Autore: ROBERTA MANZONI
Titolo: GIULIETTA NON AMA ROMEO
Editore: 0111 EDIZIONI
Editore: 0111 EDIZIONI
Data di pubblicazione: Dicembre 2013
il cartaceo, Febbraio 2014 ebook,
Genere: Mainstream,
Pagine: 134
Link per l'aquisto:
http://www.labandadelbook.it/shop/product.php?id_product=623 ( è quello della casa editrice)
http://www.ibs.it/code/9788863076349/manzoni-roberta/giulietta-non-ama-romeo.html
http://www.mondadoristore.it/Giulietta-non-ama-Romeo-Roberta-Manzoni/eai978886307640/
http://www.lafeltrinelli.it/libri/manzoni-roberta/giulietta-non-ama-romeo/9788863076349
http://www.amazon.it/Giulietta-non-Romeo-Roberta-Manzoni-ebook/dp/B00I8XRU9A/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1402313274&sr=1-1&keywords=giulietta+non+ama+romeo ( qui su Amazon non c'è il cartaceo, ma solo ebook)
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Prezzo: Euro 11,90 il cartaceo,
Euro 4,49 l'ebook
SINOSSI
«Ricordati
Pea, Giulietta non ama Romeo».
Quante
volte Pompea ha sentito questa frase uscire dalla bocca di sua madre?
Infinite.
E’ già
tutto lì, nella negazione secca, reiterata, del simbolo d’amore per eccellenza:
la storia fra Giulietta e Romeo. Un atto, a suo modo, di protezione, perché
Pompea non può permettersi di ammorbidirsi troppo nel degrado del Laurentino
38, a Roma. Ne va della sua vita, semplice ma agghiacciante. Pompea è la quinta
figlia di Giulia, una prostituta dedita all’alcol e alle droghe. Vive un’esistenza
amara e solitaria, fino a quando Giulia partorisce Sesta, affetta dalla sindrome
di down, che viene cresciuta da Pompea. Sesta per lei è la luce, la dolcezza, è
l’aria stessa che respira, è quel senso di famiglia che mai è riuscito a
trovare nel rapporto con sua madre. Presto, però, i denti affilati della vita
prenderanno a mordere anche Sesta, e sarà Pompea a farsi carico di difendere
quella creatura innocente, caricandosi di un ruolo tanto assurdo quanto eroico.
La mia recensione
“Mia madre
diceva sempre: Ricordati Pea, Giulietta
non ama Romeo.”
Con queste
parole in mente, ci addentriamo in una storia drammatica, ingiusta, sfidata
dalla sorte, circondata da cattiverie ma anche determinazione e sopravvivenza.
Pompea è
figlia di Giulia, una prostituta. Abita in un ambiente umido e ai limiti della
decenza, poco dopo nasce Sesta. La bambina è affetta dalla Sindrome di Down.
Leggendo,
capirete il significato di questi nomi: Pompea e Sesta.
Giulia,
soprannominata Giulietta per via del suo fisico minuto, conduce una vita
sregolata, fatta di droga, alcol e sesso. È una persona arrabbiata con il
mondo, eppure non fa nulla per migliorare la sua vita e, di conseguenza, quella
delle figlie. Vende il suo corpo per mantenerle e dimenticare, sognando di
essere desiderata.
In pratica,
Pompea è la più responsabile, si prende cura della sorellina con meticolosa
attenzione. Sa che Sesta ha bisogno del suo aiuto per crescere e anche lei ha
bisogno di qualcuno da amare.
Gli uomini
facevano la fila davanti casa per incontrare Giulia.
“Sono tanti
Romeo in attesa dalla loro Giulietta (…) Solo che Giulietta non ama Romeo.
Giulietta lo usa. Giulietta lo spreme e poi lo butta fuori … ma prima si fa
pagare.”
Nella vita
di Pompea c’è anche un’altra persona: Agnes. Una donna ucraina con il suo
difficile passato che aveva aiutato Giulia a partorire. Non erano amiche, però
Agnes vigilava su di lei a distanza, proteggendola qualora si presentasse
l’occasione del suo intervento: poteva stare tranquilla.
Pompea,
nonostante una vita difficile da capire, senza un padre e una madre pressoché
assente, si dimostra sveglia, intelligente e curiosa. A scuola s’impegna nello
studio e, alla sua maestra, non passano inosservate queste doti.
“Sei una
bambina cresciuta troppo in fretta e hai bisogno di qualcuno che per una volta
ti prenda per mano e decida per te e per la tua vita al posto tuo. Quella
persona voglio essere io”.
