Autore: Rab
Titolo:
Resta sempre
Editore:
Butterfly Edizioni
Genere:
Contemporaneo rosa
Data di
uscita: 27 giugno 2017
Pagine: 101
SINOSSI
L’amore non va mai via, anche se spezzato, rimane. È così
per Glauco che non si rassegna alla sua relazione finita e ne rivive ogni
attimo, annotando i ricordi più preziosi in un diario che vuole consegnare a
Sophie. Perché a volte le parole non escono, rimangono incastrate dentro di noi
e la scrittura diventa terapia, un modo per esorcizzare il dolore. Da quando
lei se ne è andata, per Glauco è diventato difficile convivere con se stesso:
ritrovarsi faccia a faccia con le sue paure e con le sue fragilità. Ed è
proprio grazie a questa lettera a cuore aperto che capisce tante cose prima
invisibili ai suoi occhi: si sbaglia e ci si dimentica di chiedere scusa, farsi
perdonare e soprattutto dimostrare all’altro il nostro amore. Ci si chiude in
se stessi, lasciando l’altro fuori dai nostri pensieri, dal nostro mondo,
facendolo allontanare senza accorgersene e solo quando è troppo tardi ci
rendiamo conto di ciò che abbiamo perso. Ma tra le macerie che ci lascia una
storia finita, c’è sempre la voglia di credere, sperare e ricominciare. Glauco
sa che Sophie resterà per sempre dentro di lui e che certi amori sono
indelebili. E forse, un giorno, il destino ascolterà l’urlo del suo cuore
facendo incrociare di nuovo le loro strade…
Questa è la
storia di Glauco. Un uomo innamorato che, pur provando ad andare avanti, non
riesce a dimenticare Sophie.
Così, grazie
a un diario che inizierà a scrivere, ripercorrerà le fasi della loro storia.
Una storia finita, perché lei se ne è andata. Una storia che, però, è rimasta
dentro di lui. Indimenticabile.
“Ti amo perché ho
capito subito che vicino al tuo sorriso
ci doveva essere il mio”.
Ho
apprezzato e amato i vari sillogismi contenuti nel racconto. Quelle
similitudini, sotto forma di parole e poesia che l’autore è riuscito a
esprimere con chiarezza e incisione.
“L’amore è un
sentimento imprevedibile, è come la luce di casa.
Può saltare da un
momento all’altro,
costringendoti al buio
tra mura amiche che faranno paura, e poi,
quando meno te lo
aspetti, potrebbe tornare, anzi, torna.
L’amore torna sempre.
Torna violento,
accecante e devastante.
Specie se quando ci ha
lasciati non si è pulito gli occhi con le lacrime”.
Gluaco forse
ha sbagliato qualcosa, altrimenti perché lei avrebbe dovuto lasciarlo? Lui si
mette a nudo, cerca di rifarsi una vita, amare altre donne. Ma Sophie rimane
come il capitolo aperto di un libro che non è mai giunto alla parola FINE.
Lui conserva
tanti ricordi di loro. Alcuni belli, altri meno. Come in tutte le coppie, si
verificano incomprensioni e litigi, ma poi si fa pace.
“Me lo ricordo così
bene perché quel momento lo tengo nascosto
tra quelli da non
dimenticare mai,
è una fotografia
appesa sulla parete del mio cuore”.
Sophie è per
lui “l’amore che non va mai via, anche se
spezzato, rimane”.
Scrivere un
diario può considerarsi un modo per curare le ferite, risollevare il morale,
trovare risposte a domande inespresse. È un modo per trovarsi faccia a faccia
con i propri sentimenti, quelli che si esprimono a fatica o si finge di non
possedere.
“L’uomo non è capace
di perdonare,
può solo nascondere
dentro se stesso il dolore ricevuto, coprirlo con altro,
mascherandolo,
giocarci a nascondino, a mosca cieca,
a ruba bandiera ma
poi, alla fine, questo gioco finisce e degenera,
diventa qualcosa che
non permette di andare avanti”.
Così, con
schiettezza, Glauco parla di sé, del suo amore, dei rimpianti e delle rivincite
che ha cercato di ottenere. Glauco si mette a nudo come uomo, come compagno e
amante.
Il racconto
è una poesia. Ho trovato la scrittura meravigliosa, appagante, pungente,
romantica e mai scontata.
Un racconto
dove l’amore è il fulcro sacro, perché l’amore vero, anche se prende strade
diverse, non finisce del tutto, “resta
sempre”.
Consiglio
vivamente questa lettura.
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