Autori:
Fabiana Andreozzi e Marco Canella
Titolo: Non
voglio innamorarmi di te
Editore:
Self publishing
Genere: Rosa
contemporaneo
Data di
pubblicazione: 15 luglio 2017
Pagine: 300
SINOSSI
Flavia e
Matteo sono uniti da una forte amicizia nonostante le differenze caratteriali e
le scelte di vita.
Se Flavia è
romantica e alla ricerca disperata del principe azzurro, Matteo è l’antitesi di
tutti i suoi sogni e principi. Scapestrato e un terribile spacca cuori nasconde
le debolezze e le insicurezze, figlie di un passato che lo ha scottato, dietro
a un aspetto da macho e atteggiamenti strafottenti.
Ma se per un
bicchiere di vino di troppo una serata si trasformasse, come per magia, in un
incontro passionale e, contro ogni logica, dannatamente piacevole?
Amicizia e
amore corrono lungo fili sottili ma, giunti al bivio, bisogna saper scegliere:
se i due opposti non solo si attraessero ma si completassero?
A volte la
paura di soffrire non basta a salvarci dall’amore, altre volte quello che
crediamo un principe azzurro si rivela non essere poi così azzurro.
Non voglio
innamorarmi di te è un romanzo che tratta, con toni a volte scanzonati e la
volte intensi, i temi dell’amore e dell’amicizia; spesso basta poco per
confondere i due sentimenti… bisogna solo sperare di accorgersene in tempo.
RECENSIONE
Una storia
appassionante, frizzante, romantica e molto simpatica.
Flavia è una donna di trentaquattro anni,
innamorata dell’amore, totalmente romantica e alla ricerca costante dell’uomo
giusto, quello che la amerà per sempre: il principe azzurro, insomma.
La teoria di
Flavia: “Matteo,
non ci siamo capiti, non mi interessa la fila, io ne voglio solo uno, quello
giusto, disposto a impegnarsi con me”.
Matteo ha trentaquattro anni, non vuole
legarsi a nessuna donna, è un playboy incallito e non crede nell’amore.
La teoria di
Matteo: “Una
al giorno, altrimenti rischiano di innamorarsi e poi non mi lasciano più in pace”.
I due
ragazzi sono migliori amici da una vita, nonostante i loro ideali e i loro
caratteri siano agli antipodi.
“Lui
perfetto e io totalmente imperfetta,
lui
ordinato e io casinista,
lui
puntuale e io ritardataria,
lui
dal look impeccabile e io il più delle volte impresentabile”.
Quella che
si caccia sempre nei guai e cerca l’amico negli orari e nei momenti meno
appropriati, è Flavia. Lui, in qualunque circostanza, è sempre pronto a
correrle incontro. Non gli piace vederla piangere e il suo compito di
asciugarle le lacrime, gli riesce alla perfezione.
Ridono
insieme. In un attimo, è capace di risollevarle il morale.
Sebbene
Matteo sia uno scapolo incallito, Flavia chiede a lui dei consigli amorosi su
come comportarsi e cosa fare al primo appuntamento. Ogni volta che conosce un
nuovo ragazzo della serie “questa volta è l’uomo giusto, me lo sento”, accade
qualcosa che le spezzerà il cuore.
Diciamolo
pure, Flavia ha l’innamoramento facile. È ingenua, fiduciosa e spera davvero
tanto di incontrare l’uomo perfetto. Un po’ fa tenerezza, perché sembra che
vada tutto al contrario di come vorrebbe anche se, molto spesso, è lei la causa
del suo male. Poi c’è sua madre a ricordarle che il tempo passa e l’orologio
biologico sta per esplodere.
Matteo, invece,
dall’apparenza cinica e menefreghista, disilluso e romanticismo pari a zero,
nasconde un grande turbamento dentro di sé. Un episodio della sua vita che non
conosce nessuno, lo ha segnato fin da bambino, trascinandosi questa rabbia per
molto tempo. Lui è un uomo che sa
piangere, questo mi ha colpito notevolmente.
“Le
ferite, nel tempo, si rimarginano ma il ricordo del dolore non sbiadisce mai”.
Quest’amicizia
è molto forte e quando tra i due nascono i primi litigi, ho capito una cosa:
Matteo è un uomo solo. Senza l’amicizia di Flavia, non ha più nessuno eccetto
suo padre.
Questo
romanzo, dall’aria scanzonata, ironica e pungente, nasconde alcuni punti di
riflessione. Io ho colto questi, e voi?
La paura
d’amare.
La
solitudine dell’uomo.
Il valore
dell’amicizia.
Gli errori
dei genitori che si ripercuotono sui figli.
L’importanza
di confidarsi senza tenersi tutto dentro.
La
sofferenza di un amore non ricambiato.
La
sofferenza di non riuscire ad amare.
La trama, si snoda in un modo del tutto inaspettato e
piacevolmente sorprendete. Sebbene sia scritto a quattro mani, quindi con stili
diversi, non noterete la differenza. Il lavoro finale è ottimo, impeccabile.
I personaggi
li ho amati fin da subito, sono ben caratterizzati e sembra quasi di
riconoscerli tra i nostri amici, perché sono ragazzi comuni con le loro
peculiarità, pregi e tanti difetti.
Durante la
lettura ho gradito soprattutto una cosa: la storia è concentrata sui
protagonisti, sulla loro amicizia e sui loro punti deboli, che diventeranno la
loro forza. Gli autori non ci annoiano parlando per capitoli e capitoli del
loro lavoro, del tempo, del paesaggio. No, si parla di Flavia e Matteo. Punto.
Sono loro a fare la storia. È di loro che ci interessa. Tutto il resto è appena
accennato e questo lo trovo meraviglioso, perché il lettore non si distrae, non
si domanda: “Sì, ma Flavia e Matteo che fine hanno fatto?”.
No, Flavia e
Matteo sono lì e li amerete come ho fatto io.
Lettura super consigliata.
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