VOTO 4,5 su 5
Scheda tecnica:
Autore:
LAVINIA BRILLI
Titolo: CI
VEDIAMO SU FB
Editore:
SELF-PUBLISHER
Genere:
UMORISTICO
Data di
Pubblicazione febbraio 2015
Pagine: 162
Prezzo: 0,99
Sinossi
“Diana, mia cugina Diana
che vedo solo una volta l’anno quando vado a Milano a fare spese, tornando
regolarmente a mani vuote perché i negozi dove mi porta mi mettono in
soggezione, vuole venire a divertirsi qui dove il massimo della vita è la spesa
fai-da-te al supermercato, con tanto di lettore ottico e brivido di suspense
per il controllo a campione.
Forse ho un po’ calcato la mano nelle mie ultime e-mail. Devo aver accennato a qualche festa o gita o cena, tanto per non sfigurare con lei che racconta di essere sempre in giro con gente che finisce su Diva e Donna tutte le settimane.
Ma adesso come me la cavo?”
Lisa ha superato da un po’ i quaranta e si sente in piena mezza età. Tra supermercato e parrocchia, tra un marito misantropo e un lavoro deprimente, la sua vita è spumeggiante come una coca sgasata. Eppure guardandosi intorno vede gli altri quarantenni in pieno fervore, a caccia di divertimento come adolescenti in ritardo di qualche decennio.
Mentre lei occupa il suo tempo preparando la merenda agli amici dei figli, le sue uniche due amiche passano da un pub a una discoteca, pubblicando immancabilmente i selfie su Facebook per dimostrare ad amici e conoscenti quanto si divertano. E Lisa è proprio tra quelli che si collegano a Facebook per guardare la vita degli altri dal buco della serratura, senza mai pubblicare niente (chi vorrebbe guardare le foto di una consulta scolastica o di una serata davanti alla tv?)
L’annuncio della visita di sua cugina Diana, regina delle serate milanesi e desiderosa di conoscere la vita notturna della provincia, getta Lisa nella disperazione e la costringe a cercare un modo per allargare il suo giro di amicizie.
Dopo aver tentato di tutto, Lisa ha un’illuminazione e architetta un piano per rendere la sua vita più interessante proprio con l’aiuto di Facebook, ma imbranata com’è le sarà difficile evitare figuracce e camminare in equilibrio sul filo delle bugie.
E adesso anche il rischio di perdere il marito è dietro l’angolo …
Forse ho un po’ calcato la mano nelle mie ultime e-mail. Devo aver accennato a qualche festa o gita o cena, tanto per non sfigurare con lei che racconta di essere sempre in giro con gente che finisce su Diva e Donna tutte le settimane.
Ma adesso come me la cavo?”
Lisa ha superato da un po’ i quaranta e si sente in piena mezza età. Tra supermercato e parrocchia, tra un marito misantropo e un lavoro deprimente, la sua vita è spumeggiante come una coca sgasata. Eppure guardandosi intorno vede gli altri quarantenni in pieno fervore, a caccia di divertimento come adolescenti in ritardo di qualche decennio.
Mentre lei occupa il suo tempo preparando la merenda agli amici dei figli, le sue uniche due amiche passano da un pub a una discoteca, pubblicando immancabilmente i selfie su Facebook per dimostrare ad amici e conoscenti quanto si divertano. E Lisa è proprio tra quelli che si collegano a Facebook per guardare la vita degli altri dal buco della serratura, senza mai pubblicare niente (chi vorrebbe guardare le foto di una consulta scolastica o di una serata davanti alla tv?)
L’annuncio della visita di sua cugina Diana, regina delle serate milanesi e desiderosa di conoscere la vita notturna della provincia, getta Lisa nella disperazione e la costringe a cercare un modo per allargare il suo giro di amicizie.
Dopo aver tentato di tutto, Lisa ha un’illuminazione e architetta un piano per rendere la sua vita più interessante proprio con l’aiuto di Facebook, ma imbranata com’è le sarà difficile evitare figuracce e camminare in equilibrio sul filo delle bugie.
