mercoledì 4 marzo 2015

INTERVISTA A MARILENA TEALDI

L'autrice MARILENA TEALDI


Con il suo romanzo


Ci racconta la sua esperienza.

“Ragazzi, è vero che la vita non è un romanzo ma qualche volta i sogni si avverano per davvero. Magari solo per poco, non importa. L’importante è crederci.”

Questo è il messaggio che l’autrice Marilena Tealdi, vuole esprimere.
Benvenuta, Marilena e grazie per avermi dedicato il tuo tempo. I lettori iniziano a seguirti, quindi, tramite quest’intervista, potranno conoscer qualcosa di te e della tua prima opera.
Inizio con la domanda più ovvia:
D. Quando è nata la tua passione per la scrittura?
R. La passione per la scrittura è nata quando ero ancora una bambina: è stata il seguito naturale della passione per la lettura. Quando ero ragazzina usciva in edicola un mensile della Mondadori, Millelibri, giornale che io puntualmente mi facevo comprare dalla mamma, che indisse un concorso di scrittura. Mi ricordo di aver partecipato, ma non ho mai ricevuto risposta. Mi sono poi resa conto che molto probabilmente avevo spedito un racconto decisamente immaturo, ma da qualche parte bisogna cominciare, no?

D. Questa è la tua prima esperienza come autore?
R. Il libro che ho appena pubblicato non è la mia prima vera esperienza come autrice: mentre lo scrivevo mi sono anche cimentata nella scrittura di racconti, e quelli che ho scritto sono stati pubblicati su svariate antologie, della Delos Book e della Damster Editore.

D. Se pensi che degli sconosciuti leggeranno il tuo romanzo, cosa provi?
R. Non ci devo pensare, invece, perché ciò molto probabilmente influenzerebbe la mia scrittura. Nella vita non amo un certo tipo di linguaggio, mentre in un romanzo i personaggi parlano in un modo diverso dal mio, magari con molte parolacce, altrimenti non sarebbero più loro stessi – come le persone reali dopotutto.

D. Prima di scrivere si deve aver letto molto. Quali sono i tuoi generi preferiti?
R. Io leggo davvero di tutto, anche i bugiardini dei medicinali! Ma se dovessi fare una piccola classifica direi: gialli/thriller, fantasy, rosa.

D. Hai qualche autore cui sei particolarmente affezionato? Perché?
R. Io amo prediligere gli autori (e autrici) italiani e, fra quelli affermati, do tre nomi: Giuseppe Culicchia, Stefania Bertola e Gianni Farinetti. Amo il loro modo di scrivere, le ragazze incasinate ma sveglie della Bertola, le situazioni surreali dei romanzi di Culicchia e le ambientazioni vicino a casa mia dei romanzi di Farinetti. Come autrice non italiana direi la Rowling per i fantasy, Isabel Allende per tutto il resto. Ma solo per restare nei contemporanei.

D. Hai un romanzo preferito? Vuoi parlarcene?
R. Amo quasi tutti i romanzi che leggo. Un romanzo che mi porterò sempre nel cuore è “La casa degli spiriti”, della Allende, e “La storia infinita” perché credo sia il primo libro importante che ho letto da bambina. Ho amato molto anche “Cime Tempestose” e “Orgoglio e Pregiudizio”. E “Terra!”, di Benni.

D. Parlaci del tuo libro: cosa rappresenta per te? Qual è il messaggio che racchiude?
R. Il mio libro, dal titolo Prima che sia buio, è davvero molto importante per me. L’ho iniziato a scrivere quasi per scherzo, su fogli volanti e con la penna. Poi, man mano che prendeva forma ho deciso di scriverlo per bene, su computer e seguendo un ritmo preciso. Questo romanzo è, insieme, un traguardo e un punto d’arrivo. Avete presente quella vecchia pubblicità che diceva: “Firmare il romanzo al professore che non credeva in te non ha prezzo”? Ecco. Il messaggio: ragazzi, è vero che la vita non è un romanzo ma qualche volta i sogni si avverano per davvero. Magari solo per poco, non importa. L’importante è crederci.

D. Hai qualche altro progetto in corso? Un nuovo romanzo magari?
R. Sì, ho un secondo romanzo in corso, che poi è il seguito del primo romanzo. Avevo già in mente un seguito, e leggere commenti su come l’epilogo del primo abbia lasciato un po’ di dubbi mi ha dato la spinta definitiva per portare a compimento la storia dei miei protagonisti.

D. Quale aggettivo useresti per definirti “autore” ? (Un solo aggettivo)
R. Esordiente!

D. Potresti riassumere il tuo romanzo in tre aggettivi?
R. Interessante, coinvolgente, emozionante.

D. Hai un messaggio da trasmettere a chi sta leggendo questa intervista? A chi ha letto o vorrà leggere il tuo libro?
R. Vorrei che il mio romanzo, con le storie dei protagonisti e degli altri comprimari, portasse un po’ di spensieratezza e serenità nelle menti delle persone che lo hanno letto e fiducia nel leggerlo in quelli che vorranno farlo.

D. C’è qualcosa di te o della tua vita nel romanzo oppure è tutta fantasia?
R. Nel romanzo c’è molto di me, e molto anche di alcune persone che conosco – e alcune persone del libro esistono davvero – e questo forse mi ha aiutato a rendere i personaggi “più reali”.

D. Cosa rappresenta per te, questo libro?
R. Questo libro rappresenta molto perché ho iniziato a scriverlo prima di un evento tragico che ha segnato la mia vita, e l’ho concluso molto tempo dopo. Ha tenuto “legato” il com’ero prima e come sono diventata dopo il dramma che mi ha colpito.

D. Qual è la tua opinione nei confronti dei blog e di chi li gestisce?
R. Non posso dirne solo che bene dei blog, perché sono una finestra sulla vita della gente, e ammiro molto le persone come te, Emme X, che riescono a gestire un blog: io stessa ne avevo aperto uno, ma sono troppo incostante.

D. Puoi comunicarci i link per l’acquisto del tuo libro?
R. Il mio libro Prima che sia buio su

Amazon:


e su Bookrepublic:


e Kobo Store:


Grazie per essere stata con noi.
In bocca al lupo per i tuoi successi!
EMME X © 


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