SCHEDA TECNICA
Autore: PAOLO CAMMILLI
Titolo: MALEDETTA PRIMAVERA
Editore: NEWTON COMPTON EDITORI
Data pubblicazione: 2014
Già pubblicato nel 2012 con editore PORTO SEGURO
Genere: GIALLO - ROSA
Pagine: 350 (dipende dalla versione)
Sinossi
A Settimo
Naviglio, un grigio paesino nella periferia di Milano, la gente si annoia.
Eppure basta una piccola scintilla per incendiare tutto. A spezzare la
monotonia è un vecchio conto in sospeso fra un trentacinquenne un po' sfatto e
una ragazzina strafottente. Carlotta è giovane, bella da mozzare il fiato,
orgogliosa, e dolce con chi vuole lei. Ginevra, la sua amica del cuore, è
ambiziosa e disposta a tutto pur di raggiungere i suoi scopi. Insieme, si
sentono padrone del mondo e giocano col fuoco. Ma c'è Fabrizio Montagnèr, che
sogna a occhi aperti e rompe il loro equilibrio. Tutti e tre sono legati da un
oscuro segreto che costringe Ginevra ad abbassare lo sguardo di fronte alla sua
migliore amica. Intanto uno strano sentimento inizia a pulsare tra Carlotta e
Fabrizio. Un amore tenerissimo o uno spietato gioco al massacro? A rendere
tutto più torbido, due fatti sanguinosi e crudeli e una verità che riaffiora
impietosamente, fra desideri, ricordi e ossessioni. Tra storie d'amore
indimenticabili e insane passioni, amicizie pericolose e crimini efferati,
"Maledetta primavera" ci costringe a vedere le macerie del nostro
Paese. Una società alla deriva in cui tutto è spettacolo. L'Italia morbosa
nella quale anche un paesino miserabile può riscattarsi, diventando il
palcoscenico del male. Un pezzetto di vita: beffardo, commovente e vero. Una
battaglia tenera e crudele fra le scelte opposte della vita, fra l'estasi della
vendetta e la malinconia del perdono, fra la ferocia e la dolcezza.
La mia recensione
Troppi
personaggi! E già questo mi basta per non considerarlo un libro piacevole. La
fine è discutibile. Come spesso accade, ho letto questo libro per il tanto
sentito parlare. Situazioni caotiche, personaggi messi a caso, un amore
apparentemente impossibile che invece si consuma e poi, puff, svanisce.
Credo che lo
spunto del libro parta da un fatto di cronaca realmente accaduto e ancora
irrisolto (ho letto alcuni commenti che sostengono si tratti dell’omicidio di
Garlasco, ma io non ne ho trovato alcuna attinenza). L’ambientazione è
piacevole, anche se credo che i milanesi non siano molto d’accordo con
l’opinione che l’autore descrive nei loro confronti. Il protagonista è assolutamente
mediocre. Il linguaggio è moderno, giovanile, a volte “volgare”, ma non mi
scandalizzo di certo.
Tra i personaggi
troviamo Fabrizio Montagner, innamorato follemente di Carlotta, bella e
appariscente.
Simone:
inquietante e misterioso, dall’ambigua sincerità.
Renato
e Umberto (completamente inutili nella vicenda), due ex sportivi decaduti, che
cercano di non finire nel dimenticatoio, e si trovano immischiati in situazioni
fantozziane.
Ginevra, l’amica (si fa per dire) di Carlotta.
Ginevra, l’amica (si fa per dire) di Carlotta.
L’investigatore in pensione che ha un ruolo secondario, ma
determinante nell’inutile finale.
Grammatica e ortografia lasciano a desiderare, in quanto ho
trovato molti punti finali mancanti, lettere maiuscole inesistenti, nomi
sbagliati ed errori vari. Evidentemente non è stato corretto, forse la premura
di pubblicare il fenomeno italiano dell’anno, fatto sta che è pieno di
discordanze.
Per chiarire tutto il quadro, la frase che più mi è
rimasta impressa è: “Fabrizio è un cazzone e i
cazzoni fanno le cazzate”. Chiaro no? Nient’altro da aggiungere.
PAOLO CAMMILLI
Biografia dell'autore
Paolo Cammilli è nato a Firenze nel 1974, dove tuttora risiede. Laureato in giurisprudenza con la passione per la scrittura. Con "Maledetta primavera" l'autore ha partecipato al premio Campiello 2012. A metà fra un thriller e una storia d'amore, questo libro si batte per il sempre più diffuso e inquietante fenomeno del femminicidio.
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