Titolo: Ciak e…Amore!
Autore: Ilenia Bernardini
Prezzo: 0.99 € il formato digitale; 6.50 € il cartaceo
Data uscita: 16 luglio 2016
Genere: Romanzo rosa
Pagine: digitali 273,
Sinossi:
Blair Monroe è una ragazza semplice, dedita al suo lavoro
come sceneggiatrice, ma spesso si dimentica che potrebbe avere anche lei una
vita, come i personaggi che crea per le serie tv. Chuck Sinclair è il classico
uomo di successo, bello, arrogante e sicuro di sé; è lo scrittore di gialli più
in voga del momento, per questo motivo è abituato a stuoli di donne ai suoi
piedi, e soprattutto è difficile che abbia un No come risposta.
Le loro vite s’incontreranno nell'ufficio di Mr. Jones, il
produttore televisivo. Pronti ad odiarsi e a farsi la guerra, saranno costretti
a lavorare insieme, per perfezionare l'ultima sceneggiatura di Blair. Sarà una
lotta senza esclusione di colpi, dove anche il cuore e la testa dovranno
lottare tra di loro. La posta in gioco è molto alta, e Blair non vuole ricadere
negli errori commessi in passato. Per Chuck varrà la pena di lasciarsi andare?
E cosa succede se, proprio mentre Chuck sembra riuscire ad abbattere quei muri
che lei alza, si intromettesse Seth, un uomo affascinante e raffinato? Chi
riuscirà a fare breccia nel cuore di Blair? Quando cuore e testa riusciranno a
guardare nella stessa direzione, sarà troppo tardi?
Biografia autore:
Ilenia Bernardini nasce a Rimini l’11 ottobre 1988, ma vive
in provincia di Pavia, con suo marito Marco e due cani. Ha iniziato ad
appassionarsi alla lettura fin da piccola, diventando presto una divoratrice di
libri. Ama i romanzi a lieto fine, da eterna romantica qual è. Dopo aver
aiutato come lettrice beta altre giovani autrici, ha deciso di mettersi alla
prova con la scrittura. “Ciak e… Amore!” è il primo romanzo auto pubblicato.
Link pagina autore:
https://m.facebook.com/ileniabernardiniautrice/
Link evento giveaway scadenza 16 luglio:
https://www.facebook.com/events/1767250913558549/?ti=cl
Link booktrailer:
https://youtu.be/D2Bt7cbgvOA
ESTRATTI
Mi sento male, mi sento spaccata in due. Da una parte c’è la
piccola Blair che balla scatenata per le parole di stima che Mr. Jones mi ha
dedicato; per carità, so di essere brava nel mio lavoro, ma sentirselo dire da
lui, ha valore doppio. Dall’altra c’è la Blair capricciosa, non voglio avere
niente a che fare con questo cretino. Principessa a chi, ma come si permette!?!
Guardo Serena, lei è dentro al progetto quanto me, non posso scegliere da sola
cosa fare. Mi guarda come un cucciolo di foca che cerca di impietosire il
cacciatore pronto a ucciderlo. Oh Dio, me ne pentirò, lo so già.
“Mr. Jones, prima di accettare, vorrei fare un’ultima domanda. Come dovremo lavorare? Ognuno per conto suo, insieme? Io al comando e lui come mio schiavo? La prego, renda i miei sogni realtà! Ho visto un frustino su Amazon e mi sembra che si abbini alla carnagione di Chuck!”. Mi do le pacche sulla spalla da sola, sono fiera di me!
“Mr. Jones, prima di accettare, vorrei fare un’ultima domanda. Come dovremo lavorare? Ognuno per conto suo, insieme? Io al comando e lui come mio schiavo? La prego, renda i miei sogni realtà! Ho visto un frustino su Amazon e mi sembra che si abbini alla carnagione di Chuck!”. Mi do le pacche sulla spalla da sola, sono fiera di me!
Prendo un respiro profondo, e sento la solita fitta al petto,
come tutte le volte che ci penso.
“C’è una crepa in ogni cosa ma è da lì che entra la luce”. È una frase tratta dall’Inno di Leonard Cohen. Me la sono fatta tatuare tre anni fa, una settimana dopo il funerale di mia mamma; è morta quando Anne era incinta delle gemelle, un cancro fulminante, se n’è andata in pochi mesi. Vedi, lei era la mia roccia, il mio tutto; mio padre ci ha abbandonati che io ero nato da poco, Anne aveva solo cinque anni. Mamma era devastata, ma non l’abbiamo mai vista piangere. Ci spronava a non odiare nessuno, papà per primo. Con l’odio non si ottiene niente, non ti fa vivere meglio. Da piccolino credevo di essere un bambino difettoso, più brutto e cattivo degli altri. Altrimenti perché papà mi avrebbe abbandonato? La mamma mi disse che ero perfetto, che non avevo niente in meno rispetto gli altri; papà aveva fatto la sua scelta, non era in grado di essere il padre che ci serviva. Mi fece sentire l’Inno e, a questa frase, mi abbracciò forte; le dissi che era forte come una roccia e che da grande volevo esserlo anche io. Mi disse queste parole ‘Chuck non indurire il tuo cuore, non diventare un blocco di cemento. Ama, vivi, soffri; dai sempre il 100% di te, in qualunque occasione. Sono le difficoltà che ti forgiano e se non le affronti, non apprezzerai fino in fondo le gioie della vita. Ecco cosa vuol dire Cohen con questa frase’.
“C’è una crepa in ogni cosa ma è da lì che entra la luce”. È una frase tratta dall’Inno di Leonard Cohen. Me la sono fatta tatuare tre anni fa, una settimana dopo il funerale di mia mamma; è morta quando Anne era incinta delle gemelle, un cancro fulminante, se n’è andata in pochi mesi. Vedi, lei era la mia roccia, il mio tutto; mio padre ci ha abbandonati che io ero nato da poco, Anne aveva solo cinque anni. Mamma era devastata, ma non l’abbiamo mai vista piangere. Ci spronava a non odiare nessuno, papà per primo. Con l’odio non si ottiene niente, non ti fa vivere meglio. Da piccolino credevo di essere un bambino difettoso, più brutto e cattivo degli altri. Altrimenti perché papà mi avrebbe abbandonato? La mamma mi disse che ero perfetto, che non avevo niente in meno rispetto gli altri; papà aveva fatto la sua scelta, non era in grado di essere il padre che ci serviva. Mi fece sentire l’Inno e, a questa frase, mi abbracciò forte; le dissi che era forte come una roccia e che da grande volevo esserlo anche io. Mi disse queste parole ‘Chuck non indurire il tuo cuore, non diventare un blocco di cemento. Ama, vivi, soffri; dai sempre il 100% di te, in qualunque occasione. Sono le difficoltà che ti forgiano e se non le affronti, non apprezzerai fino in fondo le gioie della vita. Ecco cosa vuol dire Cohen con questa frase’.
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