiene diverse disgrazie, non è deprimente. È emozionante. La seconda e la terza parte, per motivi diversi, sono i più commoventi e vi consiglio di leggerlo.