Titolo: L’anello di Beatrice (parte
seconda)
Editore: Self-publishing
Genere: Romance
Anno di pubblicazione: 2016
Pagine: 241
SINOSSI
Emma, di nuovo sola, dopo aver visto
infrangersi i suoi sogni d'amore con Edward, torna a casa dilaniata dal dolore.
Troverà in sé la forza per rialzarsi, come ha sempre fatto? In realtà tutto è
diverso da prima...Vittorio, l'amico superficiale, si rivela un compagno
prezioso. Ma soprattutto ora Emma ha uno scopo, Beatrice, e un anello al dito.
Un anello la cui circolarità riporta i protagonisti al punto dove tutto ha
avuto inizio, e li costringerà a rimettersi in gioco una volta per tutte.
È difficile parlare di questa seconda parte, senza rivelare
più di quello che vorrei. Ma io odio fare spoiler, quindi cercherò di tenermi
ai margini di qualche particolare che potrebbe rovinarvi la lettura.
Siamo a Bologna, nel giugno 2004.
Emma, dopo il trasloco a Oxford, ritorna in Italia distrutta,
in pessima salute e il caro amico Gianluca si prende fraternamente cura di lei.
È difficile, se non impossibile, credere che i suoi sogni d’amore con Edward si
siano infranti così spietatamente. Continua a piangere senza sosta e a stare
male. Un male che si trasformerà in bene e le darà uno scopo per vivere e
andare avanti.
Vittorio, sembra meno vanaglorioso ed egocentrico, si
avvicina a Emma e le dimostra tutto il suo aiuto morale ed economico, tanto che
la ragazza inizia a gradire la sua compagnia, la sua vicinanza e – perché no? –
anche il suo affetto.
Gli anni passano e sembra non cambiare nulla di concreto.
Vittorio fa un passo avanti e due indietro. È un po’ altalenante: cerca Emma,
poi passa da una donna all’altra, le solite oche, tranne una, Barbara, che
convive con lui per ben quattro anni.
Firenze, maggio 2012.
Emma e i suoi amici decidono di fare una gita a Firenze, per
visitarne l’arte e i musei. Tutto di Firenze le ricorda il suo amato Edward
che, sebbene siano passati otto anni, non è mai riuscita a dimenticare. In ogni
caso, decide di buttarsi il passato alle spalle e proprio quando è consapevole
di dare una svolta alla sua vita, indecisa se togliere o meno l’anello che
Edward le aveva regalato tanti anni fa, l’oggetto le cade. A raccoglierlo è
Michael, l’ormai diciottenne nipote di Edward.
Quello che Michael le racconterà, capovolgerà ancora una
volta la vita di Emma…
E Vittorio, perché non si dichiarava apertamente?
Buona parte del romanzo è dedicata al dolore e allo sforzo di
Emma di riprendere in mano la sua vita senza Edward al suo fianco. Accanto a
lei, che è sola al mondo, ha trovato tanti buoni amici che le vogliono bene,
vicine di casa comprese. In fondo, non era poi così sola…
Vittorio, devo ammetterlo, non mi ha mai ispirato simpatia e,
sebbene sia cambiato dall’atteggiamento “megalomane”, rimane un uomo “né carne
né pesce”. Ama Emma ma non glielo dice apertamente, la desidera ma poi si
accompagna con ragazze del genere “è bella ma non balla”. Quindi, sebbene si
mostri un ottimo amico, come uomo da amare non mi piace proprio. Eppure Emma, a
un certo punto, sente di provare più che semplice amicizia nei suoi confronti,
per questo è pronta a togliersi l’anello e ricominciare ad amare.
Poi arriva Michael… e anche Vittorio ha mentito a Emma,
nascondendole un segreto.
È vero che molte cose me le aspettavo in questa seconda parte
del romanzo: riguardo a Edward, a Beatrice, e perfino il segreto di Vittorio,
ma l’autrice ha l’abilità di tenerti sempre sul filo, non sai mai realmente
come va a finire. Quando sei certa di una cosa, tutto cambia, tutto si
stravolge e io adoro i romanzi che non danno certezze. La sua scrittura è come
un portale che si apre verso un mondo nuovo. È catapultarsi in una dimensione
parallela, in mezzo a questi sconosciuti che ti raccontano le loro sofferenze,
i loro litigi, la loro rabbia, e tu sei lì ad ascoltarli, a consolarli o
comunque a partecipare alla loro vita. Non è questo che dovrebbe essere la
lettura?
Adoro questi due romanzi!
Se volete leggere qualcosa di appassionante e coinvolgente,
non vi potete sbagliare, questi due romanzi fanno per voi!
P.S: Avrei voluto soffermarmi sulla seconda metà del romanzo,
quella che forse mi ha incuriosito di più, visti i comportamenti psicologici
assunti dai diversi personaggi. Lì ci sarebbe molto da dire e da commentare, a partire
dalla famiglia di Edward, i loro comportamenti, la vergogna, l’apparenza che
vale più di tutto. A discapito della vita, della salute, dell’amore… Lo so,
dette così queste parole non significano niente, ma non voglio rovinare ai
lettori il piacere della scoperta.
Nessun commento:
Posta un commento
E' vietata la pubblicazione e la distribuzione dei contenuti non autorizzata dall'autore.
copyright © 2014 by Emme X.