E adesso anche il rischio di perdere il marito è dietro l’angolo …
La mia recensione
Un esordio con il botto, direi.
Lisa e Paolo sono una coppia
normale, forse un po’ spiaggiata tra la quotidianità e la monotonia.
Alle prese con un figlio
adolescente, Davide, e Jacopo undicenne, tutto scorre come nelle classiche
famiglie.
Un giorno, Diana, cugina milanese di
Lisa, le dice che andrà a trovarla durante le vacanze di Natale. Con questa
notizia, inizia il panico.
Lisa si accorge che la sua vita è
piatta, non frequenta amicizie interessanti, non ha una vita sociale
movimentata, suo marito è stimolante come il Valium e i figli la cercano solo
per riempirsi lo stomaco.
Per non farsi trovare impreparata,
Lisa inventa una vita sociale fittizia su Facebook, con lo scopo di mostrarsi
più interessante e moderna di quel che è realmente. Il gioco inizia, qualcosa
sembra muoversi, ma il gioco è bello quando dura poco …
L’autrice è riuscita sapientemente a
descrivere la vita di molte donne che si crogiolano nella stabilità
matrimoniale, non accorgendosi che il mondo va avanti e ci sono molte occasioni
per trovare un diversivo innocente: una serata con le amiche, un cinema, un
concerto, una pizza …
Tutto questo è condito da frasi
ironiche ed esilaranti. Le brutte figure che Lisa collezionerà sono
imbarazzanti. Forse esagera un tantino nella disperata ricerca di mostrarsi una
donna di mondo e non una pantofolaia senza speranza.
Le sue amiche parlano di programmi
televisivi assurdi e lei è ignara di tutto: sembrano parlare un’altra lingua.
Si sente diversa, un pesce fuor d’acqua e questo la spinge ancor di più a
cacciarsi nei guai, nella vana speranza di suscitare le invidie delle amiche.
Per una volta, vuole essere lei al centro
dell’attenzione. Il suo scopo è quello di apparire una donna che conosce eventi
e serate interessanti, in cui si reca con amici non meglio identificati.
Il linguaggio è assolutamente
scorrevole, divertente e semplice, capace di rendere visibile ogni scena
descritta. Ho apprezzato la capacità di creare un personaggio del tutto
normale, con idee completamente assurde. La vita noiosa di una donna comune,
diventa il santuario della modernità, della freschezza e della volontà d’animo.
Tanto attiva e socievole è Lisa,
quanto soporifero è suo marito. È descritto come una persona poco ambiziosa,
del tutto priva di iniziative, quasi assente anche quando è fisicamente
presente.
Eppure, nel suo silenzio, ama Lisa.
Verso la fine del romanzo, provo un
moto di tenerezza nei riguardi di quest’uomo semplice e inetto, quasi incapace
di reagire.
Mi chiedo: una donna come Lisa, in
quale versione si senta a suo agio? È più madre e moglie casalinga e
pantofolaia, oppure preferisce le serate mondane con amiche e tacchi alti?
Forse esiste una via di mezzo.
Questo vorrei sottolineare a tutte le donne che si sentono “Lisa pantofolaia” o
“Lisa mondana”.
È bello essere accolti dal tepore
della propria casa, dopo una cena con le amiche, con il marito o con la
famiglia al completo. È altrettanto bello, uscire dai sepolcri di un’abitazione
che non abbandoniamo mai se non per fare la spesa e accompagnare i figli a
scuola.
Se possibile, cerchiamo una via di
mezzo tra il troppo e il troppo poco, altrimenti – se non siamo particolare
esperte – potremmo rischiare di combinare danni … come Lisa.
Un libro da leggere assolutamente.
BIOGRAFIA
Lavinia Brilli è una over
quaranta come il personaggio del suo romanzo. Nata a Roma, vive in una
provincia del profondo nord con marito, figlio e un amatissimo gatto. Esercita
una professione in ambito scientifico, ma essendo cresciuta in una famiglia di
lettrici compulsive, ha sempre coltivato il suo interesse per la lettura e, di
recente, per la scrittura.
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