Era la
prima volta che aveva voglia dell’abbraccio di qualcuno che le voleva bene per
quello che era: una bambina di dieci anni.
Così Pompea
inizia una nuova vita. Saluta sua madre, prepara una piccola valigia con i
vestiti suoi e di sua sorella e si trasferisce dalle suore, grazie all’aiuto
della maestra.
Giulia vive
questo allontanamento come l’ennesimo abbandono, non pensa che per le sue
figlie è la scelta giusta da fare. Sa soltanto che adesso resterà da sola con i
suoi demoni. È dispiaciuta per la vita che aveva fatto condurre alle due
figlia, fino a quel momento.
Pompea
capirà in futuro la profondità del dolore di sua madre.
Agnes le
augura di non tornare mai più in quel luogo.
Anche in
quel nuovo ambiente, Pompea dovrà stare sempre all’erta sia per lei sia per
Sesta. Non può permettersi di abbassare la guardia, perché in quel momento
verrà colpita e affondata.
Fa amicizia
con Stefania, una ragazza di buona famiglia che si dimostra subito affettuosa
con lei. Al contrario, Virginia è una pessima ragazza e si dimostrando cattiva
e vendicativa. Invece di ispirare compassione per via di ciò che subisce,
risulta particolarmente antipatica.
E tante
altre cose accadranno.
Questa
storia è nuda e cruda. La vita di Pompea sembra essere segnata negativamente.
Una bambina intelligente, con tante doti, sprecata a vivere in un quartiere
pericoloso, in una stanza dall’incerta igiene e con un immenso bisogno
d’affetto.
Impara
presto a essere diffidente, a cavarsela da sola, a non domandare. Alcune scene
sono forti, ad esempio quando sua madre fa sesso a pagamento e lei è lì, sul
suo materasso a sentire ansiti e gemiti. Purtroppo queste cose accadono, ma
Pompea deve vedere troppe cose brutte ancora.
La
cattiveria della gente, a volte non ha limiti.
La lettura
procede spedita, gli avvenimenti si susseguono con fluidità. Si cerca di
arrivare alla pagina successiva, sperando in un colpo di scena positivo che
allieti la vita della piccola. Doppiamente difficile è la sua esistenza,
dovendosi prendere cura della sua sorellina. Sesta è per Pompea una ragione di
vita. È commovente la regolarità,
l’affetto e la dedizione che le dimostra. Per quanto difficoltoso, impegnativo
e gravoso, Pompea la ama e la protegge. Quando deve andare a lezione, si
preoccupa per lei: non si fida a lasciarla con estranei.
Non vengono
risparmiati, al lettore, situazioni simili alla sua o anche peggio. Ogni
famiglia ha i suoi scheletri nell’armadio, le apparenze non sono le stesse che
si manifestano in segreto.
L’autrice
mostra una fetta di società povera, meschina, gretta, incline alla violenza.
Una società vendicativa, approfittatrice, che vuole farsi giustizia da sola.
Nonostante
questo, Pea si adegua, vive e sopravvive senza aspettarsi niente in cambio.
Nulla di buono è alla sua portata: solo marciume. Un barlume di vita normale la
conosce quando si reca in vacanza dall’amica Stefania. Poi tutto torna alla
normalità.
Possibile
che sia tutto così nero? E l’altra parte della società dov’è andata a finire?
Prendo la
storia per quella che è: un romanzo drammatico. In questo, l’autrice si
dimostra coerente. Porta a termine una racconto che rappresenta una lotta
contro il male che ci circonda.
La
protagoniste è tenace, forte, resistente, non ha paura, non è debole, non è
vittima ma lottatrice. Nulla la scalfisce. Il suo unico punto debole è Sesta.
Questa è
una storia forte, impegnativa eppure emozionante.
Tocca il
cuore del lettore, scorrendo le righe con trepidazione e speranza.
BIOGRAFIA
Roberta
Manzoni è a Milano nel 1962, vive e lavora nella provincia di Lodi. Laureata in
Lingue e Letterature straniere moderne, è precaria nella scuola perché ha
iniziato tardi a insegnare, visto che ha fatto la mamma fino a pochi anni
fa. Nel 2003 ha vinto il primo premio del concorso letterario indetto
dalla Biblioteca di Codogno per la categoria “Racconti per ragazzi”, con
un testo dal titolo Le ragazze del
comitato Anni Verdi e Gentili.
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