venerdì 28 agosto 2015

Pierpaolo Mandetta: Cuore satellite - Recensione di Emme X


Autore: Pierpaolo Mandetta
Titolo: Cuore satellite
Editore: Self publishing
Genere: Romanzo contemporaneo MM
Anno di pubblicazione: 2015
Pagine: 136
Prezzo ebook: € 4,99
Prezzo cartaceo: € 9,99

SINOSSI:
Si sa, i giovani gay non vedono l’ora di lasciare la provincia per la volta delle grandi città. Grindr che scoppia, palestre aperte fino a tardi, ampia scelta in discoteche. Ma c’è chi resta. Chi è attaccato alle piccole cose. Chi alla famiglia. Chi ai profumi della pasta fatta in casa o dei fiori di campo. I gay di paese non mangiano sushi all’all you can eat, ma pranzano alla tavola calda con una parmigiana. Non scappano dalle madri in un bilocale a pezzi e due coinquilini, ma campano fino a trent’anni nella stanzetta di sempre, con tutti i parenti nel quartiere. Non litigano con i fidanzati su Whatsapp, ma si minacciano dalla finestra.
Paolo ha ventisette anni, vive a Salerno e ha un negozio di fiori. Sembra un giovane come tanti. Ha un’amica che cucina, un ragazzo che lo ama, Enzo, e una grande, strana famiglia. Paolo, però, nasconde un segreto. Un segeto che lo segue con due gambe e lo spinge a rifiutare l’amore, visto come un satellite che non riesce a toccare. Quando le voci delle nonne lo mettono in guardia sul futuro, decide di correre ai ripari. Prima che l’estate giunga a Salerno, Paolo sarà costretto a riabbracciare il suo cuore satellite.


Il romanzo è ambientato a Salerno, nel sud Italia.
La storia narra della vita di Paolo, un ragazzo di ventisette anni, della sua difficoltà a provare veri sentimenti, la ricerca di se stesso, l’umorismo come fuga dal dolore. Paolo  considera il suo cuore come un satellite che gli ruota intorno ma non riesce a raggiungere.
Si tratta di una storia romantica e complessa. Diversamente dai numerosi MM, questo romanzo ha un suo percorso di vita personale che si allontana dai genere romance, avvicinandosi più a una narrativa introspettiva. Si parla di amore, è vero, ma non solo di “eros”, l’amore romantico, piuttosto il concetto viene visto da diverse angolazioni.
Paolo è alla ricerca dell’amore nella sua totalità. Amore come accettazione. Amore come vita. Amore come crescita. L’amore che nasce dall’amicizia. L’amore dei parenti, soprattutto delle donne di famiglia, l’amore materno …
Sembra che la vita di Paolo sia completa, perché è circondato da tante cose belle. Eppure, dentro di lui c’è qualcosa che non gli permette di apprezzare a pieno le sue “fortune”. Un vuoto, un’irrequietezza dell’anima lo portano ad allontanarsi e sognare qualcosa di diverso.
Paolo è un uomo che piange la sua solitudine, pur essendo circondato da persone che gli vogliono bene. Anche l’amore di Enzo non gli basta.
“Non sono felice”.
Paolo, tormentato, non ne afferra il motivo.
Pian piano viene fuori un passato che lui aveva rifiutato. Si ritrova bambino, ricordando i luoghi d’infanzia.
Il protagonista non è ancora pronto ad accettare quel passato che lo ha segnato. Continua a essere infelice, anche quando incontra Leonardo, un uomo che è pronto ad amarlo.
Il problema di Paolo è quello di non riuscire a provare emozioni chiare e decise. Questo lo confonde ancora di più e, pur desiderando un cambiamento, non è capace di liberarsi della solitudine. Continua a mantenere le distanze da tutti, impedendo a chiunque di entrare nel suo cuore.
Paolo ha bisogno di trovare se stesso, imparare ad amarsi, buttarsi alle spalle il passato e ricominciare a far vivere il suo cuore.
Pur non essendo sempre “perfetto”, l’autore usa nei dialoghi un linguaggio legato alle origini e all’ambientazione della storia. Ci sta un uso del dialetto durante i dialoghi. Al contrario, la narrazione procede con armonia, arricchita dal panorama circostante, condita dall’uso di espressioni poetiche. Alcune battute ed episodi, riescono a strappare un sorriso. A volte, invece, bisogna sospendere la lettura e fermarsi a riflettere.
Ci sono due Paolo. Il ragazzo di ventisette anni che di mestiere è fioraio e Paolo bambino.
Le figure femminili hanno un ruolo importante nella vicenda. Simpatica l’amica Caterina con cui scambia dei dialoghi veramente carini.
Ho trovato interessante la presenza e il carattere di Leo.
Uno spaccato di vita del Sud, con i suoi pregi e difetti. La bellezza della terra, le generazioni che si susseguono e l’idea che la semplicità dei sentimenti sia universale.
Lontano dagli stereotipi omofobi, il romanzo tratta l’argomento con dolcezza e pudore.
A volte basta sentirsi dire “Ti voglio bene”, altre volte siamo noi che abbiamo bisogno di esternare questo sentimento a voce alta.
Premesso che le emozioni e l’amore sono globali, indipendentemente dalla storia a soggetto e tematica omosessuale, questo romanzo è valido a prescindere dagli orientamenti sessuali.
Chiunque può sentirsi solo e tormentato, chiunque può avere difficoltà a esternare i propri sentimenti, siamo noi a fare la differenza.
Un po’ di mistero e speranza ci accompagnano nella lettura di questo romanzo.

Consigliato.

VOTO



Bio di Pierpaolo Mandetta:

Dell'87, nasce ad Agropoli, adorabile cittadina portuale del salernitano. Somaro convinto per l'intera carriera accademica, dopo il diploma in Agraria la sua passione per le storie lo sorprende a 21 anni, quando decide di iscriversi alla Scuola Holden di Torino. Dopo aver ottenuto l’attestato e aver affinato la sua penna, nel 2010 scrive per Unico, settimanale della provincia di Salerno. Tra il 2012 e il 2014 pubblica Vagamente suscettibili, La legge dei Lupi Nobili e Un cuore satellite, tre piccole edizioni con cui ha attualmente concluso i contratti per autopubblicarsi, in attesa di edizioni più rilevanti.
Nel gennaio 2015 avvia il progetto di racconti erotici, Aperti di notte, che riscuote grandi consensi sul web e che fa uscire in edizione eBook e cartacea.

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