mercoledì 5 luglio 2017

Chiara Cipolla: Cercami... io sono qui



Autore: Chiara Cipolla
Titolo: Cercami… io sono qui
Editore: Self-publishing
Genere: Romance
Anno di pubblicazione: 2017
Pagine: 431

SINOSSI
Carlotta e Jorg, luce e buio, bianco e nero, irreparabili opposti? 
Oppure Yin e Yang, dove una punta di oscurità s’annida sempre nella luce e una sorgente di luce germoglia irresistibilmente dal buio? 
Certo, non sarà facile riconoscere quel piccolo raggio di sole, se è barricato dentro l’involucro di un arrogante e presuntuoso avvocato svizzero di 33 anni, bello come Brad Pitt in “Vento di passioni” e altrettanto ostile e inaccessibile.
Di fronte Carlotta, a prima vista l’incarnazione della purezza, che cela una ragazza forte e indipendente, che sa quello che vuole e cerca con determinazione di conquistarlo. 
Le loro anime si incontrano come spade in un duello. Sin dal primo momento c’è una forte attrazione reciproca ed unica che non è solo fisica: è istintiva, è intellettuale, è, soprattutto, spirituale. Tutto fra loro è in sintonia profonda ma al tempo stesso lontano anni luce da quanto entrambi si aspettano dalla vita. Così si incontrano e scontrano, si cercano e respingono, si amano e ferisco innumerevoli volte. 
Riusciranno a cessare questa lotta una contro l’altro e al contempo contro i propri pregiudizi? A trovare un equilibrio nell’inseguirsi degli opposti, al di là di un mero sogno d’amore? E riuscirà, ognuno dei due, a rinunciare a se stesso per divenire l’altro?


Questa volte è difficile, davvero molto difficile esprimere un parere razionale e obiettivo.
Ci provo.
Carlotta è una giovane donna di circa ventitre anni, lavora in uno studio commercialista insieme ad altre colleghe (alcune sono sue amiche, come Simona e Cosetta). È una donna caparbia, che porta a termine ciò che inizia. È una che lotta, tiene testa, si dimostra semplice e umile, senza paura di affrontare interminabili ore di straordinario. Abbandonata la carriera di ginnasta, dopo un infortunio al ginocchio, prende quello che la vita le dà e pur non essendo il suo lavoro preferito, lo svolge in maniera impeccabile.
Andreas Jorg è un avvenente avvocato svizzero di trentatre anni, intenzionato ad ampliare anche in Europa le finanze della sua società, per questo si reca dal commercialista in cui lavora anche Carlotta. È divorziato da dieci anni, ma il rapporto con Sylvie non sembra essersi mai concluso realmente, la loro è una relazione che si trascina, nonostante lei lo abbia abbandonato e lui non l’abbia mai dimenticata.
Jorg mostra subito il suo interesse per Carlotta, nonostante continui a sbagliare approccio e sebbene lei non rispecchi il suo ideale di donna. Lui è abituato alle modelle bionde e longilinee, vuote e inconsistenti, mentre Carlotta è mora con le sue curve sode e non troppo alta.
Dopo tanti litigi, incomprensioni, gesti imperdonabili, ripensamenti e perdoni, i due tenteranno con ogni mezzo a trovare un equilibrio.
Inizialmente, Jorg vuole solo divertirsi con lei.

“Non penserai che ti metta un anello al dito
per darti un bacio? (…)
Non ti sposerò mai,
né lo farò con nessun altra.
Sono già stato sposato una volta
con l’unica donna che ho mai amato e
non mi interessa nessun altra.
E non sarai mai neanche la mia fidanzata
o la mia ragazza, né mi innamorerò mai di te”.

Molto più avanti, però, Jorg inizia a vacillare. Da una parte preferisce continuare la sua "sopravvivenza", dall’altra, invece, dichiara la sua paura di innamorarsi ancora.

“Posso stare tranquillo perché lei conosce tutto il peggio di me,
non può farmi del male, me lo ha già fatto” (…)
Ho paura perché non voglio innamorarmi,
non un’altra volta.
Non voglio più soffrire perché qualcuno mi abbandona,
come fa Sylvie ogni volta che ci vediamo”.

Jorg è un personaggio complesso, ha frequenti attacchi di panico, non riesce a chiudere con il passato e, di conseguenza, ad avere un futuro diverso dal suo angoscioso presente.
L’arrivo di Carlotta, scombussola la sua esistenza.
Il romanzo è scritto con i punti di vista alternati di Carlotta e Jorg, ambientato tra Bologna e Zurigo.
Direi che la storia è divisa in tre parti.
Le prime centocinquanta pagine circa, le ho trovate molto lente, ripetitive, con qualche problema di virgole che rallentano ulteriormente la lettura. Sono concentrate sulla vita lavorativa di Carlotta: l’ufficio, il capo, l'aria condizionata che non funziona, l’arrivo di Jorg e il suo vano tentativo di sedurla.
Poi c’è la parte in cui Carlotta, dopo il trasferimento lavorativo a Zurigo, cerca di capire meglio le intenzioni di Jorg. I suoi sentimenti sono come un’altalena: a volte la portano in alto, altre volte la fanno scendere velocemente. Inizia anche la loro “relazione”, con numerosi rapporti intimi.
Infine, troviamo la terza parte con le confessioni, i veri sentimenti, la forza di mettersi a nudo e raccontare chi è realmente Jorg. Perché è diventato così?
Di tutte, ho preferito la terza parte. Lì ho ritrovato l’autrice che mi aveva fatto apprezzare il suo primo romanzo “L’anello di Beatrice” #1. Lì ci sono i veri sentimenti, il dramma, l’amore, la forza di lottare e l’introspezione vera dei personaggi.
L’inizio non decolla, si perde in racconti non determinanti al proseguire della trama. 
Poi ci sono troppe disgrazie: la figlia autistica della collega; la sorella minore di Jorg (anche lei autistica); l’altra sorella, Klaudia, con un tumore al seno; il padre di Carlotta con un infarto… è tutto troppo “sciagura” e solo poche circostanze sono attinenti ai fini della storia.
Credo che sfoltendo un buon numero di pagine, si poteva ottenere un buon risultato.
Le ultime cento pagine sono il fulcro della storia, il meglio. Sono quelle che ti rapiscono senza sosta. Quelle dove veramente ho amato i protagonisti. La forza di Carlotta, il suo non arrendersi, la sua voglia di capire per aiutare e non giudicare. Il lungo percorso di Jorg, le incomprensioni, i sensi di colpa, le angosce, il matrimonio fallito, l’amore della famiglia.
Ho adorato la nonna di Carlotta, personaggio mitico e straordinario. Si potrebbe scrivere un libro su di lei.  
Vi spiego anche perché mi sono trovata in difficoltà nell’esprimere il mio pensiero. Questo romanzo ha molte recensioni totalmente positive, i lettori lo apprezzano con entusiasmo e sono contenta per l’autrice. Merita di essere seguita e letta con affetto. 
Molti non saranno d’accordo con me, altri forse sì.
Questo è semplicemente il mio parere, non è legge. Ognuno può avere punti di vista differenti e vanno accettati. Soprattutto quando le critiche sono fatte con criterio e obiettività.



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