L'autrice MARILENA TEALDI
Con il suo romanzo
Ci racconta la sua esperienza.
“Ragazzi, è vero che la vita non è un romanzo ma qualche volta i sogni
si avverano per davvero. Magari solo per poco, non importa. L’importante è crederci.”
Questo
è il messaggio che l’autrice Marilena Tealdi, vuole esprimere.
Benvenuta,
Marilena e grazie per avermi dedicato il tuo tempo. I lettori iniziano a
seguirti, quindi, tramite quest’intervista, potranno conoscer qualcosa di te e
della tua prima opera.
Inizio con la domanda più ovvia:
D. Quando è nata la tua passione per la
scrittura?
R. La passione per la scrittura è
nata quando ero ancora una bambina: è stata il seguito naturale della passione
per la lettura. Quando ero ragazzina usciva in edicola un mensile della
Mondadori, Millelibri, giornale che
io puntualmente mi facevo comprare dalla mamma, che indisse un concorso di
scrittura. Mi ricordo di aver partecipato, ma non ho mai ricevuto risposta. Mi
sono poi resa conto che molto probabilmente avevo spedito un racconto
decisamente immaturo, ma da qualche parte bisogna cominciare, no?
D. Questa è la tua prima esperienza come
autore?
R. Il libro che ho appena
pubblicato non è la mia prima vera esperienza come autrice: mentre lo scrivevo mi
sono anche cimentata nella scrittura di racconti, e quelli che ho scritto sono
stati pubblicati su svariate antologie, della Delos Book e della Damster
Editore.
D. Se pensi che degli sconosciuti leggeranno il
tuo romanzo, cosa provi?
R. Non ci devo pensare, invece,
perché ciò molto probabilmente influenzerebbe la mia scrittura. Nella vita non
amo un certo tipo di linguaggio, mentre in un romanzo i personaggi parlano in
un modo diverso dal mio, magari con molte parolacce, altrimenti non sarebbero
più loro stessi – come le persone reali dopotutto.
D. Prima di scrivere si deve aver letto molto.
Quali sono i tuoi generi preferiti?
R. Io leggo davvero di tutto,
anche i bugiardini dei medicinali! Ma se dovessi fare una piccola classifica
direi: gialli/thriller, fantasy, rosa.
D. Hai qualche autore cui sei particolarmente
affezionato? Perché?
R. Io amo prediligere gli autori
(e autrici) italiani e, fra quelli affermati, do tre nomi: Giuseppe Culicchia,
Stefania Bertola e Gianni Farinetti. Amo il loro modo di scrivere, le ragazze
incasinate ma sveglie della Bertola, le situazioni surreali dei romanzi di
Culicchia e le ambientazioni vicino a casa mia dei romanzi di Farinetti. Come
autrice non italiana direi la Rowling per i fantasy, Isabel Allende per tutto
il resto. Ma solo per restare nei contemporanei.
D. Hai un romanzo preferito? Vuoi parlarcene?
R. Amo quasi tutti i romanzi che
leggo. Un romanzo che mi porterò sempre nel cuore è “La casa degli spiriti”,
della Allende, e “La storia infinita” perché credo sia il primo libro
importante che ho letto da bambina. Ho amato molto anche “Cime Tempestose” e
“Orgoglio e Pregiudizio”. E “Terra!”, di Benni.
D. Parlaci del tuo libro: cosa rappresenta per
te? Qual è il messaggio che racchiude?
R. Il mio libro, dal titolo Prima che sia buio, è davvero molto
importante per me. L’ho iniziato a scrivere quasi per scherzo, su fogli volanti
e con la penna. Poi, man mano che prendeva forma ho deciso di scriverlo per
bene, su computer e seguendo un ritmo preciso. Questo romanzo è, insieme, un
traguardo e un punto d’arrivo. Avete presente quella vecchia pubblicità che
diceva: “Firmare il romanzo al professore che non credeva in te non ha prezzo”?
Ecco. Il messaggio: ragazzi, è vero che la vita non è un romanzo ma qualche
volta i sogni si avverano per davvero. Magari solo per poco, non importa.
L’importante è crederci.
D. Hai qualche altro progetto in corso? Un
nuovo romanzo magari?
R. Sì, ho un secondo romanzo in
corso, che poi è il seguito del primo romanzo. Avevo già in mente un seguito, e
leggere commenti su come l’epilogo del primo abbia lasciato un po’ di dubbi mi
ha dato la spinta definitiva per portare a compimento la storia dei miei
protagonisti.
D. Quale aggettivo useresti per definirti
“autore” ? (Un solo aggettivo)
R. Esordiente!
D. Potresti riassumere il tuo romanzo in tre
aggettivi?
R. Interessante, coinvolgente,
emozionante.
D. Hai un messaggio da trasmettere a chi sta
leggendo questa intervista? A chi ha letto o vorrà leggere il tuo libro?
R. Vorrei che il mio romanzo, con
le storie dei protagonisti e degli altri comprimari, portasse un po’ di spensieratezza
e serenità nelle menti delle persone che lo hanno letto e fiducia nel leggerlo
in quelli che vorranno farlo.
D. C’è qualcosa di te o della tua vita nel
romanzo oppure è tutta fantasia?
R. Nel romanzo c’è molto di me, e
molto anche di alcune persone che conosco – e alcune persone del libro esistono
davvero – e questo forse mi ha aiutato a rendere i personaggi “più reali”.
D. Cosa rappresenta per te, questo libro?
R. Questo libro rappresenta molto
perché ho iniziato a scriverlo prima di un evento tragico che ha segnato la mia
vita, e l’ho concluso molto tempo dopo. Ha tenuto “legato” il com’ero prima e
come sono diventata dopo il dramma che mi ha colpito.
D. Qual è la tua opinione nei confronti dei
blog e di chi li gestisce?
R. Non posso dirne solo che bene
dei blog, perché sono una finestra sulla vita della gente, e ammiro molto le
persone come te, Emme X, che riescono a gestire un blog: io stessa ne avevo
aperto uno, ma sono troppo incostante.
D. Puoi comunicarci i link per l’acquisto del
tuo libro?
R. Il mio libro Prima che sia buio su
Amazon:
e su Bookrepublic:
e Kobo Store:
Grazie per essere stata con noi.
In bocca al lupo per i tuoi successi!
In bocca al lupo per i tuoi successi!
EMME X ©
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